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Sentenza penale: Analisi della decisione n. 12494/2025

Il documento analizzato è la sentenza penale n. 12494 del 2025, emessa dalla Sezione 2 della Corte di Cassazione. Il testo fornito è limitato alla sola intestazione, indicando presidente, relatore e data d’udienza, ma è privo del contenuto relativo ai fatti di causa, alle motivazioni e al dispositivo. Di conseguenza, non è possibile effettuare un’analisi del merito della decisione.

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Pubblicato il 19 settembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Sentenza Penale: Analisi della Decisione della Cassazione n. 12494/2025

L’analisi di una sentenza penale emessa dalla Corte di Cassazione è fondamentale per comprendere gli orientamenti della giurisprudenza. In questo articolo esaminiamo la pronuncia n. 12494 del 2025, sebbene il documento a nostra disposizione si limiti alla sola pagina iniziale, fornendo unicamente i dati identificativi del provvedimento.

I Dati Identificativi della Sentenza

Il documento in esame è una sentenza penale della Seconda Sezione della Corte di Cassazione. Le informazioni disponibili sono le seguenti:

* Numero della Sentenza: 12494
* Anno: 2025
* Sezione: Seconda Penale
* Presidente del Collegio: Dott.ssa Petruzzellis Anna
* Giudice Relatore: Dott. Agostinacchio Luigi
* Data dell’Udienza: 26 marzo 2025

Questi dati sono essenziali per l’identificazione univoca del provvedimento all’interno degli archivi giudiziari, ma non offrono alcuno spunto sul contenuto della decisione.

L’Impossibilità di Analizzare il Merito del Caso

Purtroppo, il testo fornito non include le parti fondamentali di una sentenza: l’esposizione dei fatti di causa, lo svolgimento del processo nei gradi precedenti, i motivi di ricorso e, soprattutto, la motivazione della Corte e il dispositivo finale. Senza questi elementi, qualsiasi tentativo di analizzare il principio di diritto affermato o le ragioni della decisione sarebbe puramente speculativo. L’analisi di una sentenza penale si basa proprio sulla comprensione del ragionamento logico-giuridico seguito dai giudici per giungere a una determinata conclusione.

Le Motivazioni: Il Cuore della Decisione

La sezione delle motivazioni è il cuore pulsante di ogni provvedimento giudiziario. È in questa parte che la Corte spiega il percorso argomentativo che l’ha portata ad accogliere o rigettare il ricorso. I giudici analizzano le censure mosse dal ricorrente, le confrontano con le norme di legge applicabili e con i precedenti giurisprudenziali, e infine espongono il principio di diritto che regola il caso concreto. L’assenza di tale sezione impedisce di comprendere la portata e l’innovatività della pronuncia.

Le Conclusioni: Cosa Implica questa Analisi

In conclusione, pur avendo identificato la sentenza penale n. 12494/2025 della Corte di Cassazione, l’assenza del testo integrale del provvedimento non consente di formulare un’analisi giuridica approfondita. Questo caso evidenzia l’importanza di disporre del documento completo per poter offrire un’interpretazione corretta e utile del diritto vivente. La sola intestazione, sebbene informativa sui protagonisti del processo decisionale, lascia il lettore e l’interprete privi degli elementi necessari per una valutazione di merito.

Qual è l’oggetto della sentenza n. 12494/2025?
Il documento fornito non specifica l’oggetto o il reato contestato, poiché contiene esclusivamente l’intestazione della sentenza e non la parte descrittiva dei fatti o delle motivazioni.

Chi sono le parti coinvolte nel processo?
Il testo non contiene alcuna informazione sulle parti processuali (imputato, parte civile, etc.), limitandosi a indicare i nomi dei giudici del collegio della Corte di Cassazione.

Qual è stata la decisione finale della Corte di Cassazione?
È impossibile determinare quale sia stata la decisione finale (es. annullamento, rigetto del ricorso), in quanto il dispositivo, ovvero la parte conclusiva della sentenza che riassume la decisione, non è presente nel documento analizzato.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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