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Sentenza Penale: Analisi degli Elementi Formali

Il documento analizzato costituisce il frontespizio di una sentenza penale della Corte di Cassazione, Sezione 1, numero 2 dell’anno 2025. Non essendo disponibile il testo integrale, l’analisi si concentra sugli elementi formali presenti, come l’identificazione del collegio giudicante e la data dell’udienza. La decisione e le motivazioni di merito non sono presenti nel documento fornito.

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Pubblicato il 9 settembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Sentenza Penale: Comprendere il Frontespizio di un Provvedimento

L’analisi di una sentenza penale inizia spesso dal suo frontespizio, un documento che, sebbene sintetico, racchiude informazioni cruciali sul processo decisionale. Oggi esaminiamo gli elementi formali di un provvedimento della Corte di Cassazione, specificamente la Sentenza della Sezione 1, numero 2, dell’anno 2025. Sebbene non si disponga del contenuto di merito, la sola intestazione ci offre spunti di riflessione importanti sul funzionamento della giustizia.

Gli Elementi Identificativi del Provvedimento

Ogni sentenza è identificata da una serie di dati univoci che ne permettono la classificazione e la consultazione. Nel nostro caso, abbiamo:
* Tipo di Provvedimento: Penale Sentenza, che indica una decisione di merito in materia penale.
* Sezione: Sez. 1, una delle sezioni penali della Corte di Cassazione, ciascuna con competenze specifiche.
* Numero e Anno: Num. 2, Anno 2025, che identificano in modo univoco la sentenza all’interno dei registri della cancelleria per quell’anno.

Questi dati sono fondamentali per i giuristi per reperire il testo integrale e citarlo correttamente in altri atti.

Il Ruolo del Collegio Giudicante in una sentenza penale

Il frontespizio ci presenta anche le figure chiave del collegio che ha emesso la decisione. Comprendere i loro ruoli è essenziale per capire come si forma una sentenza.

Il Presidente

Il Presidente del collegio, in questo caso identificato come MOGINI STEFANO, ha il compito di dirigere l’udienza e la camera di consiglio (la riunione segreta in cui i giudici decidono la causa). La sua funzione è garantire l’ordinato svolgimento del processo e la corretta formazione della volontà del collegio.

Il Relatore

Il Relatore, qui indicato come ALIFFI FRANCESCO, è il giudice a cui è stato affidato lo studio preliminare e approfondito del caso. È lui che espone i fatti e le questioni giuridiche agli altri membri del collegio durante la camera di consiglio e, solitamente, si occupa della stesura materiale della motivazione della sentenza. Il suo ruolo è quindi centrale nell’orientare la discussione e la decisione finale.

Analisi dei Fatti

Il documento fornito è unicamente il frontespizio della sentenza. Di conseguenza, non contiene la descrizione dei fatti storici che hanno dato origine al procedimento giudiziario. Per una comprensione completa, sarebbe necessario consultare il testo integrale del provvedimento, che riporterebbe in dettaglio la vicenda processuale e gli eventi contestati.

Le Motivazioni della Decisione

Analogamente ai fatti, le motivazioni giuridiche che hanno portato il collegio alla sua decisione non sono presenti nel documento in esame. La sezione delle motivazioni è il cuore di ogni sentenza penale, in quanto spiega il ragionamento logico-giuridico seguito dai giudici per applicare le norme di legge al caso concreto. Senza questo testo, è impossibile analizzare i principi di diritto affermati dalla Corte.

Le Conclusioni e le Implicazioni Pratiche

In conclusione, l’analisi del solo frontespizio di una sentenza penale ci permette di comprendere la sua collocazione formale e l’iter che ha seguito all’interno della Corte, ma non il suo contenuto sostanziale. L’indicazione della data di udienza (20/11/2024) segna il momento in cui la causa è stata discussa pubblicamente, mentre la data della sentenza (che corrisponde all’anno 2025) si riferisce al momento del deposito ufficiale. L’avvertenza ‘copia non ufficiale’ ricorda che solo le copie rilasciate dalla cancelleria hanno valore legale. Per conoscere l’esito del giudizio e le sue implicazioni pratiche, è indispensabile accedere al testo completo della decisione.

Cosa indica la dicitura ‘Penale Sent. Sez. 1’?
Indica che si tratta di una sentenza (decisione definitiva di un grado di giudizio) emessa in materia penale dalla Prima Sezione della Corte di Cassazione.

Qual è la funzione del ‘Relatore’ in un processo?
Il Relatore è il giudice incaricato di studiare in modo approfondito il caso, esporlo agli altri membri del collegio giudicante e, di norma, redigere la bozza delle motivazioni della sentenza.

Perché il documento è definito ‘copia non ufficiale’?
Questa dicitura avverte che il documento non ha valore legale di copia conforme all’originale depositato in cancelleria. È una copia a scopo informativo, ma per usi legali è necessaria una copia autenticata rilasciata dal tribunale.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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