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Sentenza nulla per pagina mancante: la Cassazione

La Corte di Cassazione ha annullato una sentenza della Corte di Appello di Milano, dichiarandola nulla a causa della mancanza di una pagina. Questo difetto materiale ha creato un’insanabile frattura logica nella motivazione, rendendo impossibile comprendere l’iter argomentativo del giudice. Di conseguenza, il caso, relativo a reati di associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, è stato rinviato per un nuovo giudizio.

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Pubblicato il 23 novembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Sentenza Nulla per Pagina Mancante: La Cassazione Annulla la Condanna

Una recente pronuncia della Corte di Cassazione ha riaffermato un principio fondamentale del diritto processuale penale: l’integrità materiale e logica della motivazione è un requisito imprescindibile per la validità di una sentenza. Quando questa integrità viene a mancare, come nel caso di una pagina assente dal provvedimento, la conseguenza non può che essere una declaratoria di sentenza nulla. Analizziamo nel dettaglio questa importante decisione e le sue implicazioni.

I Fatti di Causa

Il caso trae origine da una condanna emessa in primo grado dal Giudice per le indagini preliminari, in sede di rito abbreviato, nei confronti di un’imputata per il delitto associativo finalizzato al traffico di sostanze stupefacenti (art. 74 d.P.R. 309/1990) e per altri reati fine. La condanna veniva successivamente confermata dalla Corte di appello di Milano.

Contro questa seconda pronuncia, la difesa dell’imputata proponeva ricorso per cassazione, lamentando principalmente due vizi.

I Motivi del Ricorso in Cassazione

I motivi di ricorso presentati alla Suprema Corte erano essenzialmente due:

1. Violazione di legge processuale: Si denunciava la mancanza grafica della pagina n. 77 della sentenza d’appello, un’assenza che, secondo la difesa, comprometteva la comprensibilità e la completezza della motivazione.
2. Difetto di motivazione sul merito: Si contestava la logicità della motivazione con cui era stata affermata la responsabilità per il reato associativo, desunta dalla partecipazione al trasporto di stupefacenti, nonostante l’assoluzione in primo grado per i reati specifici relativi a tali trasporti.

La Corte di Cassazione ha ritenuto il primo motivo fondato e di carattere assorbente, concentrando su di esso la propria analisi.

La Sentenza è Nulla: L’Analisi della Corte

La Suprema Corte ha accolto il primo motivo di ricorso, dichiarando la sentenza nulla. Richiamando un proprio precedente consolidato (Sez. 6, n. 31392 del 07/10/2020), ha ribadito che un provvedimento è nullo per difetto di motivazione quando manca materialmente una delle pagine che lo compongono, se tale incompletezza non consente di ricostruire l’iter logico-giuridico seguito dal giudice.

Nel caso specifico, la Corte ha rilevato che la trattazione della posizione dell’imputata si estendeva dalle pagine 75 alla 95. Tuttavia, si passava direttamente da un periodo non concluso a pagina 76 alla pagina 78 (peraltro duplicata), saltando completamente la pagina 77. Questa interruzione è stata definita una “vistosa frattura logica nell’argomentazione”, che rendeva impossibile comprendere il percorso logico del giudice d’appello. Non si trattava, quindi, di un mero errore materiale di affoliazione, ma di un vizio strutturale che inficiava la validità dell’intero provvedimento.

Le Motivazioni della Decisione

La motivazione della Cassazione si fonda sull’articolo 546, comma 3, del codice di procedura penale, che impone ai giudici di esporre concisamente le ragioni di fatto e di diritto della decisione. L’assenza fisica di una parte del testo impedisce di verificare il rispetto di tale obbligo. L’impossibilità di risalire al contenuto di una parte della decisione relativa alla posizione della ricorrente ha reso il provvedimento nullo, poiché la motivazione, così come presentata, non era idonea a rendere conto dell’iter logico-giuridico della decisione. La “frattura logica” non permetteva di collegare le premesse alle conclusioni, violando il diritto di difesa e il principio del giusto processo, che esigono provvedimenti comprensibili e controllabili.

Le Conclusioni

In conclusione, la Corte di Cassazione ha annullato la sentenza impugnata, disponendo il rinvio ad un’altra sezione della Corte di appello di Milano per un nuovo giudizio. Questa decisione sottolinea l’importanza cruciale della completezza formale e sostanziale delle sentenze. Anche un difetto apparentemente “materiale”, come la mancanza di una pagina, può avere conseguenze radicali, portando all’annullamento di un intero provvedimento se impedisce la comprensione del ragionamento del giudice. Ciò serve da monito sulla necessità di una meticolosa cura nella redazione e nella fascicolazione degli atti giudiziari, a garanzia della trasparenza e della controllabilità delle decisioni della giustizia.

Quando una sentenza può essere considerata nulla per un vizio formale come una pagina mancante?
Secondo la Corte, una sentenza è nulla quando la mancanza di una o più pagine crea una “frattura logica” tale da non rendere comprensibile l’iter logico-giuridico seguito dal giudice per giungere alla sua decisione. Non è un mero errore materiale, ma un vizio che incide sulla sostanza della motivazione.

Cosa significa “annullamento con rinvio” deciso dalla Corte di Cassazione?
Significa che la Corte di Cassazione ha cancellato la validità della sentenza impugnata e ha ordinato che il processo d’appello venga celebrato di nuovo davanti a un’altra sezione della Corte di appello, che dovrà emettere una nuova sentenza.

Il primo motivo di ricorso è stato considerato “assorbente”, cosa implica?
Significa che l’accoglimento del primo motivo (la nullità per la pagina mancante) è stato ritenuto talmente decisivo da rendere superfluo l’esame degli altri motivi di ricorso. La nullità dell’intera sentenza, infatti, travolge ogni altra questione sollevata.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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