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Sentenza Cassazione n. 33153/2025: Analisi dei dati

Il documento fornito contiene unicamente l’intestazione della Sentenza Cassazione Penale, Sezione 1, n. 33153 dell’anno 2025. Non essendo presente il testo della motivazione, non è possibile analizzare i fatti del caso, la decisione della Corte o le sue implicazioni giuridiche. Vengono riportati solo i dati identificativi del provvedimento.

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Pubblicato il 18 ottobre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Sentenza Cassazione n. 33153/2025: Cosa Sappiamo dai Dati di Copertina

L’analisi di una Sentenza Cassazione rappresenta un momento cruciale per comprendere l’evoluzione del diritto. Tuttavia, per poter svolgere un’analisi completa, è indispensabile disporre del testo integrale del provvedimento. Nel caso in esame, disponiamo unicamente dell’intestazione della sentenza penale n. 33153 del 2025, emessa dalla Prima Sezione. Sebbene queste informazioni non permettano di entrare nel merito della questione, offrono spunti importanti sul funzionamento della Corte.

I Dati Identificativi del Provvedimento

Ogni sentenza è identificata da una serie di dati univoci che ne permettono la classificazione e la ricerca. Questi elementi, pur essendo formali, sono il primo passo per inquadrare qualsiasi decisione giudiziaria.

Sezione, Numero e Anno

La dicitura ‘Penale Sent. Sez. 1 Num. 33153 Anno 2025’ ci informa che ci troviamo di fronte a una decisione in materia penale, emessa dalla Prima Sezione della Corte di Cassazione. Il numero progressivo (33153) e l’anno di pubblicazione (2025) sono gli identificativi specifici del provvedimento.

Collegio Giudicante: Presidente e Relatore

Il documento indica anche i nomi del Presidente del collegio e del Relatore. Il Presidente dirige i lavori della Corte, mentre il Relatore è il giudice che ha studiato approfonditamente il caso e ha preparato la bozza della motivazione. Questi ruoli sono fondamentali per il corretto svolgimento del processo decisionale.

Limiti dell’Analisi di questa Sentenza Cassazione

È fondamentale sottolineare che l’assenza del corpo della sentenza, ovvero del dispositivo e della motivazione, rende impossibile qualsiasi valutazione di merito. Non possiamo conoscere i fatti che hanno dato origine al processo, le questioni di diritto sollevate dalle parti, né tantomeno la decisione finale della Corte e il ragionamento giuridico che la sorregge. L’analisi si ferma quindi a un livello puramente formale e descrittivo dei dati di copertina.

Le Motivazioni

Le motivazioni costituiscono il cuore di ogni provvedimento giurisdizionale, poiché spiegano l’iter logico-giuridico seguito dai giudici per giungere a una determinata conclusione. Nel documento fornito, questa parte fondamentale è assente. Senza la motivazione, non è possibile comprendere i principi di diritto affermati dalla Corte, le interpretazioni normative adottate o come la Corte si sia rapportata a precedenti orientamenti giurisprudenziali.

Le Conclusioni

Data la mancanza degli elementi di merito e delle motivazioni, non è possibile trarre alcuna conclusione sulla vicenda processuale specifica. Non possiamo stabilire se il ricorso sia stato accolto o rigettato, né quali siano le implicazioni pratiche della decisione per le parti coinvolte o per la giurisprudenza futura. L’analisi si conclude con la constatazione della natura puramente identificativa del documento a nostra disposizione, in attesa di poter esaminare il testo completo della sentenza.

Quali informazioni identificative fornisce il documento sulla sentenza?
Il documento identifica il provvedimento come una sentenza penale della Prima Sezione della Corte di Cassazione, con numero 33153 dell’anno 2025. Riporta inoltre il nome del Presidente del collegio e del giudice Relatore, oltre alla data dell’udienza fissata per il 24/06/2025.

È possibile conoscere l’esito del caso dalla documentazione fornita?
No, non è possibile. Il documento contiene solo l’intestazione della sentenza e non il suo contenuto, ovvero la parte dispositiva (la decisione) e la motivazione (le ragioni della decisione). Pertanto, l’esito del giudizio rimane sconosciuto.

Cosa significa la dicitura ‘Corte di Cassazione – copia non ufficiale’?
Questa dicitura indica che il documento è una riproduzione del provvedimento che non possiede valore legale di copia conforme all’originale. È utile a scopo informativo e di studio, ma non può essere utilizzata in contesti formali o processuali dove è richiesta una copia autenticata dalla cancelleria del giudice.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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