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Scorreria in armi: Cassazione annulla condanna

La Corte di Cassazione ha annullato una condanna per associazione per delinquere limitatamente all’aggravante della scorreria in armi. La sentenza chiarisce che per configurare tale aggravante non è sufficiente la mera disponibilità di armi da parte degli associati, ma è necessario che questi percorrano armati le campagne o le pubbliche vie, creando un particolare allarme sociale. Il caso riguardava un gruppo criminale specializzato nel furto e riciclaggio di veicoli. La Corte ha rinviato il caso alla Corte d’Appello per una nuova valutazione sul punto.

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Pubblicato il 30 settembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Scorreria in Armi: Cassazione Annulla Aggravante, non Basta Possedere Armi

La recente sentenza della Corte di Cassazione, n. 31535/2025, offre un’importante chiarificazione sull’applicazione della circostanza aggravante della scorreria in armi nel contesto del reato di associazione per delinquere. La Corte ha stabilito che la semplice disponibilità di armi da parte di un sodalizio criminale non è sufficiente per configurare tale aggravante. È necessario un elemento dinamico: il percorrere attivamente e in modo palese il territorio armati, con finalità di depredazione e intimidazione. Questa decisione ha portato all’annullamento con rinvio di una parte della sentenza di condanna emessa dalla Corte d’Appello di Bari nei confronti di un gruppo dedito al furto e riciclaggio di veicoli.

I Fatti del Processo: Un’Organizzazione Dedita al Riciclaggio di Veicoli

Il caso riguarda un’organizzazione criminale strutturata e operante principalmente nel sud Italia, specializzata nel furto di autovetture di recente immatricolazione. Una volta rubati, i veicoli venivano smontati in pezzi (una pratica nota come ‘cannibalizzazione’) da membri specifici del gruppo, i cosiddetti ‘tagliatori’. La componentistica ricavata veniva poi venduta sul mercato illegale dei ricambi.

Le indagini hanno rivelato una struttura ben definita, con una ripartizione dei ruoli, una cassa comune per la gestione dei proventi e il sostentamento del gruppo, e basi logistiche per nascondere i veicoli e i pezzi. Ai membri del sodalizio venivano contestati i reati di associazione per delinquere (art. 416 c.p.), aggravata dall’essere gli associati più di dieci e dalla scorreria in armi, oltre a numerosi episodi di furto e riciclaggio.

La Questione dell’Aggravante della Scorreria in Armi

Il punto nevralgico del ricorso in Cassazione è stata la contestazione dell’aggravante della scorreria in armi, prevista dal quarto comma dell’art. 416 del codice penale. I ricorrenti hanno sostenuto che la Corte d’Appello avesse erroneamente applicato l’aggravante basandosi unicamente sulla provata disponibilità di armi da parte del gruppo, come un fucile a canne mozze utilizzato in una rapina, e su intercettazioni in cui si faceva riferimento al ‘ferro’.

Secondo la difesa, questi elementi provavano al più il possesso di armi, ma non l’effettiva ‘scorreria’, che richiede un comportamento specifico: quello di percorrere le campagne o le pubbliche vie in assetto armato, con il proposito di realizzare azioni criminali indeterminate, generando un particolare allarme sociale e un aumentato pericolo per l’ordine pubblico.

L’Effetto Estensivo dell’Impugnazione

Un aspetto processuale di grande rilevanza nel caso è stato l’applicazione dell’effetto estensivo dell’impugnazione (art. 587 c.p.p.). Sebbene i motivi sull’aggravante fossero stati presentati solo da alcuni imputati, la Cassazione, accogliendoli, ha annullato la sentenza su questo punto per tutti i co-imputati. Questo principio permette che una decisione favorevole, basata su motivi non strettamente personali, si estenda anche a chi non ha proposto ricorso o il cui ricorso è stato dichiarato inammissibile per altre ragioni.

le motivazioni

La Corte di Cassazione ha accolto i motivi di ricorso relativi all’aggravante della scorreria in armi, fornendo una motivazione chiara e in linea con la propria giurisprudenza consolidata. I giudici hanno ribadito che l’aggravante in questione si differenzia nettamente da quella prevista per le associazioni di tipo mafioso (art. 416-bis c.p.), dove la sola disponibilità di armi è di per sé rilevante.

Per l’associazione per delinquere ‘semplice’, la ‘scorreria’ implica un quid pluris rispetto al mero possesso. È necessario che gli associati compiano spostamenti armati sul territorio con l’obiettivo di realizzare le condotte criminose che si presenteranno, come grassazioni o depredazioni. Questo comportamento deve essere tale da aumentare concretamente il pericolo per l’ordine pubblico e generare un diffuso allarme sociale. Nel caso di specie, la Corte ha ritenuto che la motivazione della sentenza impugnata fosse carente su questo punto. La disponibilità del ‘ferro’ o l’uso di un’arma in un singolo reato-fine, sebbene gravi, non sono sufficienti a dimostrare l’esistenza di una sistematica attività di pattugliamento armato del territorio.

le conclusioni

In conclusione, la Corte di Cassazione ha annullato la sentenza impugnata limitatamente alla circostanza aggravante della scorreria in armi, rinviando il caso a un’altra sezione della Corte d’Appello di Bari per un nuovo giudizio sul punto. Tutti gli altri motivi di ricorso, inclusi quelli sull’esistenza stessa dell’associazione e sulla responsabilità per i singoli reati, sono stati respinti. Questa sentenza riafferma un principio fondamentale: le norme penali, specialmente quelle che prevedono un inasprimento della pena, devono essere interpretate con rigore. La ‘scorreria in armi’ non è una condizione statica legata al possesso di armi, ma un’azione dinamica e manifesta che qualifica la pericolosità dell’associazione in modo specifico, e come tale deve essere provata al di là di ogni ragionevole dubbio.

Quando si applica l’aggravante della scorreria in armi?
L’aggravante della scorreria in armi si applica quando i membri di un’associazione per delinquere non si limitano a possedere armi, ma le usano per percorrere attivamente le campagne o le pubbliche vie, con il proposito di commettere reati non predeterminati (es. rapine, saccheggi), creando un aumentato pericolo per l’ordine pubblico e un particolare allarme sociale.

Cosa significa effetto estensivo dell’impugnazione?
È un principio processuale secondo cui, se un imputato ottiene l’annullamento di una parte della sentenza per un motivo non strettamente personale (come l’errata applicazione di un’aggravante), questa decisione favorevole si estende anche agli altri co-imputati, anche se non hanno impugnato la sentenza o se il loro ricorso è stato dichiarato inammissibile.

La sola disponibilità di armi è sufficiente per l’aggravante della scorreria in armi?
No. Secondo la Corte di Cassazione, la mera disponibilità di armi, anche se provata, non è sufficiente. È necessario dimostrare che gli associati abbiano effettivamente compiuto spostamenti sul territorio in assetto armato, pronti a commettere delitti.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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