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Rinnovazione dell’istruttoria: annullata la condanna

La Corte di Cassazione ha annullato una sentenza di condanna per il reato di pericolo di disastro ferroviario a causa di un grave vizio procedurale. La Corte d’Appello non aveva provveduto alla corretta notifica della citazione a un imputato, omettendo di conseguenza la rinnovazione dell’istruttoria con il suo esame, come invece era stato ordinato da una precedente sentenza della stessa Cassazione. Tale omissione ha violato il diritto di difesa, determinando una nullità assoluta e il rinvio del processo per un nuovo giudizio.

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Pubblicato il 7 novembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Rinnovazione dell’istruttoria: Annullata Condanna per Vizio di Notifica

La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 11392 del 2024, ha riaffermato un principio cardine del giusto processo: il diritto dell’imputato a partecipare al giudizio e la necessità della rinnovazione dell’istruttoria quando una sentenza di assoluzione viene ribaltata in appello. La Suprema Corte ha annullato una condanna per un vizio di notifica che ha impedito a un imputato di essere esaminato, violando così il suo diritto di difesa e le precise indicazioni fornite in un precedente giudizio di legittimità.

I Fatti del Processo: Un Caso di Presunto Disastro Ferroviario

La vicenda processuale è complessa. Inizialmente, il Tribunale di primo grado aveva assolto alcuni imputati dall’accusa di pericolo di disastro ferroviario colposo (art. 450 c.p.). Successivamente, la Corte d’Appello, riformando la prima decisione, li aveva condannati. Questa condanna era stata però annullata una prima volta dalla Corte di Cassazione, la quale aveva rilevato che la condanna era stata pronunciata senza procedere alla necessaria rinnovazione dell’istruzione dibattimentale, in particolare senza riesaminare uno degli imputati.

Il processo tornava quindi davanti a una diversa sezione della Corte d’Appello per un nuovo giudizio, il cosiddetto “giudizio di rinvio”, con il compito specifico di procedere a tale esame.

Il Vizio Procedurale: Notifica Mancata e Omessa Rinnovazione dell’Istruttoria

Nel corso del giudizio di rinvio, la Corte d’Appello ha commesso un errore procedurale fatale. Ha tentato di notificare la citazione per l’udienza all’imputato presso un domicilio dichiarato, ma l’ufficiale postale ha attestato che l’indirizzo era inesistente. Di conseguenza, la notifica è stata effettuata al difensore d’ufficio.

Tuttavia, questa procedura si è rivelata errata, poiché mancavano i presupposti per legge. L’imputato, che in una precedente occasione era stato regolarmente raggiunto da una citazione “a mani proprie” e aveva giustificato la sua assenza per motivi di salute, non è mai venuto a conoscenza della nuova udienza. La Corte d’Appello ha erroneamente dichiarato la sua assenza, interpretandola come una volontà di non sottoporsi all’esame, e ha proceduto alla condanna senza effettuare la rinnovazione dell’istruttoria.

La Violazione del Diritto di Difesa

I difensori hanno impugnato la nuova sentenza di condanna davanti alla Cassazione, lamentando proprio l’omessa notifica e la conseguente violazione del diritto dell’imputato a partecipare al processo e a essere esaminato. La difesa ha sottolineato che l’imputato era rintracciabile e che la sua precedente assenza giustificata dimostrava, al contrario, la sua volontà di partecipare.

Le Motivazioni della Cassazione

La Corte di Cassazione ha accolto i ricorsi, ritenendoli fondati. I giudici supremi hanno stabilito che la notifica all’imputato doveva considerarsi omessa, configurando una nullità assoluta e insanabile. Di conseguenza, anche la successiva dichiarazione di assenza era illegittima.

La Corte ha chiarito che non si poteva in alcun modo desumere una volontà dell’imputato di non sottoporsi all’esame dalla sua mancata comparizione, dato che egli non era mai stato messo a conoscenza dell’udienza. L’aver giustificato una precedente assenza per motivi di salute era, al più, una circostanza neutra. L’omessa rinnovazione dell’istruttoria, imposta dalla precedente sentenza della Cassazione, ha quindi integrato una nullità di ordine generale, viziando irrimediabilmente la sentenza di condanna.

Le Conclusioni

La decisione della Suprema Corte è un monito sull’importanza del rigore procedurale a garanzia del diritto di difesa. Un errore nella notifica di un atto fondamentale come la citazione a giudizio può compromettere l’intero processo. La sentenza sottolinea che il giudice del rinvio è vincolato a eseguire le disposizioni della Cassazione e non può interpretare l’assenza non volontaria di un imputato come una rinuncia ai suoi diritti processuali. Il processo è stato quindi annullato con rinvio ad un’altra sezione della Corte d’Appello, che dovrà, questa volta, garantire la corretta instaurazione del contraddittorio e procedere all’esame dell’imputato prima di emettere una nuova decisione.

Quando è obbligatoria la rinnovazione dell’istruttoria in appello?
Secondo la sentenza, la rinnovazione dell’istruttoria è obbligatoria quando la Corte di Cassazione annulla una sentenza con rinvio e ordina specificamente il riesame di un imputato, specialmente nel caso in cui una precedente sentenza di assoluzione venga riformata in una di condanna.

Una notifica errata all’imputato può causare l’annullamento della sentenza?
Sì, assolutamente. Come dimostra questo caso, una notifica eseguita in modo non conforme alla legge, che di fatto impedisce all’imputato di venire a conoscenza dell’udienza, costituisce una nullità assoluta e insanabile che porta all’annullamento della sentenza emessa in sua assenza.

Cosa succede se un imputato non si presenta all’esame disposto in appello?
La corte non può presumere automaticamente che l’assenza equivalga a un rifiuto di sottoporsi all’esame. Deve prima accertarsi con rigore che l’imputato sia stato correttamente e legalmente informato dell’udienza. Se la notifica è viziata, come in questo caso, la sua assenza è involontaria e non può pregiudicare i suoi diritti.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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