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Ricorso per saltum: quando viene convertito in appello

Un automobilista condannato per guida in stato di ebbrezza presenta un ricorso per saltum in Cassazione, contestando anche la motivazione della sentenza. La Corte Suprema, applicando l’art. 569 c.p.p., converte il ricorso in un appello ordinario, poiché la censura sulla motivazione impedisce il giudizio diretto di legittimità.

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Pubblicato il 25 ottobre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso per saltum: La Cassazione chiarisce quando va convertito in Appello

Un’ordinanza della Corte di Cassazione torna a fare luce su un importante principio di procedura penale: i limiti del ricorso per saltum. Quando si contesta non solo la violazione di legge ma anche la logicità della motivazione di una sentenza, la strada non è quella del ricorso diretto in Cassazione, ma quella dell’appello. La Corte, infatti, ha stabilito che un ricorso così formulato deve essere convertito in un appello ordinario. Analizziamo insieme la vicenda processuale e le ragioni di questa decisione.

I Fatti del Caso: La Condanna per Guida in Stato di Ebbrezza

Il caso nasce da una condanna per guida in stato di ebbrezza, aggravata dall’aver commesso il fatto in orario notturno. Un automobilista veniva fermato e sottoposto a controllo etilometrico, che rivelava un tasso alcolemico superiore al limite di legge (1,69 g/l). Il Giudice dell’Udienza Preliminare, in sede di rito abbreviato, lo condannava a quattro mesi di arresto e 1.000 euro di ammenda, oltre alla sanzione accessoria della sospensione della patente.

La difesa dell’imputato, tuttavia, presentava una versione dei fatti radicalmente diversa. Sosteneva che l’automobilista si fosse fermato a causa della foratura di un pneumatico e avesse chiamato l’assistenza stradale alle 21:59. Solo dopo essersi fermato, e mentre attendeva il carro attrezzi, avrebbe consumato delle bevande alcoliche che teneva in auto. Il controllo della polizia era avvenuto circa venti minuti dopo, in un momento in cui, secondo la difesa, l’uomo non si trovava più alla guida.

L’Impugnazione e la Critica alla Motivazione della Sentenza

Contro la sentenza di primo grado, la difesa proponeva direttamente un ricorso per saltum in Cassazione. I motivi del ricorso erano molteplici:

1. Erronea applicazione della legge penale: Si contestava la ‘fede privilegiata’ attribuita dal giudice al verbale della polizia, sostenendo che fosse stato redatto sulla base di informazioni indirette (de relato).
2. Inosservanza di norme processuali: Si lamentava la violazione di norme stabilite a pena di nullità o inutilizzabilità.
3. Vizio di motivazione: Questo è il punto cruciale. La difesa censurava la sentenza per mancanza, contraddittorietà e manifesta illogicità, sostenendo che il giudice avesse ignorato le prove a discarico (come la chiamata al carro attrezzi) e si fosse basato unicamente sul verbale della polizia, il cui valore probatorio era stato messo in discussione.

L’errore strategico nel proporre il ricorso per saltum

Il ricorso per saltum, disciplinato dall’art. 569 c.p.p., permette di impugnare una sentenza di primo grado direttamente in Cassazione, ‘saltando’ il grado d’appello. Tuttavia, questo strumento è utilizzabile solo per contestare violazioni di legge (i motivi previsti dall’art. 606, comma 1, lettere a, b e c). È esplicitamente escluso per i vizi di motivazione (lettera e), che richiedono una valutazione del merito dei fatti, propria del giudizio di appello.

Le Motivazioni della Corte

La Corte di Cassazione, esaminando l’atto di impugnazione, ha rilevato che l’avvocato difensore aveva espressamente incluso tra i motivi di ricorso il vizio di motivazione, ai sensi dell’art. 606, comma 1, lett. e) c.p.p. Come ricordato dalla Corte, un consolidato orientamento giurisprudenziale stabilisce che un ricorso per cassazione contenente una censura sulla motivazione della sentenza non può essere proposto per saltum.

Di fronte a un ricorso così formulato, la legge processuale (art. 569, comma 3, c.p.p.) prevede una soluzione specifica: la conversione. Il ricorso inammissibile come giudizio di legittimità viene qualificato come appello e gli atti vengono trasmessi alla Corte d’Appello competente per territorio. Questo meccanismo mira a conservare gli effetti dell’impugnazione, garantendo all’imputato il diritto a un secondo grado di giudizio nel merito, che è la sede naturale per discutere la logicità e la coerenza delle motivazioni del primo giudice.

Conclusioni: Implicazioni Pratiche della Decisione

La decisione della Cassazione, pur essendo di natura puramente processuale, offre un’importante lezione pratica. La scelta del mezzo di impugnazione non è mai banale e deve essere attentamente ponderata in base ai motivi che si intendono sollevare. Proporre un ricorso per saltum quando si intende contestare l’apparato motivazionale di una sentenza è un errore strategico che porta all’inammissibilità del ricorso in Cassazione. Fortunatamente, il principio di conservazione degli atti giuridici, tramite la conversione in appello, evita la perdita del diritto all’impugnazione. La vicenda viene quindi ‘retrocessa’ al giudice di secondo grado, che dovrà riesaminare nel merito i fatti e valutare la fondatezza delle argomentazioni difensive circa il momento dell’assunzione di alcol, garantendo così un pieno e corretto svolgimento del processo.

È possibile presentare un ricorso per saltum in Cassazione se si contesta la motivazione della sentenza di primo grado?
No. Il ricorso per saltum è ammesso solo per motivi di violazione di legge. Se l’impugnazione contiene anche una censura relativa al vizio di motivazione (mancanza, contraddittorietà o manifesta illogicità), non può essere proposta direttamente in Cassazione.

Cosa succede se si presenta un ricorso per saltum inammissibile perché contiene una censura sulla motivazione?
La Corte di Cassazione, ai sensi dell’art. 569, comma 3, del codice di procedura penale, converte il ricorso in un atto di appello. Di conseguenza, dispone la trasmissione degli atti alla Corte d’Appello competente per il giudizio di secondo grado.

Qual era l’argomento principale della difesa nel caso di specie per contestare la condanna?
La difesa sosteneva che l’imputato avesse consumato alcol solo dopo essersi fermato a causa di un guasto all’auto (pneumatico forato) e mentre attendeva il carro attrezzi. Pertanto, al momento del controllo non si trovava più alla guida e la condotta contestata non sussisteva.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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