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Ricorso per saltum: quando si converte in appello

Un Pubblico Ministero propone ricorso per saltum avverso una sentenza di non luogo a procedere per particolare tenuità del fatto in un caso di evasione, lamentando un vizio di motivazione. La Corte di Cassazione dichiara inammissibile il ricorso diretto, poiché la legge non lo consente per vizi di motivazione, e lo converte in un regolare appello, trasmettendo gli atti alla Corte d’Appello competente.

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Pubblicato il 26 dicembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso per saltum: la Cassazione chiarisce i limiti e lo converte in Appello

Una recente sentenza della Corte di Cassazione (n. 39219/2024) offre un importante chiarimento sui limiti di uno strumento processuale specifico: il ricorso per saltum. Questo caso dimostra come un’impugnazione, sebbene presentata con una determinata forma, possa essere ‘corretta’ dal giudice per garantire il corretto svolgimento del processo. La vicenda nasce da un’accusa di evasione archiviata per la particolare tenuità del fatto, una decisione che il Pubblico Ministero ha tentato di contestare saltando un grado di giudizio.

I Fatti del Caso: L’Accusa di Evasione e la Decisione del Tribunale

Il procedimento ha origine da un’accusa per il reato di evasione (art. 385 c.p.) a carico di un individuo. Il Tribunale di Potenza, in prima istanza, aveva emesso una sentenza di non luogo a procedere, ritenendo che il fatto contestato fosse di ‘particolare tenuità’ ai sensi dell’art. 131-bis del codice penale. Secondo il giudice, le circostanze del reato erano talmente lievi da non meritare una sanzione penale.

L’Impugnazione del Pubblico Ministero e il Ricorso per Saltum

Contrario a questa decisione, il Pubblico Ministero ha deciso di impugnare la sentenza. Invece di rivolgersi alla Corte d’Appello, come avviene di norma, ha scelto la via del ricorso per saltum, appellandosi direttamente alla Corte di Cassazione. Le motivazioni del ricorso si concentravano su due punti: una presunta violazione dell’art. 131-bis c.p. e, soprattutto, un vizio di motivazione. Secondo l’accusa, il Tribunale non aveva adeguatamente spiegato perché l’allontanamento dell’imputato potesse considerarsi ‘tenue’, non emergendo dagli atti né la durata né i motivi dello stesso.

Le Motivazioni della Suprema Corte: L’Inammissibilità del Ricorso per Saltum

La Corte di Cassazione, nell’analizzare il caso, ha immediatamente rilevato un ostacolo procedurale insormontabile. Il fulcro della decisione risiede nell’articolo 569, comma 3, del codice di procedura penale. Questa norma stabilisce chiaramente che il ricorso per saltum non è ammesso quando l’impugnazione si fonda su un vizio di motivazione.

Il legislatore ha riservato il ricorso diretto in Cassazione solo per contestare errori di diritto puri, cioè una scorretta interpretazione o applicazione della legge. Il vizio di motivazione, invece, attiene alla logicità e coerenza del ragionamento del giudice di merito, una valutazione che non spetta alla Cassazione in questa sede. Pertanto, il ricorso presentato dal Pubblico Ministero è stato dichiarato inammissibile nella sua forma originaria.

Le Conclusioni: La Conversione in Appello e la Trasmissione degli Atti

L’inammissibilità del ricorso non ha però chiuso la questione. La stessa norma (art. 569, comma 3, c.p.p.) prevede la soluzione: quando un ricorso per saltum viene proposto per motivi non consentiti, come il vizio di motivazione, si converte automaticamente in appello. La Corte di Cassazione ha quindi agito di conseguenza: ha ‘riqualificato’ l’impugnazione da ricorso a appello e ha ordinato la trasmissione di tutti gli atti alla Corte d’Appello di Potenza. Sarà quest’ultima, nel suo ruolo di giudice di secondo grado, a dover valutare nel merito le argomentazioni del Pubblico Ministero e a decidere se la sentenza di primo grado fosse o meno correttamente motivata.

Perché il ricorso per saltum del Pubblico Ministero è stato respinto?
Perché è stato presentato per un ‘vizio di motivazione’, una ragione che l’art. 569, comma 3, del codice di procedura penale esclude esplicitamente per questo tipo di impugnazione diretta alla Corte di Cassazione.

Cosa accade a un ricorso per saltum inammissibile per questo motivo?
La legge prevede che il ricorso venga automaticamente convertito in un appello. La Corte di Cassazione, quindi, non lo rigetta definitivamente, ma lo ‘riqualifica’ e lo trasmette alla Corte d’Appello competente per il giudizio.

Qual era l’oggetto della decisione originale del Tribunale?
Il Tribunale aveva emesso una sentenza di non luogo a procedere per il reato di evasione, applicando la causa di non punibilità della ‘particolare tenuità del fatto’ prevista dall’art. 131-bis del codice penale.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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