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Ricorso per saltum: quando non è ammesso?

La Corte di Cassazione ha stabilito che una sentenza di non luogo a procedere emessa in fase predibattimentale non può essere impugnata con un ricorso per saltum. In un caso di presunta occupazione abusiva di un alloggio, dove il tribunale aveva prosciolto gli imputati per stato di necessità, il Pubblico Ministero ha presentato ricorso diretto in Cassazione. La Suprema Corte ha dichiarato l’inammissibilità del ricorso per saltum, convertendolo in un regolare appello e trasmettendo gli atti alla Corte d’Appello competente per la decisione.

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Pubblicato il 6 ottobre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso per Saltum: La Cassazione Chiarisce l’Inammissibilità per le Sentenze Predibattimentali

Il ricorso per saltum rappresenta uno strumento processuale di grande interesse, che permette di ‘saltare’ un grado di giudizio, portando una questione direttamente all’attenzione della Corte di Cassazione. Tuttavia, il suo utilizzo è strettamente regolamentato. Una recente sentenza della Suprema Corte ha ribadito i confini di applicabilità di questo strumento, specificando perché non possa essere utilizzato contro una sentenza di non luogo a procedere emessa in fase predibattimentale.

Il Caso: Occupazione di Alloggio Pubblico e Proscioglimento Preliminare

Il caso di specie trae origine da un procedimento penale a carico di due persone, accusate in concorso dei reati di invasione di terreni o edifici, danneggiamento e altre violazioni correlate, per aver occupato arbitrariamente un alloggio pubblico.

In sede di udienza di comparizione predibattimentale, il Tribunale competente aveva emesso una sentenza di non luogo a procedere ai sensi dell’art. 554-ter del codice di procedura penale. La decisione del giudice di primo grado si fondava sulla convinzione che i fatti non costituissero reato, in quanto gli imputati avrebbero agito in presenza di una causa di giustificazione, ovvero lo stato di necessità.

L’Impugnazione del Pubblico Ministero e il Ricorso per Saltum

Contro questa decisione, il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale ha deciso di impugnare, ma ha scelto una via processuale specifica: il ricorso per saltum direttamente in Cassazione, ai sensi dell’art. 569 del codice di procedura penale. L’obiettivo era ottenere un annullamento della sentenza con rinvio, contestando la valutazione del giudice di primo grado sullo stato di necessità.

Questa scelta, tuttavia, si è rivelata proceduralmente errata e ha portato la Corte di Cassazione a concentrarsi non sul merito della vicenda (la sussistenza o meno dello stato di necessità), ma sulla corretta via di impugnazione.

La Decisione della Cassazione: la Conversione del Ricorso in Appello

La Seconda Sezione Penale della Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso così come proposto. Gli Ermellini hanno chiarito un principio fondamentale del nostro ordinamento processuale: la sentenza di non luogo a procedere, emessa all’esito dell’udienza di comparizione predibattimentale, non è appellabile con ricorso per saltum.

Le motivazioni

La motivazione della Corte si basa su un’interpretazione letterale e sistematica delle norme processuali. L’art. 554-quater del codice di procedura penale stabilisce esplicitamente che contro la sentenza di non luogo a procedere emessa in questa fase, il mezzo di impugnazione previsto è l’appello. D’altro canto, l’art. 569 c.p.p., che disciplina il ricorso per saltum, limita questa possibilità alle sole sentenze che definiscono il merito del primo grado di giudizio, ovvero quelle emesse al termine di un dibattimento, o ad altre specifiche tipologie di decisioni espressamente previste.

La sentenza di non luogo a procedere predibattimentale non rientra in questa categoria, poiché è una decisione che interrompe il processo prima della sua fase centrale (il dibattimento). La Corte ha richiamato una sua precedente pronuncia (Sentenza n. 28063 del 30/05/2024) per rafforzare questo principio. Invece di rigettare semplicemente il ricorso, la Cassazione ha applicato il principio di conservazione degli atti giuridici, disponendo la conversione del ricorso in appello e la trasmissione degli atti alla Corte d’Appello di L’Aquila, l’organo giurisdizionale territorialmente competente a decidere nel merito dell’impugnazione.

Le conclusioni

Questa pronuncia offre un importante chiarimento procedurale. Scegliere un mezzo di impugnazione non corretto non comporta necessariamente la perdita del diritto di contestare una decisione. Il sistema processuale prevede meccanismi di ‘salvataggio’, come la conversione dell’atto, per garantire che la questione possa essere esaminata dal giudice competente. Per gli operatori del diritto, la lezione è chiara: la sentenza di proscioglimento predibattimentale si impugna con l’appello, mentre il ricorso per saltum resta uno strumento eccezionale, riservato alle sentenze conclusive del primo grado di giudizio.

È possibile impugnare con ricorso per cassazione “per saltum” una sentenza di non luogo a procedere emessa nell’udienza predibattimentale?
No, la sentenza chiarisce che tale provvedimento è impugnabile esclusivamente con appello, come previsto dall’art. 554-quater del codice di procedura penale.

Cosa accade se si propone erroneamente un ricorso per saltum invece dell’appello?
La Corte di Cassazione, applicando il principio di conservazione degli atti, converte l’impugnazione nel mezzo corretto (l’appello) e trasmette gli atti alla Corte d’Appello competente, evitando così una dichiarazione di inammissibilità definitiva.

Quali tipi di sentenze possono essere impugnate con il ricorso per saltum?
Secondo l’art. 569 del codice di procedura penale, il ricorso per saltum è consentito solo avverso le sentenze che definiscono il merito del primo grado di giudizio o per altre specifiche decisioni espressamente indicate dalla legge, escludendo quindi le decisioni predibattimentali di proscioglimento.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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