Ricorso per saltum: Quando l’Appello Diretto in Cassazione Viene Respinte
Nel complesso panorama della procedura penale, il ricorso per saltum rappresenta uno strumento che consente di accelerare i tempi della giustizia, portando una sentenza di primo grado direttamente all’esame della Corte di Cassazione, saltando il giudizio d’appello. Tuttavia, il suo utilizzo è soggetto a limiti rigorosi. Un’ordinanza della Corte di Cassazione, la n. 52108 del 2019, chiarisce un punto fondamentale: quando l’impugnazione riguarda un vizio di motivazione, la strada del ricorso diretto è preclusa. Analizziamo insieme il caso.
I Fatti di Causa: Un’Accusa di Evasione e un’Attenuante Contestata
Il caso ha origine da una sentenza del Tribunale di Bergamo. Un imputato veniva condannato per il reato di evasione, previsto dall’art. 385 del codice penale. Tuttavia, il giudice di primo grado, celebrando il processo con rito abbreviato, riconosceva un’attenuante specifica, applicando una pena finale di sei mesi di reclusione.
Il Procuratore Generale presso la Corte d’Appello di Brescia decideva di impugnare questa sentenza, non accettando la concessione dell’attenuante. Secondo il Pubblico Ministero, la motivazione del giudice era illogica e contraddittoria. Da un lato, la sentenza affermava che l’attenuante era giustificata dal fatto che l’imputato era stato ritrovato “quasi sulla soglia dell’abitazione”, lasciando intendere la sua volontà di rientrare. Dall’altro, nello stesso provvedimento si leggeva che l’uomo era stato sorpreso a “camminare sul marciapiedi”. Per il PM, l’intenzione di rientrare era una mera presunzione, insufficiente a giustificare uno sconto di pena.
Il Ricorso per Saltum e i Vizi di Motivazione
Forte di queste ragioni, il Pubblico Ministero proponeva un ricorso per saltum direttamente in Cassazione. I motivi erano due: l’erronea applicazione dell’art. 385 c.p. (violazione di legge) e, appunto, l’illogicità e contraddittorietà della motivazione (vizio di motivazione secondo l’art. 606, co. 1, lett. e) c.p.p.).
Questa scelta procedurale si è rivelata decisiva. La Corte di Cassazione, infatti, non è entrata nel merito della questione (se l’attenuante fosse stata concessa correttamente o meno), ma si è soffermata esclusivamente sull’ammissibilità del tipo di ricorso scelto.
Le Motivazioni della Cassazione: La Conversione dell’Impugnazione
La Suprema Corte ha stabilito che il ricorso dovesse essere convertito in un appello ordinario. Il principio di diritto applicato è chiaro e consolidato: il ricorso per saltum non è ammissibile quando, tra i motivi, viene sollevata una censura relativa al vizio di motivazione, come la contraddittorietà o l’illogicità delle argomentazioni del giudice.
I giudici hanno spiegato che le censure sulla coerenza logica della motivazione investono valutazioni di fatto e di merito che non sono proprie del giudizio di legittimità della Cassazione, ma che spettano invece al giudice d’appello. La Cassazione si occupa di verificare la corretta applicazione della legge (giudizio di diritto), non di riesaminare i fatti (giudizio di merito).
Di conseguenza, in base all’art. 569, comma 3, del codice di procedura penale, quando un ricorso per saltum viene proposto per motivi non consentiti, non viene dichiarato inammissibile, ma viene qualificato come appello e trasmesso alla Corte d’Appello competente. In questo caso, gli atti sono stati inviati alla Corte d’Appello di Brescia.
Conclusioni: L’Importanza della Corretta Via di Impugnazione
L’ordinanza in esame offre un’importante lezione pratica: la scelta del corretto mezzo di impugnazione è cruciale. Tentare di accelerare l’iter processuale con un ricorso per saltum basato su motivi non consentiti, come il vizio di motivazione, non porta al risultato sperato. Al contrario, determina una “conversione” dell’atto e la trasmissione al giudice che si sarebbe voluto “saltare”.
La decisione della Cassazione, pur essendo di natura puramente procedurale, riafferma la netta distinzione tra il giudizio di merito, affidato ai tribunali e alle corti d’appello, e il giudizio di legittimità, riservato alla Suprema Corte. Sarà ora la Corte d’Appello di Brescia a dover valutare se la motivazione del Tribunale di Bergamo sulla concessione dell’attenuante era effettivamente contraddittoria e se la pena inflitta all’imputato debba essere rideterminata.
È possibile impugnare direttamente in Cassazione una sentenza per un vizio di motivazione?
No, se la sentenza è stata emessa all’esito di un giudizio abbreviato. L’ordinanza chiarisce che il ricorso per saltum non è ammesso per censurare vizi di motivazione (illogicità, contraddittorietà), i quali devono essere prima esaminati dalla Corte di Appello.
Cosa succede se si propone un ricorso per saltum per motivi non consentiti?
La Corte di Cassazione non dichiara l’inammissibilità del ricorso, ma, ai sensi dell’art. 569, comma 3, c.p.p., lo converte nel mezzo di impugnazione corretto, ovvero l’appello, e trasmette gli atti alla Corte di Appello competente per il giudizio.
Perché il Pubblico Ministero aveva contestato la sentenza di primo grado?
Il PM riteneva che il giudice avesse concesso ingiustamente un’attenuante per il reato di evasione, basando la decisione su una motivazione contraddittoria (l’imputato era ‘quasi sulla soglia’ ma anche ‘camminava sul marciapiedi’) e su una mera presunzione circa l’intenzione dell’imputato di rientrare a casa.
Testo del provvedimento
Ordinanza di Cassazione Penale Sez. 6 Num. 52108 Anno 2019
Penale Ord. Sez. 6 Num. 52108 Anno 2019
Presidente: COGNOME
Relatore: COGNOME NOME
Data Udienza: 15/11/2019
ORDINANZA
sul ricorso proposto dal
Procuratore Generale della Repubblica di Brescia nel procedimento nei confronti di NOMECOGNOME nato in Kosovo il 06/01/1964
avverso la sentenza del 11/11/2016 del Tribunale di Bergamo visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso; udita la relazione svolta dal consigliere NOME COGNOME udite le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale NOME COGNOME che ha chiesto l’annullamento senza rinvio limitatamente al riconoscimento dell’attenuante e rideterminazione della pena a cura della Corte.
RITENUTO IN FATTO
1. Il Procuratore Generale della Repubblica di Brescia propone ricorso avverso la sentenza in epigrafe con la quale il Tribunale di Bergamo ha dichiarato l’imputato responsabile del reato di evasione e, riconosciuta l’attenuante di cui all’ultimo comma 385 cod. pen., lo ha condannato all’esito di giudizio abbreviato alla pena di mesi sei di reclusione.
le chiede l’annullamento per erronea applicazione dell’art. 385, ulti na, cd. en. nonché per illogicità e contraddittorietà della motivazione, i p giudice ha riconosciuto l’attenuante in considerazione del fatto ch I’ r :utato fu reperito quasi sulla soglia dell’abitazione, pur avendo afferma L i i..iassacgio precedente della motivazione, che l’imputato fu trovato d c )GLYPH mminava sul marciapiedi. rrentre ca il
Deduce che l’intento dell’imputato di rientrare presso l’abitazione è frutt n e:. presunzior e e che non sussistevano i presupposti per il riconoscimen d 3 GLYPH tteni. a nte.
CONSIDERATO IN DIRITTO
I. Il r corso deve essere convertito in appello, atteso che il ricorrente a i ccepire la violazione di legge, deduce vizi di motivazione della sente e T GLYPH all’esito i GLYPH zio abbreviato; in d GLYPH giudi GLYPH GLYPH olare, censura la GLYPH GLYPH partic GLYPH · addittorietà della motivazione, che investe presupposti di fatto e T :i genze processuali proprie del giudizio di merito, non deducibili in que .! ” n
-Secca’ io la giurisprudenza di legittimità, il ricorso per cassazione C. .inga ra i motivi anche la censura di cui all’art. 606, comma primo, let c.)( proc. pan relativa a vizio di motivazione della sentenza impugnata non pu -;! ! -e proposto per saltum e, se proposto, deve essere convertito in appello, ai dellat. 569, comma terzo, del codice di rito (Sez.4, n. 1189 de -) 13/2018 deo. 2019, Rv. 274834 – 01; Sez. 6, n. 26350 del 31/05/2007, Rv. 23 L60).
Je consegue, che il ricorso del Pubblico Ministero va convertito in appel c GLYPH trasmissione degli atti alla Corte di appello di Brescia pe :onseguente g GLYPH zio.
P.Q.M.
2onve te I ricorso in appello e dispone trasmettersi gli atti alla Cor -El ) filo d; 3escia per il giudizio.
:o.sì clecisio il 15/11/2019.