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Ricorso per Cassazione: inammissibile se personale

La Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile un ricorso per Cassazione presentato personalmente da un imputato. La decisione si fonda sulla violazione dell’art. 613 c.p.p., che impone, a pena di inammissibilità, la sottoscrizione del ricorso da parte di un difensore iscritto all’albo speciale, escludendo la possibilità per la parte di agire in proprio in questa sede di legittimità.

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Pubblicato il 14 ottobre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso per Cassazione: Perché è Inammissibile se Proposto Personalmente

Una recente ordinanza della Corte di Cassazione ribadisce un principio fondamentale della procedura penale: il ricorso per Cassazione non può essere presentato personalmente dall’imputato, ma deve essere obbligatoriamente sottoscritto da un difensore abilitato. Questa regola, apparentemente formale, è in realtà un presidio fondamentale per garantire la qualità tecnica del giudizio di legittimità. Analizziamo la decisione per comprendere le sue implicazioni pratiche.

I Fatti del Caso

La vicenda processuale ha origine da una condanna per il reato di danneggiamento. Un uomo, detenuto in un istituto penitenziario, era stato ritenuto responsabile di aver danneggiato la finestra della sua cella. La condanna, emessa in primo grado dal Tribunale di Udine, era stata successivamente confermata dalla Corte di Appello di Trieste.

Contro questa seconda sentenza, l’imputato decideva di presentare personalmente un ricorso per Cassazione, lamentando una presunta carenza di motivazione riguardo all’accertamento dei fatti e al suo stato psicologico al momento del commesso reato. Tuttavia, la sua iniziativa personale si è scontrata con una precisa norma procedurale.

La Questione del Ricorso per Cassazione Sottoscritto dalla Parte

Il cuore della questione non riguarda il merito delle accuse, ma unicamente il rispetto delle forme previste per adire la Suprema Corte. La domanda a cui i giudici hanno dovuto rispondere era: un imputato può, agendo in proprio, firmare e depositare un ricorso per Cassazione penale? La risposta della Corte è stata un netto e inequivocabile no.

Le Motivazioni della Suprema Corte: La Regola dell’Art. 613 c.p.p.

La Corte ha dichiarato il ricorso inammissibile basandosi su una ragione puramente procedurale, senza entrare nel merito delle doglianze dell’imputato. Il fondamento della decisione risiede nell’articolo 613 del codice di procedura penale, come modificato dalla legge n. 103 del 2017 (la cosiddetta “Riforma Orlando”).

Questa norma stabilisce in modo esplicito che il ricorso davanti alla Corte di Cassazione deve essere sottoscritto, a pena di inammissibilità, da un difensore iscritto nell’apposito albo speciale, comunemente noto come “avvocato cassazionista”.

I giudici hanno sottolineato che questa regola si applica a qualsiasi tipo di provvedimento impugnabile in Cassazione, senza eccezioni. La sottoscrizione personale della parte, pertanto, costituisce un vizio insanabile che porta direttamente a una declaratoria di inammissibilità. Di conseguenza, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di 3.000 euro in favore della Cassa delle Ammende.

Conclusioni: L’Importanza della Difesa Tecnica Qualificata

Questa ordinanza conferma che il giudizio di Cassazione è un ambito altamente specializzato, riservato a questioni di pura legittimità (cioè di corretta applicazione della legge) e non a una rivalutazione dei fatti. La legge impone la presenza di un avvocato cassazionista proprio per assicurare che i ricorsi siano tecnicamente ben formulati e si concentrino esclusivamente sui vizi di legge consentiti.

Per i cittadini, la lezione è chiara: per presentare un ricorso per Cassazione in ambito penale, è indispensabile e non facoltativo rivolgersi a un difensore iscritto all’albo speciale. Agire personalmente non solo è inefficace, ma comporta anche la condanna al pagamento di spese e sanzioni pecuniarie. La difesa tecnica qualificata non è un optional, ma un requisito essenziale per l’accesso al più alto grado di giudizio.

È possibile presentare un ricorso per Cassazione in materia penale personalmente, senza un avvocato?
No, la legge (art. 613 c.p.p.) richiede obbligatoriamente che il ricorso sia sottoscritto da un difensore iscritto all’albo speciale della Corte di Cassazione. Un ricorso presentato personalmente dalla parte è inammissibile.

Qual è la conseguenza se un ricorso per Cassazione viene presentato personalmente dall’imputato?
Il ricorso viene dichiarato inammissibile. Ciò significa che la Corte non esamina nel merito i motivi di impugnazione. Inoltre, il ricorrente viene condannato al pagamento delle spese processuali e al versamento di una sanzione pecuniaria alla Cassa delle Ammende.

Perché è necessario un avvocato specializzato per il ricorso per Cassazione?
La legge lo impone per garantire che il ricorso sia tecnicamente corretto e si concentri sui soli motivi di legittimità ammessi davanti alla Suprema Corte. Il giudizio di Cassazione non è un terzo grado di merito, ma un controllo sulla corretta applicazione della legge da parte dei giudici precedenti.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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