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Ricorso per cassazione inammissibile per genericità

La Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile un ricorso per cassazione avverso una condanna per ricettazione. L’impugnazione è stata ritenuta generica e non specifica, soprattutto in un contesto di ‘doppia conforme’, ovvero due sentenze di merito identiche. La Corte ha inoltre confermato il diniego delle attenuanti, chiarendo che quella per danno di speciale tenuità è assorbita dalla fattispecie attenuata della ricettazione e che la motivazione sul diniego delle generiche era adeguata.

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Pubblicato il 15 settembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso per Cassazione: Perché la Specificità è Cruciale

Presentare un ricorso per cassazione è l’ultima ancora di salvezza nel processo penale, ma è un’arma che va maneggiata con estrema precisione. Un’ordinanza recente della Corte di Cassazione ci ricorda una lezione fondamentale: la genericità non è ammessa. Quando i motivi di appello sono vaghi e non si confrontano analiticamente con le decisioni precedenti, il risultato è uno solo: l’inammissibilità. Analizziamo questo caso per capire quali sono i requisiti essenziali per un ricorso efficace.

I Fatti del Caso: La Condanna per Ricettazione

La vicenda processuale ha origine da una condanna per il reato di ricettazione, confermata sia in primo grado che dalla Corte d’Appello di Perugia. L’imputato, non rassegnato alla decisione, decideva di presentare un ricorso per cassazione, affidandosi a due principali motivi di doglianza.

I Motivi del Ricorso

L’imputato basava la sua difesa davanti alla Suprema Corte su due punti principali:

1. Mancanza di prova: Sosteneva che non fosse stata adeguatamente dimostrata la provenienza delittuosa dei beni ricettati.
2. Mancato riconoscimento delle attenuanti: Si doleva del fatto che i giudici di merito non avessero concesso né l’attenuante del danno patrimoniale di speciale tenuità (art. 62, n. 4 c.p.) né le attenuanti generiche (art. 62-bis c.p.).

La Decisione della Corte di Cassazione: L’Inammissibilità

La Corte di Cassazione ha esaminato i motivi e ha concluso per la loro totale inammissibilità. Non è entrata nel merito delle questioni sollevate, ma si è fermata a un controllo preliminare, ritenendo il ricorso carente dei requisiti minimi previsti dalla legge, in particolare dall’art. 581 del codice di procedura penale.

Le Motivazioni: Analisi dell’Ordinanza

La decisione della Corte si fonda su argomentazioni procedurali e sostanziali molto chiare, che offrono importanti spunti di riflessione.

La Genericità del Ricorso per Cassazione nel Contesto della “Doppia Conforme”

Il primo motivo di ricorso è stato giudicato generico. La Corte sottolinea un principio cruciale, valido soprattutto in caso di “doppia conforme”, ovvero quando due sentenze di merito sono giunte alla stessa conclusione. In tale scenario, il ricorso non può limitarsi a riproporre le stesse argomentazioni già respinte, ma deve contenere una critica specifica e puntuale delle ragioni esposte nella sentenza impugnata. Deve dimostrare perché la motivazione dei giudici di appello è illogica o errata. Nel caso di specie, l’appellante non ha superato questa soglia, limitandosi a una contestazione vaga che non si confrontava con le ampie argomentazioni dei giudici di merito.

Il Principio di Assorbimento e il Diniego delle Attenuanti

Anche i motivi relativi alle attenuanti sono stati respinti. Per quanto riguarda l’attenuante del danno di speciale tenuità, la Corte ha ribadito un principio consolidato: nel reato di ricettazione, quando viene contestata l’ipotesi attenuata del fatto di particolare tenuità (prevista dall’art. 648, comma 4, c.p.), la valutazione del danno patrimoniale è già inclusa in tale giudizio. Pertanto, l’attenuante comune del danno lieve viene “assorbita” da quella speciale, e non può essere concessa una seconda volta.

Sul fronte delle attenuanti generiche, la Corte ha ritenuto la motivazione dei giudici di merito pienamente sufficiente. Ha ricordato che, per negare tali attenuanti, non è necessario che il giudice analizzi ogni singolo elemento favorevole o sfavorevole, ma è sufficiente che indichi gli elementi negativi ritenuti decisivi o l’assenza di elementi positivi rilevanti.

Le Conclusioni: Implicazioni Pratiche

Questa ordinanza è un monito per chiunque intenda adire la Corte di Cassazione. Le conclusioni che possiamo trarre sono nette:

1. Specificità Obbligatoria: Un ricorso per cassazione deve essere redatto con la massima specificità, evitando formule generiche e ripetitive.
2. Confronto con la Sentenza: È essenziale che i motivi di ricorso si confrontino direttamente con la motivazione della sentenza impugnata, evidenziandone le specifiche criticità.
3. Attenzione alla “Doppia Conforme”: In presenza di due sentenze conformi, l’onere di specificità è ancora più elevato.
4. Conoscenza della Giurisprudenza: La conoscenza dei principi consolidati, come quello dell’assorbimento delle attenuanti, è fondamentale per evitare di proporre motivi manifestamente infondati. In definitiva, l’accesso alla giustizia di legittimità richiede rigore tecnico e una critica argomentata, non una semplice riproposizione di tesi già sconfitte.

Quando può un ricorso per cassazione essere dichiarato inammissibile per mancanza di specificità?
Un ricorso per cassazione viene dichiarato inammissibile quando i suoi motivi sono generici e non si confrontano direttamente con le argomentazioni della decisione impugnata. Questo requisito è ancora più stringente in caso di ‘doppia conforme’, cioè quando le sentenze di primo e secondo grado sono identiche: in tal caso, il ricorso non può ignorare le motivazioni già fornite dai giudici di merito.

Perché non è stata concessa l’attenuante per aver causato un danno di lieve entità?
L’attenuante comune del danno patrimoniale di speciale tenuità (art. 62, n. 4 c.p.) è stata ritenuta ‘assorbita’ dall’attenuante speciale prevista per il reato di ricettazione di particolare tenuità (art. 648, quarto comma, c.p.). Poiché la lieve entità del fatto era già stata considerata per qualificare il reato in una forma meno grave, non poteva essere valutata una seconda volta come circostanza attenuante comune.

Il giudice è obbligato a considerare tutti gli elementi a favore e a sfavore quando nega le attenuanti generiche?
No. Secondo la Corte, per motivare il diniego delle attenuanti generiche, non è necessario che il giudice prenda in considerazione tutti gli elementi favorevoli o sfavorevoli. È sufficiente che fornisca un congruo riferimento agli elementi negativi ritenuti decisivi o che evidenzi l’assenza di elementi positivi, ritenendo così superate tutte le altre argomentazioni delle parti.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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