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Ricorso per cassazione inammissibile: il caso

La Corte di Cassazione dichiara inammissibile il ricorso di un imputato condannato per reati legati agli stupefacenti. La decisione si fonda sul fatto che i motivi del ricorso erano una mera riproduzione di argomentazioni già respinte in appello, rendendo il ricorso per cassazione inammissibile per mancanza di specificità e di un reale confronto con la sentenza impugnata.

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Pubblicato il 3 novembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso per cassazione inammissibile: perché la specificità è cruciale

Quando si presenta un ricorso alla Suprema Corte di Cassazione, non è sufficiente dissentire dalla decisione precedente; è fondamentale articolare motivi specifici e pertinenti. Un recente provvedimento, l’Ordinanza n. 8693/2024, chiarisce in modo esemplare perché un ricorso per cassazione inammissibile è la conseguenza diretta della mera riproposizione di argomenti già vagliati. Questo caso offre uno spunto prezioso per comprendere i requisiti di ammissibilità in sede di legittimità.

I Fatti del Caso

Il ricorrente era stato condannato sia in primo grado dal Tribunale di Trani sia in secondo grado dalla Corte di Appello di Bari per un reato previsto dalla legge sugli stupefacenti (art. 73, comma 1, d.P.R. 309/90). La difesa, non accettando la conferma della condanna, ha deciso di presentare ricorso alla Corte di Cassazione. I motivi sollevati si basavano su una presunta illogicità della motivazione della sentenza d’appello e sulla violazione di legge per non aver ricondotto il fatto a un’ipotesi di reato meno grave (art. 73, comma 5, d.P.R. 309/90).

La Decisione della Suprema Corte sul ricorso per cassazione inammissibile

La Corte di Cassazione, con l’ordinanza in esame, ha dichiarato il ricorso inammissibile. La decisione non è entrata nel merito delle questioni sollevate dall’imputato, ma si è fermata a un livello preliminare, quello dei requisiti formali dell’impugnazione. La Corte ha stabilito che i motivi presentati non erano idonei a superare il vaglio di ammissibilità. Di conseguenza, ha condannato il ricorrente al pagamento delle spese processuali e a versare una somma di tremila euro alla Cassa delle ammende.

Le Motivazioni

Il cuore della decisione risiede nella motivazione con cui la Corte ha giustificato l’inammissibilità. I giudici hanno rilevato che i motivi del ricorso erano ‘meramente riproduttivi’ di censure già adeguatamente esaminate e respinte dalla Corte di Appello. In pratica, il ricorrente si è limitato a ripetere le stesse argomentazioni, senza confrontarsi in modo specifico e critico con le ragioni esposte nella sentenza impugnata.

La giurisprudenza consolidata della Cassazione, citata nell’ordinanza, è chiara su questo punto: un ricorso è inammissibile quando non solo è generico, ma anche quando manca una correlazione diretta tra i motivi di ricorso e le argomentazioni della decisione che si contesta. Ignorare le ‘esplicitazioni del giudice censurato’ trasforma l’impugnazione in un atto aspecifico, che non può essere esaminato nel merito. Il ricorso deve contenere una critica puntuale alla sentenza d’appello, evidenziando dove e perché il giudice di secondo grado avrebbe sbagliato nell’applicare la legge o nel motivare la sua decisione.

Le Conclusioni

Questa ordinanza ribadisce un principio fondamentale del processo penale: il ricorso per cassazione non è un terzo grado di giudizio dove si possono ridiscutere i fatti o riproporre le stesse difese. È un giudizio di legittimità, volto a verificare la corretta applicazione delle norme di diritto e la coerenza logica della motivazione. Per questo motivo, la legge richiede che i motivi di ricorso siano specifici, pertinenti e che si confrontino dialetticamente con la sentenza impugnata. Un ricorso che si limita a una sterile ripetizione di argomenti già respinti è destinato a essere dichiarato inammissibile, con conseguente condanna alle spese e a una sanzione pecuniaria, rendendo vano l’ultimo tentativo di difesa.

Quando un ricorso per cassazione è considerato inammissibile per mancanza di specificità?
Un ricorso per cassazione è considerato inammissibile per mancanza di specificità quando i motivi sono generici o quando riproducono le medesime ragioni già discusse e respinte dal giudice del grado precedente, senza un confronto critico con le argomentazioni della sentenza impugnata.

Posso semplicemente ripetere gli stessi motivi dell’appello nel mio ricorso alla Corte di Cassazione?
No. Secondo la giurisprudenza costante citata nell’ordinanza, la mera riproduzione dei motivi già respinti in appello rende il ricorso inammissibile, in quanto non viene articolato uno specifico confronto con la decisione della Corte territoriale.

Quali sono le conseguenze di un ricorso per cassazione inammissibile?
La dichiarazione di inammissibilità comporta la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma in denaro in favore della Cassa delle ammende, come stabilito nel caso di specie per un importo di tremila euro.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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