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Ricorso per Cassazione: i motivi di inammissibilità

La Corte di Cassazione dichiara inammissibile un ricorso per Cassazione avverso una condanna per ricettazione. La decisione si fonda sul fatto che l’imputato si è limitato a riproporre le stesse argomentazioni già respinte in appello, senza confrontarsi specificamente con le motivazioni della sentenza impugnata, rendendo il ricorso privo della necessaria correlazione critica.

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Pubblicato il 22 settembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso per Cassazione: Non Basta Ripetere, Bisogna Criticare

Presentare un ricorso per Cassazione non è un’azione da prendere alla leggera. La Suprema Corte ha ribadito, con una recente ordinanza, un principio fondamentale del nostro sistema processuale: l’atto di impugnazione non può essere una mera riproduzione dei motivi già presentati in appello. Per avere una possibilità di successo, deve contenere una critica specifica e puntuale delle argomentazioni contenute nella sentenza che si intende contestare. Vediamo insieme questo caso emblematico.

I Fatti del Caso

L’imputato era stato condannato in primo e secondo grado per il reato di ricettazione, per aver ricevuto e utilizzato delle carte di credito che erano state sottratte durante una rapina. La Corte d’Appello aveva confermato la sua responsabilità, motivando la decisione sulla base delle prove raccolte, che dimostravano sia la consapevolezza della provenienza illecita delle carte (dolo) sia l’uso indebito delle stesse in un tempo molto ravvicinato alla sottrazione.

Contro questa decisione, l’imputato ha proposto un ricorso per Cassazione, articolato su due motivi principali:
1. Una generica contestazione delle argomentazioni della Corte d’Appello, ritenute illogiche.
2. La richiesta di applicazione dell’attenuante della lieve entità del fatto, prevista dall’articolo 648 del codice penale.

La Decisione della Corte di Cassazione

La Suprema Corte ha dichiarato il ricorso interamente inammissibile. Questa decisione non è entrata nel merito delle questioni sollevate, ma si è fermata a un livello preliminare, quello dei requisiti formali e sostanziali che ogni ricorso deve possedere per essere esaminato. Di conseguenza, l’imputato è stato condannato al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria.

Le Motivazioni: Perché il ricorso per Cassazione è stato respinto

La Corte ha spiegato in modo chiaro e netto le ragioni dell’inammissibilità, che offrono importanti lezioni pratiche.

La Mera Riproposizione dei Motivi d’Appello

Il primo motivo di ricorso è stato giudicato inammissibile perché si limitava a riproporre le stesse argomentazioni già presentate e respinte dal giudice d’appello. La Cassazione ha sottolineato che un ricorso per Cassazione efficace deve instaurare un “ragionato confronto” con la sentenza impugnata. In altre parole, non basta dire che la decisione è sbagliata; bisogna spiegare perché le specifiche motivazioni addotte da quel giudice sono illogiche, contraddittorie o in violazione di legge.

Il ricorrente, invece, non ha indicato le ragioni della presunta illogicità degli elementi a suo carico, rifiutandosi di fatto di confrontarsi con le puntuali argomentazioni della Corte territoriale. La Cassazione ha citato precedenti sentenze per ribadire che i motivi di ricorso sono inammissibili quando “difettino della necessaria correlazione con le ragioni poste a fondamento del provvedimento impugnato”. L’atto di impugnazione non può “ignorare le ragioni del provvedimento censurato”.

L’Infondatezza del Motivo sulla Lieve Entità

Anche il secondo motivo è stato considerato manifestamente infondato. La richiesta di riconoscere la “lieve entità” del fatto è stata respinta perché incompatibile con il valore finanziario delle carte di credito elettroniche utilizzate. La Corte ha implicitamente affermato che il potenziale economico di tali strumenti di pagamento esclude a priori la possibilità di considerare il fatto di lieve entità, a meno che non vengano forniti elementi concreti di segno opposto, che nel caso di specie mancavano del tutto.

Le Conclusioni: Implicazioni Pratiche

Questa ordinanza è un monito per chiunque intenda presentare un ricorso per Cassazione. La lezione è chiara: la redazione di un ricorso efficace richiede uno studio approfondito e critico della sentenza che si vuole impugnare. È necessario smontare, pezzo per pezzo, il ragionamento del giudice precedente, evidenziandone i vizi logici o giuridici. Limitarsi a riproporre argomenti già vagliati e respinti è una strategia destinata al fallimento, che comporta non solo la conferma della condanna, ma anche l’aggiunta di ulteriori spese e sanzioni.

Perché un ricorso per Cassazione può essere dichiarato inammissibile?
Un ricorso per Cassazione è dichiarato inammissibile, ai sensi dell’art. 606, comma 3, c.p.p., quando i motivi presentati sono generici o manifestamente infondati. In particolare, è inammissibile se si limita a riproporre le stesse argomentazioni dell’appello senza una critica specifica e correlata alle motivazioni della sentenza impugnata.

È sufficiente ripetere gli stessi argomenti dell’appello in un ricorso per Cassazione?
No, non è sufficiente. La Corte di Cassazione ha chiarito che il ricorso deve contenere una necessaria correlazione con le ragioni della decisione che si contesta. L’atto di impugnazione non può ignorare le motivazioni della sentenza precedente, ma deve confrontarsi criticamente con esse.

Quando viene esclusa l’attenuante della lieve entità nel reato di ricettazione di carte di credito?
Nel caso esaminato, l’attenuante della lieve entità (art. 648, comma quarto, c.p.) è stata esclusa perché ritenuta incompatibile con il valore finanziario spendibile delle carte elettroniche utilizzate. La Corte ha ritenuto che il potenziale economico di tali strumenti non consentisse di qualificare il fatto come di lieve entità, in assenza di altri elementi concreti di valutazione positiva.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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