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Ricorso inammissibile: quando non si può contestare

La Corte di Cassazione dichiara un ricorso inammissibile contro una condanna per resistenza a pubblico ufficiale. I motivi, ritenuti semplici ripetizioni di censure già respinte, non possono rimettere in discussione la valutazione del giudice di merito sul diniego delle attenuanti generiche, motivato dai precedenti penali e dalla gravità del fatto.

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Pubblicato il 19 ottobre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile: La Valutazione del Giudice di Merito è Insindacabile

Quando si presenta un ricorso alla Corte di Cassazione, è fondamentale comprendere i limiti del suo giudizio. Un recente provvedimento ha ribadito un principio cardine: non si può utilizzare il ricorso di legittimità per ridiscutere valutazioni già compiute dal giudice di merito, soprattutto se ben motivate. Il caso in esame, che ha portato a un ricorso inammissibile, riguarda una condanna per resistenza a pubblico ufficiale e il diniego delle attenuanti generiche.

I Fatti del Caso

Un imputato, condannato dalla Corte d’Appello di Bologna per il reato di resistenza a pubblico ufficiale (art. 337 c.p.), decideva di impugnare la sentenza dinanzi alla Corte di Cassazione. I motivi del suo ricorso si concentravano su due aspetti principali: la ricostruzione dei fatti e, soprattutto, il trattamento sanzionatorio. In particolare, l’imputato lamentava la mancata concessione delle circostanze attenuanti generiche, che avrebbero potuto portare a una riduzione della pena.

La difesa sosteneva che la Corte d’Appello avesse errato nel valutare gli elementi a disposizione. Tuttavia, come vedremo, la Suprema Corte ha respinto tali argomentazioni, definendole una mera riproposizione di censure già esaminate e correttamente disattese nel grado precedente.

La Decisione sul Ricorso Inammissibile

La Corte di Cassazione, con l’ordinanza in commento, ha dichiarato il ricorso inammissibile. Questa decisione comporta non solo l’impossibilità di esaminare nel merito le richieste del ricorrente, ma anche la sua condanna al pagamento delle spese processuali e di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende. La Corte ha stabilito che i motivi presentati non erano consentiti dalla legge in sede di legittimità, in quanto tentavano di ottenere una nuova valutazione dei fatti, compito esclusivo del giudice di merito.

Analisi della Motivazione sul Ricorso Inammissibile

Il cuore della decisione risiede nella distinzione tra giudizio di merito e giudizio di legittimità. La Corte di Cassazione non è un ‘terzo grado’ di giudizio dove si possono riesaminare le prove. Il suo compito è verificare che la legge sia stata applicata correttamente e che la motivazione della sentenza impugnata sia logica e non contraddittoria. In questo caso, il ricorso è stato giudicato inammissibile perché riproponeva profili di censura già vagliati e respinti dalla Corte d’Appello con argomenti giuridici corretti.

Le Motivazioni: Perché il Ricorso è Stato Dichiarato Inammissibile?

La Suprema Corte ha fondato la sua decisione su due pilastri fondamentali.

In primo luogo, ha evidenziato come i motivi del ricorso fossero meramente ‘riproduttivi’ di argomenti già presentati e respinti in appello. Un ricorso in Cassazione deve sollevare vizi di legittimità della sentenza (come la violazione di legge o il vizio di motivazione), non può limitarsi a ripetere le stesse doglianze sperando in un esito diverso.

In secondo luogo, e in modo ancora più decisivo, la Corte ha sottolineato che la valutazione sul trattamento sanzionatorio, inclusa la concessione o il diniego delle attenuanti generiche, è una prerogativa esclusiva del giudice di merito. Questa valutazione è sottratta al controllo di legittimità quando, come nel caso di specie, è supportata da una motivazione ‘esauriente e logica’. La Corte d’Appello aveva infatti giustificato il diniego delle attenuanti valorizzando i precedenti penali dell’imputato e la particolare gravità del reato di resistenza, commesso all’interno di un ufficio dei Carabinieri, indice di una spiccata ‘spregiudicatezza’.

Conclusioni: Limiti al Ricorso per Cassazione e Discrezionalità del Giudice

Questa ordinanza offre un importante insegnamento sui limiti del ricorso in Cassazione. Non è sufficiente essere in disaccordo con la decisione di un giudice per poterla impugnare con successo davanti alla Suprema Corte. È necessario individuare specifici vizi di legittimità. La determinazione della pena e la valutazione delle circostanze attenuanti rientrano nel potere discrezionale del giudice di merito. Se tale potere è esercitato con una motivazione logica, completa e non manifestamente illogica, la decisione diventa insindacabile in sede di legittimità, portando inevitabilmente a una declaratoria di ricorso inammissibile.

Quando un ricorso in Cassazione viene dichiarato inammissibile?
Un ricorso viene dichiarato inammissibile quando i motivi proposti non sono consentiti dalla legge in sede di legittimità, ad esempio perché sono meramente ripetitivi di censure già respinte nei gradi di merito o perché richiedono una nuova valutazione dei fatti, che è compito esclusivo del Tribunale e della Corte d’Appello.

È possibile contestare in Cassazione la mancata concessione delle attenuanti generiche?
No, non è possibile contestare la decisione sulla concessione o il diniego delle attenuanti generiche se la valutazione del giudice di merito è supportata da una motivazione logica e completa. Si tratta di un apprezzamento discrezionale sottratto al controllo della Corte di Cassazione.

Quali elementi ha considerato la Corte d’Appello per negare le attenuanti generiche?
La Corte d’Appello ha negato le attenuanti generiche basandosi su due elementi specifici: i precedenti penali dell’imputato e la particolare gravità del reato di resistenza, commesso all’interno di un ufficio dei Carabinieri, considerato un comportamento che denota una notevole spregiudicatezza.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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