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Ricorso inammissibile: quando mancano motivi specifici

La Corte di Cassazione dichiara un ricorso inammissibile presentato da un individuo condannato per l’uccisione di un animale e minacce. I motivi dell’appello sono stati ritenuti generici riguardo le attenuanti e infondati sulla recidiva, che non era stata applicata. Di conseguenza, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria.

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Pubblicato il 31 ottobre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile: Conseguenze e Costi di un Appello Generico

Presentare un ricorso in Cassazione è l’ultimo grado di giudizio nel nostro ordinamento, una fase delicata che richiede precisione e fondatezza giuridica. Un’ordinanza della Corte di Cassazione ci offre un chiaro esempio di come un ricorso inammissibile, a causa della genericità dei suoi motivi, non solo si riveli inefficace, ma comporti anche significative conseguenze economiche per chi lo propone. Analizziamo la vicenda per comprendere i principi applicati dai giudici.

I Fatti del Caso: Dalla Condanna al Ricorso in Cassazione

Il caso ha origine dalla condanna, confermata in primo e secondo grado, di un individuo per due distinti reati. Il primo, ai sensi dell’art. 544 del codice penale, per aver causato la morte del proprio cane colpendolo con una pala. Il secondo, previsto dall’art. 612, secondo comma, del codice penale, per aver minacciato di morte un’altra persona, utilizzando strumenti atti a offendere.

Contro la sentenza della Corte d’Appello, l’imputato ha deciso di presentare ricorso per Cassazione, affidandosi a due principali motivi di doglianza: il mancato riconoscimento delle circostanze attenuanti generiche e una presunta violazione dell’art. 99 del codice penale in merito all’aumento di pena per la recidiva.

La Valutazione della Corte sul Ricorso Inammissibile

La Corte di Cassazione ha esaminato i motivi del ricorso e li ha rigettati entrambi, dichiarando l’intero appello inammissibile. La decisione si basa su una valutazione netta e precisa della carenza dei presupposti legali per un esame nel merito.

La Genericità delle Attenuanti e l’Infondatezza sulla Recidiva

Per quanto riguarda il primo motivo, relativo alle attenuanti generiche, la Corte ha sottolineato come il ricorso fosse formulato in modo non specifico. La difesa, infatti, non aveva indicato alcun elemento positivo di giudizio che i giudici di merito avrebbero trascurato o valutato erroneamente. Un’istanza generica, priva di argomentazioni concrete, non può trovare accoglimento in sede di legittimità.

Il secondo motivo, relativo alla recidiva, è stato giudicato manifestamente infondato. I giudici hanno evidenziato che la recidiva non solo non era stata contestata, ma non era neanche stata concretamente applicata nel calcolo della pena. Pertanto, la doglianza era priva di qualsiasi fondamento fattuale e giuridico.

Le Motivazioni della Decisione

La declaratoria di inammissibilità si fonda su principi cardine della procedura penale. Un ricorso per Cassazione deve essere specifico, indicando con chiarezza le ragioni di diritto e gli elementi di fatto che sostengono la richiesta di annullamento della sentenza impugnata. Non è sufficiente una mera riproposizione di questioni già esaminate o una critica generica alla decisione dei giudici di merito.

Inoltre, la Corte ha applicato l’art. 616 del codice di procedura penale. Questo articolo prevede che, in caso di inammissibilità del ricorso, la parte che lo ha proposto sia condannata al pagamento delle spese del procedimento. Richiamando una sentenza della Corte Costituzionale (n. 186/2000), i giudici hanno stabilito che, non essendoci elementi per ritenere che il ricorso sia stato proposto senza colpa, il ricorrente dovesse essere condannato anche al versamento di una somma alla Cassa delle ammende, equitativamente fissata in 3.000,00 euro.

Le Conclusioni: L’Importanza di un Ricorso Ben Fondato

Questa ordinanza ribadisce una lezione fondamentale: il ricorso in Cassazione non è una semplice terza opportunità di giudizio, ma un controllo di legittimità sulla corretta applicazione della legge. Proporre un ricorso inammissibile perché generico o manifestamente infondato non solo è inutile ai fini processuali, ma espone il ricorrente a sanzioni economiche rilevanti. La decisione sottolinea l’onere per la difesa di articolare censure specifiche e pertinenti, basate su elementi concreti, per evitare che l’impugnazione si traduca in un’ulteriore condanna, questa volta di natura pecuniaria.

Quando un ricorso in Cassazione viene dichiarato inammissibile?
Secondo questa ordinanza, un ricorso è inammissibile quando i motivi sono formulati in modo non specifico. Ad esempio, non basta chiedere le attenuanti generiche, ma bisogna indicare quali elementi positivi i giudici di merito avrebbero trascurato o valutato erroneamente.

Cosa comporta la dichiarazione di inammissibilità di un ricorso?
La parte che ha proposto il ricorso inammissibile viene condannata al pagamento delle spese processuali e, se si ritiene che abbia agito con colpa nel determinare la causa di inammissibilità, anche al versamento di una somma in favore della Cassa delle ammende.

È possibile contestare l’aumento di pena per la recidiva se questa non è stata applicata?
No. La Corte ha ritenuto il motivo manifestamente infondato proprio perché la recidiva non era stata né contestata né applicata in concreto dai giudici di merito. Una doglianza su un elemento non presente nella sentenza è priva di fondamento.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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