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Ricorso inammissibile: quando mancano le attenuanti

La Corte di Cassazione dichiara un ricorso inammissibile contro una sentenza della Corte d’Appello. L’appello, incentrato sul trattamento sanzionatorio e sul mancato riconoscimento delle attenuanti generiche, è stato ritenuto manifestamente infondato. La Suprema Corte ha validato la valutazione del giudice di merito, basata sull’offensività della condotta, sull’assenza di elementi positivi e sui precedenti penali dell’imputato, condannandolo al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria.

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Pubblicato il 6 ottobre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile: La Decisione della Cassazione su Pena e Attenuanti

Nel sistema giudiziario, non tutti gli appelli giungono a una discussione nel merito. L’ordinanza in esame della Corte di Cassazione offre un chiaro esempio di ricorso inammissibile, una decisione che ferma il processo di impugnazione quando i motivi presentati sono palesemente privi di fondamento. Questo caso specifico riguarda la contestazione del trattamento sanzionatorio e il mancato riconoscimento delle attenuanti generiche, temi cruciali nella determinazione della pena.

Il Caso in Esame: La Sfida alla Sentenza d’Appello

Un individuo, condannato dalla Corte d’Appello di Firenze, ha presentato ricorso alla Suprema Corte di Cassazione. Le sue doglianze si concentravano su due aspetti principali: la presunta eccessività della pena inflitta (il cosiddetto trattamento sanzionatorio) e il rifiuto da parte del giudice di concedergli le attenuanti generiche, ovvero quelle circostanze che possono portare a una riduzione della pena.

L’appellante sosteneva che il giudice di merito non avesse valutato correttamente la sua situazione, chiedendo una riconsiderazione che portasse a una sanzione più mite.

Analisi della Decisione: Quando un Ricorso è Inammissibile

La Corte di Cassazione ha respinto le argomentazioni del ricorrente, dichiarando il ricorso inammissibile perché manifestamente infondato. Questa formula indica che i motivi presentati non solo erano deboli, ma erano privi di qualsiasi possibilità di accoglimento. La Suprema Corte non agisce come un terzo grado di giudizio per riesaminare i fatti, ma valuta la corretta applicazione della legge da parte dei giudici precedenti. In questo caso, ha ritenuto che la Corte d’Appello avesse operato in modo corretto e con una motivazione adeguata.

Le Motivazioni della Corte

La decisione della Corte si fonda su una solida base argomentativa. I giudici hanno sottolineato come la Corte d’Appello avesse esposto in modo completo e logico le ragioni della sua decisione. In particolare, la determinazione della pena e il diniego delle attenuanti erano stati giustificati in aderenza ai principi stabiliti dagli articoli 132 e 133 del Codice Penale. Questi articoli guidano il giudice nella valutazione della gravità del reato e della capacità a delinquere del reo.

Gli elementi considerati determinanti sono stati:
1. L’offensività della condotta: la gravità del comportamento tenuto dall’imputato.
2. L’assenza di elementi positivi: la mancanza di circostanze o comportamenti che potessero giocare a favore del condannato.
3. I precedenti penali specifici: la presenza di condanne passate, anche per reati simili, che indicavano una certa propensione a delinquere.

La Corte ha richiamato precedenti giurisprudenziali per rafforzare la propria posizione, confermando che una motivazione ben argomentata dal giudice di merito non può essere messa in discussione con motivi generici in Cassazione.

Conclusioni: Le Conseguenze di un Ricorso Inammissibile

La dichiarazione di inammissibilità ha conseguenze pratiche significative. In primo luogo, la sentenza della Corte d’Appello diventa definitiva. In secondo luogo, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali. Infine, come previsto dalla legge per i ricorsi inammissibili, è stato condannato a versare una somma di tremila euro alla Cassa delle ammende. Questa sanzione ha una duplice funzione: scoraggiare ricorsi palesemente infondati che appesantiscono il sistema giudiziario e finanziare programmi di riabilitazione per i detenuti. La decisione ribadisce quindi un principio fondamentale: l’accesso alla giustizia deve essere esercitato con serietà e sulla base di argomentazioni giuridicamente sostenibili.

Quando un ricorso in Cassazione può essere dichiarato inammissibile?
Un ricorso può essere dichiarato inammissibile quando è manifestamente infondato, ovvero quando i motivi proposti sono privi di qualsiasi possibilità di accoglimento, come nel caso in cui si contesti una valutazione di merito del giudice precedente che è invece adeguatamente motivata.

Per quale motivo la Corte ha confermato il diniego delle attenuanti generiche?
La Corte ha confermato il diniego perché la decisione del giudice di merito era ben motivata, basandosi sull’offensività della condotta, sull’assenza di elementi o circostanze positive e sulla presenza di precedenti penali specifici a carico del ricorrente, in linea con i principi degli artt. 132-133 del codice penale.

Quali sono le conseguenze economiche per chi presenta un ricorso inammissibile?
La persona che presenta un ricorso dichiarato inammissibile viene condannata al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma in favore della Cassa delle ammende, che in questo caso è stata fissata in tremila euro.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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