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Ricorso inammissibile: quando l’appello è una copia

La Corte di Cassazione ha dichiarato un ricorso inammissibile presentato da un imputato condannato per rifiuto di sottoporsi all’alcoltest. La decisione si basa sul fatto che il ricorso si limitava a riproporre gli stessi motivi del precedente appello, senza confrontarsi criticamente con le argomentazioni della sentenza impugnata. Questo caso sottolinea la necessità che ogni impugnazione contenga una critica argomentata e specifica del provvedimento che si contesta.

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Pubblicato il 18 settembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile: Perché Copiare i Motivi d’Appello Porta alla Sconfitta

Nel complesso mondo della giustizia penale, la forma è sostanza. Un recente provvedimento della Corte di Cassazione chiarisce un principio fondamentale per chiunque intenda impugnare una sentenza: presentare un ricorso inammissibile perché meramente ripetitivo di precedenti doglianze equivale a una sconfitta certa. Questa ordinanza analizza il caso di un automobilista condannato per essersi rifiutato di sottoporsi all’alcoltest, il cui tentativo di arrivare al terzo grado di giudizio si è arenato per un vizio procedurale cruciale.

I Fatti del Caso: Dal Rifiuto dell’Alcoltest alla Condanna

La vicenda giudiziaria ha origine con la condanna di un’automobilista alla pena di sette mesi di arresto e 2.000,00 euro di ammenda. L’accusa era quella prevista dall’art. 186, comma 7, del Codice della Strada: il rifiuto di sottoporsi agli accertamenti per verificare lo stato di ebbrezza alcolica. La sentenza di primo grado, emessa dal Tribunale, è stata successivamente confermata in toto dalla Corte d’Appello.

L’Appello in Cassazione e il Ricorso Inammissibile

L’imputato, non rassegnandosi alla condanna, ha proposto ricorso per cassazione. Il motivo principale sollevato dal suo difensore riguardava un presunto errore della Corte d’Appello: i giudici avrebbero erroneamente ritenuto non necessario l’avviso della facoltà di farsi assistere da un difensore, dato il rifiuto dell’imputato di effettuare il test.

Tuttavia, la Suprema Corte ha stroncato sul nascere questa linea difensiva, bollando il ricorso come inammissibile. Il problema non risiedeva nel merito della questione sollevata, ma nel modo in cui è stata presentata. I giudici hanno rilevato che il ricorso era una semplice riproposizione delle stesse critiche già avanzate nell’atto di appello, senza un reale e specifico confronto con le motivazioni con cui la Corte territoriale le aveva respinte.

La Funzione Critica dell’Impugnazione

La Corte di Cassazione ha colto l’occasione per ribadire un principio cardine del diritto processuale penale. La funzione tipica di un’impugnazione è quella della “critica argomentata” avverso il provvedimento che si contesta. Non è sufficiente lamentarsi genericamente di una carenza o illogicità della motivazione. È necessario, a pena di inammissibilità, indicare specificamente le ragioni di diritto e gli elementi di fatto che sostengono la propria tesi, confrontandosi punto per punto con l’analisi svolta dal giudice precedente.

Le Motivazioni della Corte di Cassazione

Nelle motivazioni della propria decisione, la Corte ha spiegato che un ricorso che si limita a “riprodurre e reiterare” gli stessi motivi già respinti in secondo grado, senza un confronto critico con gli argomenti utilizzati nella sentenza impugnata, è destinato all’inammissibilità. L’atto di impugnazione deve dimostrare di aver compreso e analizzato la decisione precedente, evidenziandone gli specifici errori. In assenza di questo “confronto puntuale”, il ricorso perde la sua unica funzione e non può essere esaminato nel merito. La Suprema Corte ha citato numerosi precedenti conformi, consolidando un orientamento giurisprudenziale ormai granitico in materia.

Conclusioni: Le Conseguenze di un Ricorso Inammissibile

La declaratoria di inammissibilità non è una mera formalità. Essa comporta conseguenze concrete e pesanti per il ricorrente. In primo luogo, la condanna diventa definitiva a tutti gli effetti. In secondo luogo, il ricorrente viene condannato al pagamento delle spese processuali e di una somma in favore della Cassa delle ammende, che in questo caso è stata fissata in 3.000,00 euro. Questo caso insegna una lezione fondamentale: nel processo penale, ogni fase richiede un approccio strategico e argomentativo nuovo e specifico. Ignorare le motivazioni di una sentenza e limitarsi a ripetere le proprie ragioni è una strategia processualmente perdente che porta a un ricorso inammissibile.

Perché il ricorso è stato dichiarato inammissibile?
Perché si limitava a riproporre gli stessi motivi già presentati nell’atto di appello e respinti dalla Corte territoriale, senza confrontarsi criticamente con le specifiche argomentazioni della sentenza impugnata.

Cosa deve contenere un ricorso per essere considerato ammissibile?
Deve contenere una critica argomentata del provvedimento impugnato, indicando specificamente le ragioni di diritto e gli elementi di fatto che fondano il dissenso e confrontandosi puntualmente con le motivazioni della decisione che si contesta.

Quali sono le conseguenze pratiche dell’inammissibilità del ricorso?
La condanna impugnata diventa definitiva. Inoltre, il ricorrente viene condannato al pagamento delle spese processuali e di una somma aggiuntiva in favore della Cassa delle ammende (in questo caso, 3.000,00 euro).

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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