LexCED: l'assistente legale basato sull'intelligenza artificiale AI. Chiedigli un parere, provalo adesso!

Ricorso inammissibile: quando l’appello è tardivo

La Corte di Cassazione dichiara il ricorso inammissibile per quattro imputati. Per tre di essi, l’impugnazione è stata presentata oltre i termini di legge (tardività). Per il quarto, i motivi sono stati giudicati generici, in quanto non contenevano una critica specifica alla sentenza impugnata, ma si limitavano a riproporre questioni già valutate. La decisione sottolinea l’importanza del rispetto delle scadenze processuali e della specificità dei motivi di ricorso.

Prenota un appuntamento

Per una consulenza legale o per valutare una possibile strategia difensiva prenota un appuntamento.

La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)
Pubblicato il 26 ottobre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile: Le Conseguenze di un Appello Tardivo o Generico

Nel processo penale, il rispetto delle regole procedurali non è un mero formalismo, ma una garanzia fondamentale per il corretto funzionamento della giustizia. Tra queste regole, la tempestività e la specificità delle impugnazioni rivestono un ruolo cruciale. Un recente provvedimento della Corte di Cassazione ci offre un chiaro esempio di come la negligenza su questi aspetti possa portare a una declaratoria di ricorso inammissibile, precludendo ogni possibilità di riesame nel merito. Analizziamo insieme questa ordinanza per comprendere le lezioni pratiche che ne derivano.

I Fatti del Caso: Quattro Appelli, un Unico Destino

Quattro individui, condannati dalla Corte di Appello di Firenze con sentenza del 15 marzo 2022, decidevano di presentare ricorso per Cassazione. I motivi addotti erano vari e, nel caso di uno degli imputati, toccavano questioni centrali come la corretta qualificazione del reato (rapina anziché furto), il mancato riconoscimento del tentativo e la valutazione delle prove a suo carico. Gli altri tre imputati si univano nel tentativo di ottenere un annullamento della pronuncia di secondo grado. Tuttavia, il loro percorso giudiziario si è arrestato prima ancora di poter entrare nel vivo della discussione.

La Decisione della Corte di Cassazione

Con l’ordinanza in esame, la Suprema Corte ha dichiarato inammissibili tutti e quattro i ricorsi presentati. Questa decisione, sebbene drastica, si fonda su due distinti pilastri procedurali che non sono stati rispettati dai ricorrenti. La conseguenza è stata non solo la conferma della condanna, ma anche l’obbligo per tutti gli imputati di pagare le spese processuali e una somma di tremila euro a favore della Cassa delle ammende.

Le Motivazioni: un’Analisi Approfondita sul Ricorso Inammissibile

La Corte di Cassazione ha basato la sua decisione su due ragioni distinte, una applicabile a tre ricorrenti e l’altra al quarto, entrambe riconducibili alla nozione di ricorso inammissibile.

La Tardività: Una Scadenza Non Rispettata

Per tre dei quattro ricorrenti, il problema è stato fatale e puramente temporale. La Corte ha ricostruito con precisione le scadenze processuali. La sentenza d’appello era stata emessa il 15 marzo 2022, con deposito delle motivazioni avvenuto il 13 maggio 2022, nel rispetto del termine di 60 giorni assegnato. Secondo le norme del codice di procedura penale (artt. 585 e 544), il termine ultimo per presentare l’impugnazione scadeva il 28 giugno 2022. I ricorsi in questione, invece, sono stati depositati in cancelleria solo il 20 luglio 2022, quasi un mese dopo la scadenza. Questa tardività ha reso automaticamente il loro ricorso inammissibile, senza alcuna possibilità di sanatoria.

La Genericità dei Motivi: Una Critica Mancata

Per il quarto ricorrente, il cui appello era apparentemente tempestivo, l’ostacolo è stato di natura diversa: la genericità dei motivi. La Corte ha osservato che le censure mosse alla sentenza d’appello erano del tutto generiche. Invece di contestare specificamente le argomentazioni giuridiche della Corte di Firenze, il ricorso si limitava a riproporre le stesse questioni già adeguatamente esaminate e respinte nel giudizio precedente. Mancava una critica puntuale e argomentata delle ragioni che avevano portato alla condanna. Un ricorso così formulato non permette alla Corte di Cassazione di svolgere il proprio ruolo di giudice di legittimità, trasformandosi in una mera riproposizione di argomenti già vagliati e diventando, per questo, inammissibile.

Conclusioni

Questa ordinanza della Corte di Cassazione ribadisce due principi fondamentali per chiunque intenda impugnare una sentenza penale. Primo: i termini processuali sono perentori e il loro mancato rispetto comporta la decadenza dal diritto di impugnare. Secondo: un ricorso per Cassazione non può essere una semplice ripetizione delle difese svolte nei gradi precedenti, ma deve contenere una critica specifica, logica e giuridica alla motivazione della sentenza impugnata. In assenza di questi requisiti, il ricorso inammissibile è una conseguenza inevitabile, con l’ulteriore aggravio di spese e sanzioni pecuniarie.

Perché tre dei ricorsi sono stati dichiarati inammissibili?
I ricorsi sono stati dichiarati inammissibili per tardività, in quanto sono stati depositati il 20/07/2022, ben oltre la scadenza legale fissata per il 28/06/2022.

Qual era il problema del quarto ricorso?
Il quarto ricorso è stato ritenuto inammissibile perché i motivi erano generici. Essi si limitavano a riproporre questioni già valutate e respinte dal giudice di merito, senza formulare una critica specifica e puntuale contro le argomentazioni della sentenza impugnata.

Quali sono state le conseguenze economiche per i ricorrenti?
A seguito della dichiarazione di inammissibilità, tutti i ricorrenti sono stati condannati in solido al pagamento delle spese processuali e di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

Desideri approfondire l'argomento ed avere una consulenza legale?

Prenota un appuntamento. La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza / conference call e si svolge in tre fasi.

Prima dell'appuntamento: analisi del caso prospettato. Si tratta della fase più delicata, perché dalla esatta comprensione del caso sottoposto dipendono il corretto inquadramento giuridico dello stesso, la ricerca del materiale e la soluzione finale.

Durante l’appuntamento: disponibilità all’ascolto e capacità a tenere distinti i dati essenziali del caso dalle componenti psicologiche ed emozionali.

Al termine dell’appuntamento: ti verranno forniti gli elementi di valutazione necessari e i suggerimenti opportuni al fine di porre in essere azioni consapevoli a seguito di un apprezzamento riflessivo di rischi e vantaggi. Il contenuto della prestazione di consulenza stragiudiziale comprende, difatti, il preciso dovere di informare compiutamente il cliente di ogni rischio di causa. A detto obbligo di informazione, si accompagnano specifici doveri di dissuasione e di sollecitazione.

Il costo della consulenza legale è di € 150,00.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)

Articoli correlati