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Ricorso inammissibile: quando l’appello è ripetitivo

La Corte di Cassazione, con ordinanza del 12 settembre 2025, ha dichiarato un ricorso inammissibile perché i motivi proposti erano una semplice ripetizione di argomenti già respinti dalla Corte d’Appello. La Suprema Corte ha sottolineato la mancanza di una critica specifica alla sentenza impugnata, confermando la condanna al pagamento delle spese e di una sanzione pecuniaria.

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Pubblicato il 5 novembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile: La Cassazione Sottolinea la Necessità di Motivi Specifici

L’ordinanza della Corte di Cassazione del 12 settembre 2025 offre un importante chiarimento sui requisiti di ammissibilità dei ricorsi, in particolare sulla necessità che i motivi di impugnazione non si limitino a una semplice riproposizione delle argomentazioni già esaminate e respinte nei gradi di giudizio precedenti. Il caso in esame dimostra come un ricorso inammissibile sia la diretta conseguenza di una difesa che non riesce a formulare una critica argomentata e specifica contro la decisione impugnata.

I Fatti del Caso

Un individuo, condannato in secondo grado dalla Corte d’Appello di Milano per una serie di reati tra cui tentata rapina e lesioni personali, ha proposto ricorso per Cassazione. I motivi principali del ricorso si concentravano sul mancato riconoscimento delle circostanze attenuanti generiche e della circostanza attenuante speciale introdotta da una recente sentenza della Corte Costituzionale. La difesa sosteneva la violazione di legge e la manifesta illogicità della motivazione della sentenza d’appello.

La Decisione della Corte di Cassazione

La Suprema Corte ha dichiarato il ricorso inammissibile, senza entrare nel merito delle questioni sollevate. La decisione si fonda su un principio procedurale fondamentale: i motivi di ricorso devono essere specifici e non possono risolversi in una “pedissequa reiterazione” di quanto già dedotto in appello e puntualmente disatteso dalla corte di merito.

Analisi del Ricorso Inammissibile della Corte

I giudici di legittimità hanno osservato che entrambi i motivi presentati dall’imputato erano “indeducibili”. Essi non facevano altro che riproporre le stesse argomentazioni già valutate e rigettate dalla Corte d’Appello. Secondo la Cassazione, un ricorso di questo tipo è da considerarsi non solo non specifico, ma “soltanto apparente”, in quanto omette di assolvere la funzione tipica di una critica argomentata avverso la sentenza oggetto di impugnazione.

Le Motivazioni della Decisione

La motivazione della Cassazione è chiara e si basa su un consolidato orientamento giurisprudenziale. Il ricorso per Cassazione non è un terzo grado di giudizio nel quale si può ridiscutere il merito della vicenda. La sua funzione è quella di verificare la corretta applicazione della legge e la logicità della motivazione della sentenza impugnata. Se il ricorrente si limita a ripetere le stesse doglianze, senza evidenziare specifici vizi logici o giuridici nel ragionamento del giudice d’appello, il ricorso perde la sua funzione e diventa inammissibile.

Nel caso specifico, la Corte ha ritenuto che la motivazione della Corte d’Appello, che aveva escluso le attenuanti, fosse esente da vizi logici e basata su corretti argomenti giuridici. Di conseguenza, la mera riproposizione delle richieste, senza una critica puntuale a tale motivazione, non poteva che portare a una declaratoria di inammissibilità.

Conclusioni: L’Importanza della Specificità nel Ricorso

Questa ordinanza ribadisce un principio cruciale per chiunque intenda impugnare una sentenza penale: la specificità dei motivi è un requisito non negoziabile. Non è sufficiente essere in disaccordo con la decisione di un giudice; è necessario articolare una critica precisa, puntuale e argomentata che individui le specifiche violazioni di legge o i vizi logici presenti nella motivazione della sentenza. In assenza di tale specificità, il rischio di veder dichiarato il proprio ricorso inammissibile, con la conseguente condanna al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria, è estremamente elevato.

Perché il ricorso è stato dichiarato inammissibile?
Il ricorso è stato dichiarato inammissibile perché i motivi proposti erano una mera e pedissequa reiterazione di quelli già presentati e respinti nel giudizio d’appello, risultando quindi non specifici e privi di una critica argomentata contro la sentenza impugnata.

Quali sono le conseguenze di un ricorso inammissibile?
La dichiarazione di inammissibilità comporta la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma in denaro, in questo caso fissata in tremila euro, in favore della Cassa delle ammende.

Cosa significa che i motivi del ricorso erano ‘non specifici ma soltanto apparenti’?
Significa che, sebbene formalmente presenti, i motivi del ricorso non svolgevano la loro funzione essenziale, ovvero quella di formulare una critica mirata e ragionata contro la decisione del giudice precedente, limitandosi a una ripetizione che li rendeva di fatto inefficaci.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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