Ordinanza di Cassazione Penale Sez. 7 Num. 21371 Anno 2024
Penale Ord. Sez. 7 Num. 21371 Anno 2024
Presidente: COGNOME NOME COGNOME NOME
Relatore: COGNOME NOME
Data Udienza: 28/02/2024
ORDINANZA
sui ricorsi proposti da: COGNOME NOME nato a BRINDISI il DATA_NASCITA COGNOME NOME nato a BRINDISI il DATA_NASCITA
avverso la sentenza del 31/05/2023 della CORTE APPELLO di LECCE
dato avviso alle parti;
udita la relazione svolta dal Consigliere NOME COGNOME;
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
Rilevato che NOME COGNOME e NOME COGNOME ricorrono, con separati atti del medesimo contenuto, avverso la sentenza della Corte di appello di Lecce che ne ha confermato la condanna per furto aggravato;
ritenuto che
il primo motivo di entrambi i ricorsi è manifestamente infondato, atteso che – alla luce di quanto chiarito dalle Sezioni Unite – è rituale la querela sporta dal responsabile di un esercizio commerciale (cfr. Sez. U, n. 40354 del 18/07/2013, COGNOME, Rv. 255975 – 01);
il secondo motivo di entrambi i ricorsi difetta della necessaria specificità, poiché contiene un generico rimando all’atto di appello (cfr. Sez. 3, n. 8065 del 21/09/2018 – dep. 2019, C., Rv. 275853 – 02; Sez. 3, n. 35964 del 04/11/2014 dep. 2015, B., Rv. 264879 – 01) e nel resto prospetta un’alternativa ricostruzione in fatto senza dedurre il travisamento della prova (cfr. Sez. 2, n. 46288 del 28/06/2016, Musa, Rv. 268360 – 01);
ritenuto, pertanto, che i ricorsi devono essere dichiarati inammissibili, con la condanna dei ricorrenti ex art. 616 cod. proc. pen. al pagamento delle spese processuali nonché – ravvisandosi profili di colpa in ragione dell’evidente inammissibilità dell’impugnazione (cfr. Corte cost., sent. n. 186 del 13/06/2000; Sez. 1, n. 30247 del 26/01/2016, Failla, Rv. 267585 – 01) – al versamento, in favore della Cassa delle ammende, di una somma che appare equo determinare in euro tremila;
P. Q. M.
Dichiara inammissibili i ricorsi e condanna i ricorrenti al pagamento delle spese processuali e della somma di euro tremila in favore della Cassa delle ammende.
Così deciso il 28/02/2024.