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Ricorso inammissibile: quando l’appello è infondato

La Corte di Cassazione dichiara un ricorso inammissibile poiché i motivi erano già stati logicamente respinti in appello e un nuovo documento presentato non era rilevante. La Corte ha ribadito che l’estinzione del reato non elimina tutti gli effetti penali della condanna, condannando il ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria.

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Pubblicato il 3 ottobre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile: La Cassazione Conferma la Condanna alle Spese

Presentare un ricorso alla Corte di Cassazione è l’ultimo grado di giudizio nel nostro ordinamento, ma non è una strada percorribile senza validi presupposti. Quando i motivi dell’appello sono manifestamente infondati, il risultato è una dichiarazione di ricorso inammissibile, con conseguenze economiche significative per chi lo ha proposto. Un’ordinanza recente della Suprema Corte ci offre un chiaro esempio di questa dinamica.

Il Caso in Esame: Un Appello Respinto

Il caso analizzato riguarda un ricorso presentato avverso una sentenza della Corte d’Appello di Catanzaro. L’imputato, tramite il suo difensore, sollevava diverse questioni, tra cui il mancato riconoscimento di un’attenuante e l’effetto di un provvedimento successivo alla sentenza impugnata. L’obiettivo era ottenere una revisione della decisione di secondo grado, ma l’esito è stato nettamente sfavorevole.

L’Analisi della Cassazione e il ricorso inammissibile

La Corte di Cassazione ha esaminato i motivi del ricorso, giudicandoli non meritevoli di accoglimento. I giudici hanno sottolineato come le argomentazioni relative alla mancata concessione dell’attenuante di cui all’art. 62, n. 4 c.p. (relativa al risarcimento del danno) fossero già state adeguatamente valutate e respinte con motivazioni logiche e coerenti dalla Corte d’Appello. Tentare di riproporre le stesse questioni senza nuovi e validi elementi è una delle cause più comuni che portano a un ricorso inammissibile.

Il Principio di Diritto sull’Estinzione del Reato

Un punto cruciale della decisione riguarda un documento prodotto dal ricorrente nel tentativo di ottenere una valutazione differente. La Corte ha chiarito che tale documento, essendo successivo alla sentenza impugnata, non poteva influenzare la decisione. Inoltre, ha ribadito un principio fondamentale, già affermato in precedenti sentenze (come la Cass. n. 6017/2024): l’estinzione del reato, prevista ad esempio dall’art. 167 c.p. in caso di sospensione condizionale della pena, non comporta l’automatica estinzione di tutti gli effetti penali della condanna. Questi ultimi, diversi da quelli specificamente previsti dalla norma, permangono.

Le Motivazioni della Decisione

Sulla base di queste considerazioni, la Corte ha dichiarato il ricorso inammissibile. La motivazione risiede nel fatto che le censure mosse alla sentenza d’appello erano prive di fondamento giuridico e basate su argomenti già disattesi. La Corte ha ritenuto che il ricorrente avesse proposto l’impugnazione con colpa, determinando una causa di inammissibilità. Di conseguenza, non solo il ricorso è stato respinto, ma il proponente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende, come previsto in questi casi dalla giurisprudenza costituzionale (Corte cost. n. 186 del 2000).

Conclusioni: Le Implicazioni Pratiche della Sentenza

Questa ordinanza serve da monito: l’accesso alla Corte di Cassazione è riservato a questioni di legittimità serie e fondate. Proporre un ricorso basato su motivi generici, ripetitivi o manifestamente infondati non solo non porta al risultato sperato, ma si traduce in una condanna a ulteriori spese. È fondamentale, quindi, una valutazione attenta e professionale prima di intraprendere l’ultimo grado di giudizio, per evitare che un ricorso inammissibile aggravi la posizione processuale ed economica dell’interessato.

Cosa succede se si presenta un ricorso in Cassazione con motivi già respinti in modo logico dalla Corte d’Appello?
Il ricorso viene dichiarato inammissibile, in quanto non presenta vizi di legittimità da esaminare ma tenta di ottenere una nuova valutazione del merito, non consentita in sede di Cassazione.

L’estinzione del reato cancella automaticamente tutti gli effetti penali della condanna?
No. Secondo il principio di diritto ribadito dalla Corte, l’estinzione del reato ai sensi dell’art. 167 c.p. non comporta l’estinzione degli effetti penali della condanna diversi da quelli espressamente previsti dalla legge.

Quali sono le conseguenze economiche di un ricorso inammissibile?
La parte che ha proposto il ricorso viene condannata al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di denaro, nel caso di specie pari a 3.000 euro, in favore della Cassa delle ammende.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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