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Ricorso inammissibile: quando l’appello è generico

La Corte di Cassazione dichiara un ricorso inammissibile in un caso di guida in stato di ebbrezza. La decisione si fonda sulla genericità e aspecificità dei motivi d’appello, che non contestavano in modo puntuale le argomentazioni della sentenza impugnata. Il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e a una sanzione pecuniaria.

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Pubblicato il 18 settembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile: la Cassazione Conferma la Necessità di Motivi Specifici

Presentare un ricorso in Cassazione richiede rigore e precisione. Una recente ordinanza della Suprema Corte ha ribadito un principio fondamentale del nostro sistema processuale: un ricorso inammissibile è la conseguenza diretta della presentazione di motivi generici e non adeguatamente argomentati. Questo caso, nato da una condanna per guida in stato di ebbrezza, offre uno spunto cruciale per comprendere come strutturare un’impugnazione efficace.

I Fatti del Caso

La vicenda processuale ha origine da una condanna emessa dal Tribunale e parzialmente riformata dalla Corte d’Appello. All’imputato era stato contestato il reato previsto dall’art. 186 del Codice della Strada. La pena era stata rideterminata in un mese e quindici giorni di arresto e 1.200,00 euro di ammenda.

Contro la sentenza di secondo grado, la difesa ha proposto ricorso per cassazione, lamentando una generica violazione di legge e un vizio di motivazione riguardo all’affermazione della responsabilità penale. L’atto di impugnazione si limitava a contestare la decisione senza, tuttavia, entrare nel dettaglio delle argomentazioni giuridiche e fattuali sviluppate dai giudici di merito.

La Decisione della Corte di Cassazione e il ricorso inammissibile

La Settima Sezione Penale della Corte di Cassazione ha dichiarato il ricorso inammissibile. La decisione si basa su una valutazione di carattere puramente processuale: il motivo presentato dalla difesa è stato ritenuto “del tutto generico e aspecifico”. Secondo la Corte, per superare il vaglio di ammissibilità, un ricorso non può limitarsi a una critica astratta della sentenza impugnata, ma deve confrontarsi in modo puntuale e critico con le ragioni che sorreggono la decisione.

In conseguenza della declaratoria di inammissibilità, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese del procedimento e al versamento di una somma di 3.000,00 euro in favore della Cassa delle ammende.

Le Motivazioni: Perché un Ricorso Generico non Supera il Vaglio di Legittimità?

La motivazione della Suprema Corte è chiara e si fonda sull’articolo 591, comma 1, lettera c), del codice di procedura penale. Questa norma sancisce l’inammissibilità dell’impugnazione quando mancano i motivi specifici richiesti dalla legge. I giudici hanno evidenziato che la motivazione dei giudici di merito (Tribunale e Corte d’Appello) era ben argomentata, logica e giuridicamente corretta nel giustificare sia la responsabilità dell’imputato sia l’entità della pena.

Il ricorrente, invece, non ha “puntualizzato le ragioni di doglianza in fatto e in diritto” e non si è “confrontato in modo adeguato con le argomentazioni espresse dalla sentenza impugnata”. In pratica, l’appello non ha costruito un vero e proprio dialogo critico con la decisione di secondo grado, limitandosi a una contestazione superficiale. Questo comportamento processuale rende il ricorso non meritevole di essere esaminato nel merito.

Le Conclusioni: Implicazioni Pratiche per la Difesa

Questa ordinanza è un monito per ogni difensore. La redazione di un ricorso per cassazione è un’attività tecnica che non ammette improvvisazione o genericità. È indispensabile analizzare a fondo la sentenza che si intende impugnare, individuarne le specifiche criticità (siano esse violazioni di legge o vizi logici della motivazione) e articolarle in motivi chiari, pertinenti e specifici. Un ricorso inammissibile non solo preclude ogni possibilità di riforma della sentenza, ma comporta anche significative conseguenze economiche per l’assistito, rendendo la condanna definitiva e aggravandola con ulteriori spese.

Quando un ricorso per cassazione viene considerato generico e aspecifico?
Un ricorso è considerato generico e aspecifico quando non individua con precisione le ragioni di fatto e di diritto della contestazione e non si confronta in modo adeguato con le argomentazioni contenute nella sentenza che si sta impugnando.

Quali sono le conseguenze di un ricorso inammissibile?
La dichiarazione di inammissibilità comporta la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di denaro in favore della Cassa delle ammende, come stabilito dalla Corte. Inoltre, la sentenza impugnata diventa definitiva.

È sufficiente denunciare una generica violazione di legge per rendere ammissibile un ricorso?
No, non è sufficiente. Come chiarito dalla Corte, il motivo di ricorso deve essere specifico e puntuale, indicando esattamente quali norme si ritengono violate e perché la motivazione della sentenza precedente sarebbe errata, confrontandosi direttamente con essa.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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