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Ricorso inammissibile: quando l’appello è generico

La Corte di Cassazione ha dichiarato un ricorso inammissibile presentato da un imputato condannato per tentato furto. La decisione si fonda sulla totale genericità dei motivi di appello, che non contestavano specificamente le argomentazioni della sentenza di secondo grado, violando i requisiti procedurali. Di conseguenza, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e di un’ammenda.

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Pubblicato il 26 dicembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile: La Cassazione e i Requisiti di Specificità

Nel sistema processuale penale, la presentazione di un ricorso è un diritto fondamentale, ma deve rispettare precise regole formali e sostanziali. Un recente provvedimento della Corte di Cassazione chiarisce le conseguenze di un appello formulato in modo vago, definendolo un ricorso inammissibile e condannando il proponente a significative sanzioni economiche. Questa analisi esplora come la genericità dei motivi possa invalidare un’impugnazione.

I Fatti del Processo

Il caso ha origine dalla condanna di un individuo, confermata in primo e secondo grado, per i reati di tentato furto e detenzione di grimaldelli. Non accettando la decisione della Corte d’Appello, l’imputato, tramite il suo difensore, ha presentato ricorso per Cassazione. Il motivo principale sollevato era la presunta violazione dell’articolo 129 del codice di procedura penale, lamentando che i giudici di merito non avessero considerato la possibilità di un proscioglimento immediato per una delle cause previste dalla legge.

La Decisione della Corte sul ricorso inammissibile

La Suprema Corte, con una sintetica ma incisiva ordinanza, ha dichiarato il ricorso inammissibile. Gli Ermellini hanno evidenziato come le censure mosse alla sentenza impugnata fossero formulate in termini “del tutto aspecifici” e “assolutamente generiche”. Invece di confrontarsi puntualmente con la motivazione della Corte d’Appello, che aveva ampiamente giustificato la responsabilità penale dell’imputato, il ricorso si è limitato a una doglianza vaga e non circostanziata. Di conseguenza, oltre a rigettare l’appello, la Corte ha condannato il ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma di tremila euro a favore della Cassa delle ammende.

Le Motivazioni: La Genericità come Vizio Fatale

Il cuore della decisione risiede nell’applicazione rigorosa degli articoli 581 e 591 del codice di procedura penale. Queste norme stabiliscono che i motivi di ricorso, a pena di inammissibilità, devono indicare specificamente “le ragioni di diritto e gli elementi di fatto che sorreggono ogni richiesta”. Nel caso di specie, mancava un vero e proprio confronto critico con le giustificazioni fornite dalla Corte d’Appello. Un ricorso efficace non può limitarsi a enunciare un principio di diritto o a lamentare genericamente una presunta ingiustizia, ma deve smontare, pezzo per pezzo, il ragionamento logico-giuridico del giudice precedente, evidenziandone errori, omissioni o vizi. La mancanza di questa specificità trasforma l’impugnazione in un atto sterile, incapace di innescare un reale riesame della decisione. La Corte ribadisce così un principio fondamentale: il processo di impugnazione non è una terza istanza di merito, ma un controllo di legittimità che esige precisione e pertinenza.

Le Conclusioni: Implicazioni Pratiche della Sentenza

Questa ordinanza serve da monito per la redazione degli atti di impugnazione. La dichiarazione di ricorso inammissibile non è solo una sconfitta processuale, ma comporta conseguenze economiche dirette per l’imputato. La condanna al pagamento delle spese e dell’ammenda alla Cassa delle ammende rappresenta una sanzione per aver attivato inutilmente il complesso meccanismo della giustizia di legittimità. Per gli operatori del diritto, emerge la necessità di un’analisi approfondita e critica della sentenza da impugnare, traducendola in motivi di ricorso chiari, specifici e supportati da precisi riferimenti fattuali e normativi. In assenza di tali requisiti, il diritto di difesa rischia di essere vanificato prima ancora che la Corte possa entrare nel merito della questione.

Perché il ricorso è stato dichiarato inammissibile?
Il ricorso è stato dichiarato inammissibile perché i motivi presentati erano formulati in termini del tutto aspecifici e generici, senza un confronto critico con le giustificazioni fornite dalla sentenza impugnata.

Quali sono i requisiti essenziali per un ricorso in Cassazione?
A pena di inammissibilità, un ricorso deve indicare specificamente le ragioni di diritto e gli elementi di fatto che supportano ogni richiesta, come previsto dagli articoli 581 e 591 del codice di procedura penale.

Quali sono state le conseguenze per il ricorrente?
A seguito della dichiarazione di inammissibilità, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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