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Ricorso inammissibile: quando l’appello è generico

La Corte di Cassazione dichiara un ricorso inammissibile contro una condanna per indebito utilizzo di carta di credito. L’impugnazione è stata rigettata perché ritenuta troppo generica, in violazione delle norme procedurali che richiedono motivi specifici. Di conseguenza, la ricorrente è stata condannata al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria.

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Pubblicato il 12 dicembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile: La Cassazione Sottolinea l’Importanza della Specificità dei Motivi

Quando si presenta un’impugnazione in Cassazione, non è sufficiente lamentare genericamente un’ingiustizia. È fondamentale articolare motivi precisi e dettagliati. Una recente ordinanza della Corte di Cassazione ci ricorda questa regola fondamentale, dichiarando un ricorso inammissibile proprio a causa della sua genericità, con conseguente condanna della ricorrente alle spese. Analizziamo insieme questa decisione per capire quali sono i requisiti di un ricorso efficace.

I Fatti del Caso

La vicenda giudiziaria ha origine da una condanna emessa dalla Corte d’Appello nei confronti di un’imputata per reati legati all’indebito utilizzo di una carta di credito. Non accettando la sentenza, l’imputata ha deciso di presentare ricorso per Cassazione, affidandosi a un unico motivo con cui lamentava sia una violazione di legge sia un difetto di motivazione da parte dei giudici di secondo grado.

L’obiettivo del ricorso era contestare l’affermazione della sua responsabilità penale per i fatti ascritti.

La Decisione della Corte di Cassazione

La Settima Sezione Penale della Corte di Cassazione ha esaminato il ricorso e lo ha dichiarato inammissibile. La decisione non è entrata nel merito delle accuse, ma si è fermata a un livello procedurale. La Corte ha stabilito che l’atto di impugnazione non rispettava i requisiti minimi previsti dalla legge per poter essere esaminato, condannando la ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende.

Le Motivazioni dietro un Ricorso Inammissibile

Il cuore della decisione risiede nell’articolo 581, comma 1, lettera d), del codice di procedura penale. Questa norma impone a chi presenta un ricorso di indicare specificamente le ragioni di diritto e gli elementi di fatto che sostengono ogni richiesta. Nel caso di specie, la Corte ha rilevato che il motivo di ricorso era “del tutto generico”.

In altre parole, la ricorrente si era limitata a criticare la sentenza di condanna senza però:
1. Indicare gli elementi specifici alla base della sua censura.
2. Consentire al giudice di individuare con precisione i rilievi mossi alla sentenza impugnata.

La Corte ha sottolineato che la motivazione della Corte d’Appello era, al contrario, “logicamente corretta”. Di fronte a una motivazione strutturata, un ricorso non può limitarsi a una contestazione vaga, ma deve “smontare” punto per punto il ragionamento del giudice precedente, evidenziando le specifiche contraddizioni o gli errori di diritto. La mancanza di questa specificità rende l’atto di impugnazione inidoneo a innescare un vero e proprio giudizio di legittimità, portando inevitabilmente a una dichiarazione di ricorso inammissibile.

Conclusioni: Le Implicazioni Pratiche della Decisione

Questa ordinanza ribadisce un principio cruciale nel diritto processuale penale: la specificità dei motivi di ricorso non è un mero formalismo, ma un requisito sostanziale. Per chi intende impugnare una sentenza, ciò significa che l’atto deve essere redatto con la massima cura e precisione, evitando formule generiche e astratte. È necessario condurre un’analisi critica e dettagliata della sentenza impugnata, identificando con esattezza i passaggi contestati e le norme che si presumono violate. In assenza di tale rigore, il rischio non è solo quello di vedere il proprio ricorso respinto, ma anche di subire una condanna al pagamento di spese e sanzioni, aggravando ulteriormente la propria posizione processuale.

Perché il ricorso è stato dichiarato inammissibile?
Il ricorso è stato dichiarato inammissibile perché ritenuto ‘del tutto generico’. Non indicava gli elementi specifici a fondamento della censura, non consentendo così al giudice di individuare i rilievi mossi contro la sentenza impugnata, in violazione dell’art. 581, comma 1, lett. d), del codice di procedura penale.

Quali erano le accuse originarie contro la ricorrente?
La ricorrente era stata condannata in appello per reati di indebito utilizzo di carta di credito.

Quali sono state le conseguenze economiche per la ricorrente a seguito della decisione?
La ricorrente è stata condannata al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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