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Ricorso inammissibile: quando l’appello è generico

La Corte di Cassazione dichiara un ricorso inammissibile avverso una condanna per guida in stato di ebbrezza, poiché i motivi di appello erano generici e privi di argomentazioni specifiche di diritto e di fatto. La decisione sottolinea l’importanza di formulare un’impugnazione dettagliata, come previsto dall’art. 581 c.p.p., per evitare il rigetto e la condanna al pagamento delle spese e di una sanzione pecuniaria.

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Pubblicato il 6 dicembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso inammissibile: la Cassazione ribadisce l’importanza della specificità dei motivi

Presentare un’impugnazione in ambito penale richiede precisione e rigore. Una recente ordinanza della Corte di Cassazione ha evidenziato come la genericità dei motivi possa portare a una dichiarazione di ricorso inammissibile, con conseguente condanna al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria. Questo principio è fondamentale per garantire l’efficienza del sistema giudiziario e impone agli avvocati una redazione attenta e puntuale degli atti di appello.

I Fatti di Causa

Il caso trae origine da una condanna emessa dal Tribunale di Mantova e successivamente confermata dalla Corte d’Appello di Brescia. L’imputato era stato riconosciuto colpevole del reato di guida in stato di ebbrezza, previsto dall’articolo 186, comma 2, lettera b), del Codice della Strada. Contro la sentenza di secondo grado, l’imputato ha proposto ricorso per Cassazione, affidandosi a una serie di censure che, tuttavia, non hanno superato il vaglio di ammissibilità della Suprema Corte.

I Motivi del Ricorso e la Genericità dell’Appello

L’imputato lamentava diversi vizi nella sentenza impugnata, tra cui l’erronea applicazione della legge penale, la mancata applicazione della causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto (art. 131-bis c.p.), la condanna alle spese processuali e l’eccessività della pena inflitta.

Tuttavia, la Corte di Cassazione ha ritenuto che tali motivi fossero mere ‘deduzioni generiche’. Secondo i giudici, l’atto di ricorso si presentava privo delle ragioni di diritto e dei dati di fatto specifici che, secondo l’articolo 581 del codice di procedura penale, devono necessariamente sorreggere le richieste. In pratica, il ricorrente si era limitato a riproporre le stesse argomentazioni già vagliate e respinte nei gradi di merito, senza muovere una critica puntuale e argomentata alla decisione della Corte d’Appello.

La Decisione della Corte di Cassazione su un Ricorso Inammissibile

Alla luce di queste considerazioni, la Suprema Corte ha dichiarato il ricorso inammissibile. Questa decisione non entra nel merito delle questioni sollevate, ma si ferma a un livello preliminare, constatando che l’atto di impugnazione non possiede i requisiti minimi per essere esaminato.

Le Motivazioni

La motivazione della Corte si fonda sul principio consolidato secondo cui un ricorso, per essere ammissibile, deve confrontarsi specificamente con la sentenza che intende contestare. Non è sufficiente una semplice riproposizione dei motivi già presentati in appello. È necessario, invece, che l’atto individui con precisione i punti della decisione impugnata che si ritengono errati e che esponga in modo chiaro le ragioni giuridiche e fattuali a sostegno della propria tesi. In assenza di questo confronto critico, il ricorso si risolve in una contestazione generica e, come tale, destinata all’inammissibilità. La Corte ha rilevato che la sentenza d’appello aveva già adeguatamente vagliato e disatteso, con corretti argomenti giuridici, i profili di censura riproposti in Cassazione.

Le Conclusioni

L’ordinanza in esame rappresenta un importante monito sulla necessità di redigere atti di impugnazione chiari, specifici e pertinenti. Un ricorso inammissibile non solo preclude la possibilità di una revisione della condanna, ma comporta anche conseguenze economiche per il ricorrente, che viene condannato al pagamento delle spese del procedimento e al versamento di una somma alla Cassa delle ammende. Per i professionisti del diritto, ciò significa dedicare la massima attenzione alla stesura dei motivi di ricorso, assicurandosi che essi siano solidamente ancorati sia alle norme di riferimento sia alle specifiche circostanze del caso concreto.

Perché il ricorso è stato dichiarato inammissibile?
Perché i motivi presentati erano generici, privi delle specifiche ragioni di diritto e di fatto richieste dall’art. 581 del codice di procedura penale. Il ricorso si limitava a riproporre argomenti già respinti nei gradi precedenti senza una critica puntuale alla sentenza d’appello.

Quali erano i motivi del ricorso presentati dall’imputato?
L’imputato contestava l’erronea applicazione della legge penale, la mancata concessione della causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto, la condanna alle spese processuali e l’eccessività della pena.

Quali sono le conseguenze di un ricorso inammissibile?
La dichiarazione di inammissibilità comporta la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria a favore della Cassa delle ammende, che in questo caso è stata fissata in tremila euro.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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