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Ricorso inammissibile: quando l’appello è generico

La Corte di Cassazione dichiara un ricorso inammissibile presentato da un imputato condannato per furto in abitazione e evasione. La Corte ha stabilito che l’appello si limitava a ripetere le stesse argomentazioni già respinte in secondo grado, senza confrontarsi criticamente con la motivazione della sentenza impugnata, rendendo così il ricorso generico e, di conseguenza, inammissibile.

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Pubblicato il 12 settembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile: la Cassazione Chiarisce i Requisiti di Specificità

Un recente provvedimento della Corte di Cassazione ribadisce un principio fondamentale del diritto processuale penale: un ricorso, per essere esaminato nel merito, deve essere specifico e non limitarsi a una sterile ripetizione delle argomentazioni già presentate e respinte nei precedenti gradi di giudizio. La sentenza in esame dichiara un ricorso inammissibile proprio per questa ragione, offrendo spunti cruciali sulla corretta redazione degli atti di impugnazione.

Il Caso in Analisi

L’imputato era stato condannato in primo e secondo grado per i reati di furto in abitazione aggravato e di evasione aggravata. La condanna si basava su un furto commesso all’interno di una struttura ospedaliera. L’imputato, tramite il suo difensore, ha proposto ricorso per cassazione, basandolo su due principali motivi di doglianza.

I Motivi del Ricorso in Cassazione

La difesa ha contestato la decisione della Corte d’Appello su due fronti:

1. Errata qualificazione giuridica del fatto: Secondo il ricorrente, il furto non poteva essere qualificato come “in abitazione” (art. 624-bis c.p.) poiché avvenuto nei locali di un ospedale, luogo non configurabile come “privata dimora”.
2. Mancato riconoscimento delle attenuanti generiche: La difesa lamentava il vizio di motivazione e la violazione di legge per non aver concesso all’imputato le circostanze attenuanti generiche previste dall’art. 62-bis c.p.

La Decisione della Cassazione: un Ricorso Inammissibile

La Corte di Cassazione ha rigettato entrambe le censure, dichiarando l’intero ricorso inammissibile. La decisione si fonda sulla natura stessa dell’atto di impugnazione, che non può essere una semplice riproposizione di argomenti già vagliati.

La Critica Argomentata come Requisito del Ricorso

La funzione tipica di un’impugnazione è quella di una “critica argomentata” avverso il provvedimento che si contesta. Ciò significa che il ricorrente deve confrontarsi puntualmente con le motivazioni della sentenza impugnata, indicando specificamente le ragioni di diritto e gli elementi di fatto che ne dimostrerebbero l’erroneità. Un ricorso che, come nel caso di specie, si limita a reiterare le stesse obiezioni sollevate in appello, senza attaccare la logica argomentativa del giudice di secondo grado, perde la sua funzione e si destina all’inammissibilità. Questo approccio rende il ricorso inammissibile perché non offre alla Corte elementi nuovi su cui deliberare.

Le Motivazioni della Corte

La Corte ha osservato che, per quanto riguarda la prima censura, la Corte d’Appello aveva ampiamente e logicamente spiegato le ragioni per cui il luogo del furto (un ospedale) poteva essere considerato una privata dimora ai sensi della norma. Il ricorso non ha contestato queste specifiche argomentazioni, ma si è limitato a riproporre la tesi contraria. Per la seconda censura, relativa alle attenuanti generiche, i giudici di legittimità hanno ritenuto la motivazione della Corte d’Appello congrua, logica e priva di vizi, e come tale non sindacabile in sede di legittimità. La decisione di negare le attenuanti era stata ben giustificata sulla base delle emergenze processuali.

Conclusioni: L’Importanza di un Ricorso Specifico

Questa ordinanza conferma un orientamento consolidato: per evitare una declaratoria di inammissibilità, l’atto di impugnazione deve essere un dialogo critico con la sentenza che si intende contestare. Non è sufficiente esprimere dissenso; è necessario smontare, pezzo per pezzo, il ragionamento del giudice precedente, evidenziandone le fallacie giuridiche o i vizi logici. In assenza di questo confronto specifico e puntuale, il ricorso si rivela uno strumento inefficace, destinato a essere respinto senza un esame del merito, con conseguente condanna al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria.

Perché il ricorso è stato dichiarato inammissibile?
Il ricorso è stato dichiarato inammissibile perché si limitava a ripetere le stesse argomentazioni già presentate e respinte in appello, senza confrontarsi in modo critico e specifico con le motivazioni della sentenza impugnata.

Cosa significa che un ricorso deve contenere una “critica argomentata”?
Significa che l’atto di impugnazione non può essere una semplice lamentela, ma deve presentare motivi specifici che indichino le ragioni di diritto e gli elementi di fatto per cui si ritiene errata la decisione precedente, contestando punto per punto il ragionamento del giudice.

Un ospedale può essere considerato una “privata dimora” ai fini del reato di furto?
Sì, secondo la motivazione della Corte territoriale, confermata implicitamente dalla Cassazione, anche un luogo come un ospedale può essere qualificato come privata dimora ai fini dell’applicazione dell’art. 624-bis del codice penale, in quanto luogo dove si svolgono atti della vita privata.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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