Ricorso Inammissibile: la Cassazione Spiega i Requisiti di Specificità
Recentemente, la Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 22117/2024, ha fornito un’importante lezione sulla procedura penale, dichiarando un ricorso inammissibile perché meramente ripetitivo e generico. Questa decisione sottolinea un principio fondamentale: per contestare una sentenza, non basta dissentire, ma è necessario formulare critiche precise e pertinenti alla motivazione del giudice. Analizziamo insieme i dettagli di questo caso e le sue implicazioni pratiche.
I Fatti del Caso
Il caso nasce da un ricorso presentato avverso una sentenza della Corte d’Appello di Napoli, che aveva confermato la condanna di un individuo per il reato di danneggiamento. Il ricorrente lamentava, in particolare, un vizio di legge e un’omessa motivazione riguardo alla sua presunta responsabilità concorsuale, ovvero la sua partecipazione al reato insieme ad altri soggetti.
Tuttavia, l’atto di impugnazione presentato alla Corte di Cassazione non introduceva nuovi elementi di critica, ma si limitava a riproporre le stesse argomentazioni già avanzate e respinte in secondo grado. Il ricorrente, di fatto, non si è confrontato in modo specifico con le ragioni dettagliate con cui la Corte territoriale aveva giustificato la sua condanna.
La Decisione della Corte sul Ricorso Inammissibile
La Suprema Corte ha dichiarato il ricorso inammissibile senza neppure entrare nel merito della questione. La decisione si fonda su un pilastro del nostro sistema processuale: il giudizio di legittimità, quale è quello della Cassazione, non è un terzo grado di giudizio dove si possono rivalutare i fatti. Il suo compito è verificare la corretta applicazione della legge e la logicità della motivazione della sentenza impugnata.
Poiché il ricorso era una semplice fotocopia delle doglianze già esaminate e rigettate, e non evidenziava alcuna contraddizione o illogicità manifesta nella decisione della Corte d’Appello, è stato ritenuto privo della necessaria specificità richiesta dalla legge.
Le Motivazioni: Perché un Ricorso Diventa Inammissibile?
La Corte ha basato la sua decisione su due punti cardine:
1. Reiterazione dei Motivi: Il ricorso è stato considerato ‘reiterativo’, ossia una mera ripetizione di argomenti già presentati in appello. Un ricorso in Cassazione deve offrire una critica puntuale alla sentenza di secondo grado, non riproporre le stesse difese.
2. Aspecificità: La critica più severa riguarda l’aspecificità del motivo. Il ricorrente non ha adeguatamente ‘dialogato’ con la sentenza impugnata. La Corte d’Appello, infatti, aveva fornito una ‘motivazione esaustiva e conforme alle risultanze processuali’, indicando una pluralità di elementi a sostegno della responsabilità penale dell’imputato. Ignorare queste argomentazioni e limitarsi a riproporre le proprie tesi rende l’impugnazione generica e, quindi, inammissibile.
La Corte ha ribadito che non può procedere a una nuova valutazione delle prove, compito che spetta esclusivamente ai giudici di merito (primo grado e appello), se la motivazione fornita da questi ultimi è logica e completa.
Le Conclusioni: Implicazioni Pratiche della Pronuncia
Questa ordinanza è un monito importante per chiunque intenda presentare un ricorso per Cassazione. Non è sufficiente essere in disaccordo con una sentenza di condanna. È indispensabile che l’atto di impugnazione sia costruito come una critica mirata, specifica e pertinente alle argomentazioni contenute nella decisione che si intende contestare.
La conseguenza di un ricorso inammissibile non è solo la conferma della condanna, ma anche l’obbligo per il ricorrente di pagare le spese processuali e una sanzione pecuniaria a favore della Cassa delle ammende, che nel caso di specie è stata fissata in tremila euro. Pertanto, un’attenta e scrupolosa redazione dell’atto di ricorso non è solo una questione di tecnica giuridica, ma una necessità per evitare ulteriori conseguenze negative.
Perché il ricorso è stato dichiarato inammissibile dalla Corte di Cassazione?
Il ricorso è stato dichiarato inammissibile perché era meramente reiterativo delle argomentazioni già respinte dalla Corte d’Appello e aspecifico, in quanto non si confrontava puntualmente con la motivazione della sentenza impugnata.
Quali sono le conseguenze di un ricorso inammissibile?
La dichiarazione di inammissibilità comporta non solo la conferma della decisione impugnata, ma anche la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma in denaro a favore della Cassa delle ammende, in questo caso pari a tremila euro.
La Corte di Cassazione può riesaminare i fatti di un processo?
No, la Corte di Cassazione non può riesaminare i fatti o rivalutare le prove. Il suo compito è verificare la corretta applicazione della legge e controllare la logicità e la coerenza della motivazione della sentenza dei giudici di merito, senza sostituire la propria valutazione a quella precedente.
Testo del provvedimento
Ordinanza di Cassazione Penale Sez. 7 Num. 22117 Anno 2024
Penale Ord. Sez. 7 Num. 22117 Anno 2024
Presidente: COGNOME NOME
Relatore: COGNOME NOME
Data Udienza: 23/04/2024
ORDINANZA
sul ricorso proposto da: COGNOME NOME nato a NAPOLI il DATA_NASCITA
avverso la sentenza del 04/04/2023 della CORTE APPELLO di NAPOLI
dato avviso alle parti; udita la relazione svolta dal Consigliere NOME COGNOME;
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
Letto il ricorso di COGNOME NOME, ritenuto che l’unico motivo di impugnazione con cui il ricorrente lamenta vizio di legge ed omessa motivazione in ordine alla responsabilità concorsuale per il delitto di danneggiamento è reiterativo di medesime doglianze inerenti alla ricostruzione dei fatti e all’interpretazione del materiale probatorio già espresse in sede di appello ed affrontate in termini precisi e concludenti dalla Corte territoriale, argomentazioni con cui il ricorrente non si è adeguatamente confrontato con conseguente aspecificità del motivo di ricorso;
rilevato che i giudici di appello, con motivazione esaustiva e conforme alle risultanze processuali, hanno indicato la pluralità di elementi idonei a dimostrare la penale responsabilità del ricorrente in ordine al reato di danneggiamento (vedi pag. 15 e 16 della sentenza impugnata), motivazione che non può esser rivalutata, in questa sede, in assenza di contraddizioni o illogicità manifeste.
rilevato, pertanto, che il ricorso deve essere dichiarato inammissibile, con la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e della somma di euro tremila in favore della Cassa delle ammende.
P.Q.M.
Dichiara inammissibile il ricorso e condanna il ricorrente al pagamento delle spese processuali e alla somma di euro tremila alla cassa delle ammende.
Così deciso in Roma, il 23 aprile 2024
Il Pre9dente
Il Consiglre Estensore