LexCED: l'assistente legale basato sull'intelligenza artificiale AI. Chiedigli un parere, provalo adesso!

Ricorso inammissibile: quando l’appello è generico

La Corte di Cassazione dichiara un ricorso inammissibile per genericità, in quanto privo di censure specifiche contro la sentenza d’appello per il reato di evasione. La mancanza di una critica articolata rende l’impugnazione non scrutinabile. Di conseguenza, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria.

Prenota un appuntamento

Per una consulenza legale o per valutare una possibile strategia difensiva prenota un appuntamento.

La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)
Pubblicato il 22 novembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile: La Cassazione e la Genericità dei Motivi

Presentare un ricorso in Cassazione richiede rigore e specificità. Un’impugnazione non può limitarsi a una critica generica della sentenza precedente, ma deve articolare censure precise e puntuali. In caso contrario, il rischio è una declaratoria di ricorso inammissibile, con conseguente condanna alle spese. È quanto accaduto in una recente ordinanza della Suprema Corte, che ha ribadito principi consolidati in materia di ammissibilità delle impugnazioni.

I Fatti del Caso

La vicenda processuale trae origine da un ricorso presentato avverso una sentenza della Corte d’Appello, che aveva confermato la responsabilità penale di un individuo per il reato di evasione, previsto dall’articolo 385 del codice penale. L’imputato, non accettando la decisione dei giudici di secondo grado, decideva di rivolgersi alla Corte di Cassazione, lamentando vizi di motivazione in ordine alla sua colpevolezza.

La Decisione della Corte di Cassazione

La Settima Sezione Penale della Corte di Cassazione ha esaminato il caso e, senza entrare nel merito della questione, ha dichiarato il ricorso inammissibile. Questa decisione non significa che la Corte abbia confermato la correttezza della condanna, ma semplicemente che il ricorso non possedeva i requisiti minimi per essere esaminato. La conseguenza diretta è stata la condanna del ricorrente al pagamento delle spese del procedimento e al versamento di una somma di tremila euro alla Cassa delle ammende.

Le Motivazioni: Perché il ricorso inammissibile è stato dichiarato tale?

La Corte ha fondato la sua decisione su un unico, ma decisivo, punto: la genericità del ricorso. I giudici hanno osservato che l’atto di impugnazione era, di fatto, “privo di articolata censura nei confronti della sentenza impugnata”. In altre parole, il ricorrente si era limitato a denunciare in modo vago dei presunti difetti di motivazione, senza però indicare specificamente quali fossero le parti della sentenza errate e perché.

La Cassazione ha richiamato un suo precedente orientamento (sentenza n. 16851 del 2010), secondo cui un ricorso è inammissibile quando “non contiene la precisa prospettazione delle ragioni in fatto o in diritto da sottoporre a verifica”. Non basta affermare che la motivazione è sbagliata; è necessario spiegare nel dettaglio dove risiede l’errore logico o giuridico del giudice di merito. L’assenza di questa specificità rende impossibile per la Suprema Corte svolgere il proprio ruolo di controllo di legittimità, trasformando l’impugnazione in un tentativo inefficace di ottenere una nuova valutazione dei fatti, non consentita in sede di Cassazione.

Conclusioni: Le Conseguenze Pratiche di un Ricorso Generico

Questa ordinanza ribadisce un principio fondamentale del diritto processuale penale: l’importanza della specificità dei motivi di ricorso. Un’impugnazione generica non solo è destinata al fallimento, ma comporta anche conseguenze economiche negative per chi la propone. La decisione di inammissibilità rende definitiva la condanna inflitta nei gradi di merito e aggiunge l’obbligo di pagare le spese processuali e una sanzione pecuniaria. Per i professionisti legali, questo rappresenta un monito a redigere atti di impugnazione dettagliati, ben argomentati e focalizzati su censure precise, evitando formulazioni vaghe che non supererebbero il vaglio di ammissibilità della Corte.

Quando un ricorso in Cassazione viene considerato generico?
Un ricorso è considerato generico quando è privo di un’articolata censura e non contiene la precisa prospettazione delle ragioni di fatto o di diritto da sottoporre a verifica da parte della Corte.

Qual è la conseguenza di un ricorso inammissibile?
La dichiarazione di inammissibilità del ricorso comporta la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma in denaro in favore della Cassa delle ammende.

Per quale reato era stato condannato il ricorrente nei gradi di merito?
Il ricorrente era stato condannato per il delitto di cui all’art. 385 del codice penale, ovvero il reato di evasione.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

Desideri approfondire l'argomento ed avere una consulenza legale?

Prenota un appuntamento. La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza / conference call e si svolge in tre fasi.

Prima dell'appuntamento: analisi del caso prospettato. Si tratta della fase più delicata, perché dalla esatta comprensione del caso sottoposto dipendono il corretto inquadramento giuridico dello stesso, la ricerca del materiale e la soluzione finale.

Durante l’appuntamento: disponibilità all’ascolto e capacità a tenere distinti i dati essenziali del caso dalle componenti psicologiche ed emozionali.

Al termine dell’appuntamento: ti verranno forniti gli elementi di valutazione necessari e i suggerimenti opportuni al fine di porre in essere azioni consapevoli a seguito di un apprezzamento riflessivo di rischi e vantaggi. Il contenuto della prestazione di consulenza stragiudiziale comprende, difatti, il preciso dovere di informare compiutamente il cliente di ogni rischio di causa. A detto obbligo di informazione, si accompagnano specifici doveri di dissuasione e di sollecitazione.

Il costo della consulenza legale è di € 150,00.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)

Articoli correlati