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Ricorso inammissibile: quando l’appello è generico

La Cassazione dichiara un ricorso inammissibile per aspecificità, confermando una condanna per ricettazione. L’imputato non ha contestato specificamente le prove a suo carico, come la vicinanza a un’auto rubata e il possesso di un filo identico a quello usato per l’avviamento. La Corte ha ribadito che l’impugnazione deve confrontarsi puntualmente con la motivazione della sentenza precedente.

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Pubblicato il 12 settembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile: La Cassazione Sottolinea l’Importanza della Specificità dei Motivi

Presentare un’impugnazione è un diritto fondamentale nel nostro sistema giudiziario, ma deve seguire regole precise per essere efficace. Una recente sentenza della Corte di Cassazione ha ribadito un principio cruciale: un ricorso inammissibile è la conseguenza inevitabile di motivi di appello generici e non specifici. Questo caso, riguardante una condanna per ricettazione, offre spunti importanti sui requisiti di un’impugnazione valida.

Il Fatto: Dalla Condanna per Ricettazione al Ricorso in Cassazione

La vicenda giudiziaria ha origine dalla condanna di un uomo per il reato di ricettazione di un’autovettura. La Corte di Appello di Roma aveva confermato la sentenza di primo grado emessa dal Tribunale di Cassino. Secondo la ricostruzione dei giudici di merito, l’imputato e un’altra persona erano stati sorpresi a circa 150 metri da un’auto rubata con il motore acceso. Alla vista delle forze dell’ordine, i due avevano accelerato il passo per sottrarsi al controllo. Durante la perquisizione, all’imputato era stato trovato un filo identico a quello rinvenuto all’interno del veicolo, presumibilmente usato per l’avviamento. Inoltre, sul parabrezza dell’auto era stata trovata l’impronta di una scarpa compatibile con quella del coimputato.

I Motivi del Ricorso: Una Difesa Generica

L’imputato, tramite il suo procuratore, ha presentato ricorso in Cassazione basandosi su due motivi principali.

La Violazione di Legge e il Vizio di Motivazione

In primo luogo, la difesa sosteneva che non fosse stata raggiunta la prova dell’acquisto dell’autovettura da parte dell’imputato, il quale si trovava semplicemente in prossimità dell’abitazione di una zia e non vicino al veicolo. Si lamentava, inoltre, una carenza di motivazione riguardo agli elementi oggettivi e soggettivi del reato di ricettazione.

La Causa di Non Punibilità per Particolare Tenuità del Fatto

In secondo luogo, si richiedeva una rivalutazione del fatto alla luce dell’art. 131-bis del codice penale, sostenendo che la Corte di Appello avesse erroneamente escluso questa causa di non punibilità solo sulla base dei precedenti penali dell’imputato, ignorando l’orientamento della Cassazione secondo cui i precedenti non sono un ostacolo assoluto.

La Decisione della Cassazione: un Ricorso Inammissibile per Aspecificità

La Corte di Cassazione ha dichiarato il ricorso interamente inammissibile, senza entrare nel merito delle questioni sollevate. La decisione si fonda su un vizio procedurale fondamentale: l’aspecificità dei motivi.

Il Primo Motivo: Mancato Confronto con le Prove

I giudici hanno definito il primo motivo come aspecifico perché la difesa si era limitata a contestare genericamente la posizione dell’imputato rispetto all’auto, senza confrontarsi con tutti gli altri elementi probatori valorizzati dalla Corte di Appello: il tentativo di fuga, il filo identico trovato addosso all’imputato e l’impronta della scarpa del complice. Un’impugnazione, per essere valida, non può ignorare le argomentazioni della sentenza che contesta, ma deve criticarle punto per punto.

Il Secondo Motivo: Inammissibilità Originaria nell’Atto di Appello

Anche il secondo motivo è stato giudicato inammissibile per aspecificità, ma con una precisazione importante. Il vizio non risiedeva tanto nel ricorso presentato in Cassazione, quanto nell’atto di appello originario. Quest’ultimo, infatti, si era risolto in una mera sollecitazione ad applicare l’art. 131-bis, senza esporre censure specifiche contro la sentenza di primo grado. La Cassazione ha ricordato che le cause di inammissibilità devono essere rilevate d’ufficio in ogni stato e grado del procedimento, anche se non notate dal giudice precedente.

Le Motivazioni

La motivazione della Suprema Corte si basa su un principio consolidato della giurisprudenza: l’impugnazione non è un mezzo per chiedere un riesame completo del processo, ma uno strumento per criticare specifiche parti della decisione precedente. L’appellante ha l’onere di indicare con precisione le ragioni di fatto e di diritto per cui ritiene che la sentenza sia sbagliata, correlando le proprie argomentazioni a quelle del giudice che l’ha emessa. Un motivo di ricorso è aspecifico non solo quando è indeterminato o generico, ma anche quando manca una correlazione logica tra le ragioni della decisione impugnata e quelle poste a fondamento dell’impugnazione stessa. In questo caso, l’imputato ha ignorato completamente il nucleo probatorio della sentenza di appello, rendendo il suo ricorso un atto sterile e, di conseguenza, inammissibile.

Le Conclusioni

La sentenza in esame costituisce un monito fondamentale sull’importanza della tecnica redazionale degli atti di impugnazione. Per evitare una declaratoria di inammissibilità, che preclude l’esame nel merito e comporta la condanna alle spese e a una sanzione pecuniaria, è indispensabile che i motivi di ricorso siano specifici, pertinenti e critici rispetto alla motivazione della sentenza impugnata. Non basta riproporre le proprie tesi difensive, ma occorre demolire, con argomenti puntuali, il ragionamento logico-giuridico seguito dal giudice precedente. La conseguenza di un ricorso inammissibile è la cristallizzazione della condanna e l’addebito di ulteriori costi a carico del ricorrente.

Perché il ricorso è stato dichiarato inammissibile?
Il ricorso è stato dichiarato inammissibile perché i motivi presentati erano ‘aspecifici’, ovvero troppo generici e non si confrontavano in modo puntuale con le prove e le argomentazioni contenute nella sentenza della Corte di Appello.

Cosa significa che un motivo di ricorso è ‘aspecifico’?
Significa che l’impugnazione non critica in modo mirato e dettagliato il ragionamento del giudice della sentenza precedente. Si limita a contestazioni generiche o a riproporre le proprie tesi, senza spiegare perché la decisione impugnata sarebbe errata alla luce degli elementi da essa stessa considerati.

Quali sono le conseguenze di un ricorso inammissibile?
La Corte non esamina il merito della questione e la sentenza di condanna diventa definitiva. Inoltre, il ricorrente viene condannato al pagamento delle spese del procedimento e di una somma di denaro (in questo caso, 3.000 euro) a favore della Cassa delle ammende, a causa della sua colpa nel proporre un’impugnazione priva dei requisiti di legge.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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