Ricorso Inammissibile: La Cassazione e i Motivi Generici d’Appello
Nel complesso mondo della procedura penale, l’atto di impugnazione rappresenta uno strumento fondamentale di difesa. Tuttavia, la sua efficacia è subordinata al rispetto di precisi requisiti di forma e sostanza. Una recente ordinanza della Corte di Cassazione ci ricorda un principio cardine: un ricorso inammissibile è la conseguenza inevitabile di motivi d’appello generici e non specifici. Attraverso l’analisi di un caso concreto di furto aggravato, vediamo perché la precisione è cruciale.
I Fatti del Caso
Il percorso giudiziario ha origine da una condanna per il reato di furto aggravato, commesso nel 2010. La sentenza di primo grado, emessa dal Tribunale di Roma, veniva interamente confermata dalla Corte d’Appello nel 2022. Non rassegnato, l’imputato decideva di presentare ricorso per Cassazione, lamentando un presunto “vizio di motivazione” nella sentenza di secondo grado, in particolare riguardo all’affermazione della sua responsabilità penale.
La Decisione della Corte e il Ricorso Inammissibile
La Suprema Corte, con l’ordinanza n. 13487/2024, ha tagliato corto, dichiarando il ricorso inammissibile. La decisione non è entrata nel merito delle accuse, ma si è concentrata esclusivamente sulla modalità con cui il ricorso è stato redatto e presentato. Secondo i giudici, i motivi addotti erano generici, privi di un’analisi puntuale e di un confronto critico con le argomentazioni della Corte d’Appello. In pratica, il ricorrente si era limitato a una critica generica, senza indicare le specifiche ragioni di fatto e di diritto che avrebbero dovuto sostenere le sue richieste.
Le Motivazioni: Requisiti di Specificità del Ricorso
La Corte di Cassazione ha ribadito alcuni principi procedurali fondamentali.
In primo luogo, ha ricordato che, in caso di “doppia conforme” (quando la sentenza d’appello conferma quella di primo grado), le due decisioni formano un unico corpo motivazionale. Questo significa che il ricorrente deve confrontarsi con l’intero apparato argomentativo costruito nei due gradi di giudizio.
In secondo luogo, e questo è il punto cruciale, il ricorso in Cassazione non può essere una semplice riproposizione dei motivi d’appello o una critica vaga. Deve essere un “confronto puntuale” con il provvedimento che si contesta. È necessario indicare con precisione le ragioni di diritto e gli elementi di fatto che fondano il dissenso, attaccando specificamente le argomentazioni della sentenza impugnata. Nel caso di specie, il ricorrente, dopo aver contestato in appello l’aggravante della destrezza e la pena, in Cassazione ha formulato una critica generica, non assolvendo all’onere di specificità richiesto dalla legge. La Corte ha ritenuto, invece, che la motivazione della Corte d’Appello fosse coerente sia nel giustificare la sussistenza dell’aggravante, sia nel negare le attenuanti generiche.
Conclusioni: Implicazioni Pratiche per la Difesa
La decisione in commento è un monito importante per ogni difensore. La preparazione di un ricorso, specialmente per la Corte di Cassazione, richiede un’analisi meticolosa e una critica argomentata e specifica della decisione impugnata. Limitarsi a deduzioni generiche equivale a presentare un’arma spuntata, destinata a essere dichiarata inefficace. La conseguenza di un ricorso inammissibile non è solo la conferma della condanna, ma anche l’obbligo per il ricorrente di pagare le spese processuali e una sanzione pecuniaria a favore della Cassa delle Ammende, in questo caso quantificata in tremila euro. Questo sottolinea come un’impugnazione superficiale non sia solo inutile, ma anche economicamente onerosa.
Quando un ricorso in Cassazione viene dichiarato inammissibile?
Un ricorso viene dichiarato inammissibile quando prospetta deduzioni generiche e prive delle specifiche ragioni di fatto e di diritto che dovrebbero sorreggerlo, non riuscendo a instaurare un confronto puntuale con le argomentazioni della sentenza impugnata.
Cosa significa che le sentenze di primo e secondo grado possono essere ‘lette congiuntamente’?
Significa che se il giudice di appello conferma la sentenza di primo grado, le due sentenze possono essere considerate un unico corpo decisionale, a condizione che la sentenza di appello si richiami a quella precedente e adotti gli stessi criteri di valutazione della prova.
Quali sono le conseguenze di un ricorso inammissibile?
La dichiarazione di inammissibilità comporta la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma di denaro in favore della Cassa delle Ammende, come stabilito dalla Corte.
Testo del provvedimento
Ordinanza di Cassazione Penale Sez. 7 Num. 13487 Anno 2024
Penale Ord. Sez. 7 Num. 13487 Anno 2024
Presidente: COGNOME NOME
Relatore: COGNOME NOME COGNOME
Data Udienza: 14/03/2024
ORDINANZA
sul ricorso proposto da:
NOME ( CODICE_FISCALE ) nato il DATA_NASCITA
avverso la sentenza del 21/10/2022 della CORTE APPELLO di ROMA
dato avviso alle parti;
udita la relazione svolta dal Consigliere NOME COGNOME;
MOTIVI DELLA DECISIONE
RAGIONE_SOCIALE ha presentato ricorso avverso la sentenza del 21.10.2022 della Corte d’appello di Roma di conferma della sentenza del Tribunale di Roma di condanna in ordine al delitto di cui agli artt. 81 cpv., 624 e 625 n. 4 e 8 bis cod. pen., commesso in Roma il 19 maggio 2010.
Rilevato che il motivo, con cui ha dedotto il vizio di motivazione in relazione alla affermazione della responsabilità penale, è inammissibile, in quanto prospetta deduzioni generiche e prive RAGIONE_SOCIALE ragioni di fatto e di diritto che sorreggono le richieste. Nel caso in cui il giudice di appello confermi la sentenza di primo grado, le due sentenze di merito possono essere lette congiuntamente costituendo un unico corpo decisionale, purché la sentenza di appello si richiami alla sentenza di primo grado e adotti gli stessi criteri di valutazione della prova (Sez. 2 n. 37295 del 12/06/2019 E. Rv. 277218). Quanto alla natura del ricorso in cassazione, si è affermato che il contenuto essenziale dell’atto d’impugnazione deve essere il confronto puntuale, con specifica indicazione RAGIONE_SOCIALE ragioni di diritto e degli elementi di fatto che fondano il dissenso, con le argomentazioni del provvedimento il cui dispositivo si contesta (in motivazione, sez. 6 n. 8700 del 21/1/2013, Leonardo e altri Rv. 254584). Il ricorrente non ha assolto a tale onere, in quanto, dopo aver contestato con i motivi di appello l’aggravante della destrezza e il trattamento sanzionatorio, si è limitato ad una critica generica del passaggio della motivazione della sentenza impugnata in cui, invece, in modo coerente, si è dato ragione sia della sussistenza della aggravante, sia RAGIONE_SOCIALE ragioni del mancato riconoscimento RAGIONE_SOCIALE circostanze attenuanti generiche con giudizio di prevalenza. Corte di RAGIONE_SOCIALEzione – copia non ufficiale
Ritenuto, pertanto, che il ricorso debba essere dichiarato inammissibile, con condanna del ricorrente al pagamento RAGIONE_SOCIALE spese processuali e della somma di euro tremila in favore della RAGIONE_SOCIALE.
P.Q.M.
Dichiara inammissibile il ricorso e condanna il ricorrente al pagamento RAGIONE_SOCIALE spese processuali e della somma di euro tremila in favore della RAGIONE_SOCIALE RAGIONE_SOCIALE ammende.
Così deciso in Roma, il 14 marzo 2024