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Ricorso inammissibile: quando l’appello è generico

La Corte di Cassazione dichiara un ricorso inammissibile perché i motivi addotti dal difensore erano completamente generici e non pertinenti. L’appello si concentrava su un’accusa di truffa, per la quale l’imputato non era stato condannato, ignorando le reali condanne per ricettazione e uso di atto falso. La decisione sottolinea l’importanza di formulare motivi di ricorso specifici e pertinenti alla sentenza impugnata, pena la condanna alle spese e a una sanzione pecuniaria.

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Pubblicato il 5 novembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile: L’Importanza della Specificità dei Motivi

Nel processo penale, l’atto di impugnazione è uno strumento fondamentale per garantire il diritto alla difesa. Tuttavia, la sua efficacia dipende dal rispetto di precisi requisiti di legge. Una recente ordinanza della Corte di Cassazione chiarisce le conseguenze di un ricorso inammissibile, specialmente quando i motivi presentati sono generici e non pertinenti alla condanna. Analizziamo questa decisione per comprendere perché la specificità è cruciale.

I Fatti del Caso: Una Condanna e un Appello Sbagliato

Il caso ha origine da una sentenza della Corte d’Appello che confermava la condanna di un imputato per i reati di ricettazione (art. 648 c.p.) e uso di atto falso (art. 489 c.p.). È importante notare che, nel corso del giudizio di primo grado, un’originaria accusa di truffa era stata archiviata a seguito della remissione della querela da parte della persona offesa.

Nonostante ciò, il difensore dell’imputato ha presentato ricorso per cassazione basando le sue argomentazioni esclusivamente su presunti vizi di motivazione e violazioni di legge relativi al reato di truffa, ovvero l’unico reato per il quale non era intervenuta alcuna condanna.

La Decisione della Corte di Cassazione

La Settima Sezione Penale della Corte di Cassazione ha dichiarato il ricorso presentato del tutto inammissibile. La Corte ha osservato che i motivi dell’appello erano affetti da una “assoluta genericità”, un vizio che ne ha impedito l’esame nel merito. Di conseguenza, l’imputato è stato condannato al pagamento delle spese processuali e a versare una somma di tremila euro alla Cassa delle ammende.

L’Errore Fatale nel Ricorso Inammissibile

L’errore strategico della difesa è stato quello di non contestare la motivazione della sentenza per i reati per i quali era stata effettivamente confermata la condanna. Invece, l’attenzione è stata deviata su un’accusa ormai estinta. Un simile approccio viola l’articolo 581, comma 1, lettera c) del codice di procedura penale, che impone di indicare specificamente le ragioni di diritto e gli elementi di fatto che sorreggono ogni richiesta. Senza questa specificità, il giudice dell’impugnazione non è in grado di individuare i rilievi mossi alla sentenza e di esercitare il proprio sindacato.

Le Motivazioni della Sentenza

La Corte ha motivato la sua decisione evidenziando che il ricorso era totalmente scollegato dal contenuto della sentenza impugnata. A fronte di una motivazione logicamente corretta e coerente per i reati di ricettazione e uso di atto falso, la difesa non ha offerto alcun elemento critico. I motivi, incentrati su un reato non più oggetto del giudizio, si sono rivelati irrilevanti e, pertanto, generici. La genericità non consiste solo in argomentazioni vaghe, ma anche in censure che non si confrontano con la reale decisione del giudice, rendendo l’impugnazione un mero esercizio formale e non un effettivo strumento di giustizia.

Le Conclusioni: Lezioni Pratiche per un Ricorso Efficace

Questa ordinanza offre una lezione fondamentale: un ricorso, per essere ammissibile ed efficace, deve essere mirato, specifico e pertinente. È essenziale che i motivi di impugnazione attacchino direttamente le fondamenta logico-giuridiche della decisione che si intende contestare. Presentare argomentazioni non pertinenti, come in questo caso, equivale a non presentare alcuna argomentazione valida. La conseguenza non è solo il rigetto del ricorso, ma anche l’imposizione di ulteriori oneri economici a carico del ricorrente, a conferma della serietà con cui l’ordinamento tratta il corretto esercizio del diritto di impugnazione.

Perché il ricorso è stato dichiarato inammissibile?
È stato dichiarato inammissibile perché i suoi motivi erano completamente generici e non pertinenti. Si concentravano su un’accusa di truffa per la quale non c’era stata condanna, ignorando completamente le sentenze per ricettazione e uso di atto falso.

Cosa significa che i motivi di un ricorso sono “generici”?
Significa che le argomentazioni non sono specifiche e non si confrontano con la decisione impugnata. In questo caso, il ricorso non indicava elementi critici contro la condanna effettiva, rendendo impossibile per il giudice valutare la fondatezza delle censure.

Quali sono le conseguenze di un ricorso inammissibile per il ricorrente?
Il ricorrente viene condannato al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di denaro, in questo caso tremila euro, in favore della Cassa delle ammende.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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