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Ricorso inammissibile: quando l’appello è generico

La Corte di Cassazione ha dichiarato un ricorso inammissibile presentato da due imputati condannati per falsa testimonianza. I motivi del ricorso sono stati ritenuti generici, in quanto non contestavano specificamente le argomentazioni della Corte d’Appello. Di conseguenza, i ricorrenti sono stati condannati al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria.

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Pubblicato il 5 novembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile: la Cassazione Boccia Appelli Generici

Presentare un ricorso alla Corte di Cassazione è l’ultimo grado di giudizio nel nostro ordinamento, ma per avere successo non basta semplicemente impugnare una sentenza. È fondamentale che i motivi siano specifici, pertinenti e capaci di confrontarsi criticamente con la decisione precedente. Un recente provvedimento della Suprema Corte ci offre un chiaro esempio di come un ricorso inammissibile per genericità dei motivi porti a una condanna alle spese e al pagamento di una sanzione. Analizziamo insieme la vicenda.

I Fatti del Caso

Due soggetti, precedentemente condannati dalla Corte d’Appello per il reato di falsa testimonianza, previsto dall’art. 372 del codice penale, decidevano di presentare ricorso per Cassazione. L’obiettivo era ottenere l’annullamento della sentenza di condanna, sostenendo che la loro responsabilità penale non fosse stata correttamente accertata.

La Decisione della Corte di Cassazione

La Settima Sezione Penale della Corte di Cassazione ha esaminato i ricorsi e li ha dichiarati entrambi inammissibili. Questa decisione non è entrata nel merito della colpevolezza o innocenza degli imputati, ma si è fermata a un livello precedente, quello procedurale. La Corte ha ritenuto che le argomentazioni presentate fossero troppo vaghe per poter essere esaminate.

L’Importanza della Specificità nel Ricorso Inammissibile

Il cuore della decisione risiede nella genericità delle doglianze. I ricorrenti si sono limitati a delle ‘mere enunciazioni’, senza entrare nel dettaglio delle motivazioni della sentenza d’appello. Non hanno indicato con precisione quali punti della decisione fossero errati, né hanno fornito ragioni di diritto o elementi di fatto specifici a supporto delle loro tesi. In sostanza, non hanno creato un vero e proprio dialogo critico con la sentenza impugnata, che invece era stata motivata in modo ‘puntuale e logico’ dalla Corte territoriale.

Le Motivazioni della Cassazione

La Suprema Corte ha sottolineato che un ricorso, per superare il vaglio di ammissibilità, non può essere una semplice riproposizione di argomenti già respinti o una lamentela generica. Deve, al contrario, individuare con esattezza le presunte violazioni di legge o i vizi di motivazione, dimostrando come questi abbiano influito sulla decisione finale. Mancando questa specificità, i ricorsi sono stati ritenuti non idonei a innescare un riesame della causa, risultando di fatto inammissibili.

Le Conclusioni

Questa ordinanza ribadisce un principio fondamentale della procedura penale: l’onere di specificità dei motivi di ricorso. Chi impugna una sentenza deve svolgere un lavoro di analisi critica e dettagliata, non potendosi limitare a manifestare un generico dissenso. La conseguenza di un ricorso inammissibile è severa: non solo la sentenza di condanna diventa definitiva, ma i ricorrenti vengono anche condannati al pagamento delle spese processuali e di una somma in favore della Cassa delle ammende, che nel caso di specie è stata fissata in tremila euro per ciascuno. Un monito per chi intende adire la Suprema Corte: la forma e la sostanza del ricorso sono essenziali quanto le ragioni di merito.

Per quale motivo la Corte di Cassazione ha dichiarato i ricorsi inammissibili?
La Corte ha dichiarato i ricorsi inammissibili perché le doglianze presentate erano generiche, limitandosi a mere enunciazioni senza confrontarsi specificamente con le argomentazioni logiche e puntuali della sentenza della Corte d’Appello.

Qual era il reato per cui gli imputati erano stati condannati in appello?
Gli imputati erano stati condannati per il reato di falsa testimonianza, previsto e punito dall’articolo 372 del codice penale.

Quali sono state le conseguenze economiche per i ricorrenti a seguito della dichiarazione di inammissibilità?
I ricorrenti sono stati condannati al pagamento delle spese processuali e, ciascuno, al versamento della somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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