Ricorso Inammissibile: La Cassazione e i Motivi di Appello Generici
Quando si presenta un ricorso alla Corte di Cassazione, la precisione non è solo una virtù, ma un requisito fondamentale. Un recente provvedimento della Suprema Corte ha ribadito un principio cardine della procedura penale: un ricorso inammissibile è la conseguenza diretta di motivi d’appello generici e non specifici. Analizziamo l’ordinanza n. 7109/2024 per comprendere le implicazioni pratiche di questa regola.
I Fatti del Processo
Il caso trae origine da una condanna per il reato di resistenza a pubblico ufficiale, previsto dall’art. 337 del codice penale. L’imputato, dopo la conferma della condanna da parte della Corte d’Appello di Bari, ha deciso di presentare ricorso per Cassazione, contestando l’affermazione della sua responsabilità.
L’Importanza della Specificità dei Motivi di Ricorso
Il cuore della questione non risiede nel merito del reato contestato, ma nel modo in cui il ricorso è stato formulato. La Corte di Cassazione, infatti, non è un terzo grado di giudizio dove si riesaminano i fatti, ma un organo di legittimità che valuta la corretta applicazione della legge e la logicità delle motivazioni della sentenza impugnata.
Per questo motivo, chi ricorre in Cassazione ha l’onere di presentare delle “doglianze” specifiche. Non è sufficiente contestare genericamente la decisione, ma è necessario:
1. Confrontarsi direttamente con l'”apparato argomentativo” della sentenza precedente.
2. Evidenziare in modo puntuale e logico dove e perché i giudici dei gradi inferiori avrebbero sbagliato.
3. Indicare le ragioni di diritto e i dati di fatto specifici che sostengono le proprie richieste.
La Decisione della Corte e il Concetto di Ricorso Inammissibile
La Suprema Corte ha osservato che i motivi presentati dal ricorrente erano “totalmente generiche”, limitandosi a “mere enunciazioni”. In altre parole, il ricorso non dialogava con la sentenza della Corte d’Appello, ma si limitava a riproporre le proprie tesi senza smontare punto per punto il ragionamento dei giudici. Questa carenza ha portato a una sola, inevitabile conclusione: la dichiarazione di ricorso inammissibile.
Le Motivazioni
La motivazione della Corte è stata netta e lineare. Un ricorso è considerato inammissibile quando non riesce a superare un vaglio preliminare di specificità. Se le censure sono vaghe e non si misurano con le argomentazioni della sentenza impugnata, il ricorso non può essere esaminato nel merito. La Corte ha sottolineato come l’atto mancasse di un confronto critico con gli “apprezzamenti di merito adeguatamente scrutinati dalla Corte d’appello con puntuale e logico apparato argomentativo”.
Le Conclusioni
Le conseguenze pratiche di questa decisione sono duplici. In primo luogo, la condanna per resistenza a pubblico ufficiale diventa definitiva. In secondo luogo, il ricorrente viene condannato non solo al pagamento delle spese processuali, ma anche a versare una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende. Questa pronuncia serve da monito: l’accesso alla giustizia di legittimità richiede rigore, precisione e un’argomentazione legale che sia sostanziata e non meramente assertiva. La genericità, in sede di Cassazione, si paga a caro prezzo.
Perché un ricorso in Cassazione può essere dichiarato inammissibile?
Un ricorso viene dichiarato inammissibile quando i motivi di contestazione sono totalmente generici, si limitano a mere enunciazioni e non si confrontano criticamente con le argomentazioni logiche e puntuali sviluppate nella sentenza impugnata.
Quali sono le conseguenze economiche di un ricorso inammissibile?
Il ricorrente viene condannato al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di denaro, in questo caso stabilita in tremila euro, in favore della Cassa delle ammende.
Cosa deve contenere un ricorso per essere considerato ammissibile dalla Corte di Cassazione?
Il ricorso deve contenere richieste specifiche, supportate da un’indicazione chiara delle ragioni di diritto e dei dati di fatto su cui si fondano, criticando in modo puntuale l’apparato argomentativo della decisione che si intende impugnare.
Testo del provvedimento
Ordinanza di Cassazione Penale Sez. 7 Num. 7109 Anno 2024
Penale Ord. Sez. 7 Num. 7109 Anno 2024
Presidente: COGNOME NOME
Relatore: NOME COGNOME
Data Udienza: 29/01/2024
ORDINANZA
sul ricorso proposto da:
COGNOME NOME NOME a CANOSA DI PUGLIA il DATA_NASCITA
avverso la sentenza del 23/01/2023 della CORTE APPELLO di BARI
dato avviso alle parti;
udita la relazione svolta dal Consigliere NOME COGNOME;
t
n. 35202/23 Sorrenti
OSSERVA
Visti gli atti e la sentenza impugnata (condanna per il reato di cui alli art. 337 cod. pen Esaminati i motivi di ricorso;
Ritenuto che le doglianze con cui si censura l’affermazione di responsabilità per il rea contestato sono totalmente generiche, limitandosi a mere enunciazioni e non misurandosi affatto con gli apprezzamenti di merito adeguatamente scrutinati dalla Corte d’appello co puntuale e logico apparato argomentativo, né coniugandosi alla enunciazione di specifiche richieste con connessa indicazione delle ragioni di diritto e dei dati di fatto che le sorregg
Rilevato, pertanto, che il ricorso deve essere dichiarato inammissibile, con la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e della somma di euro tremila in favore della Cassa delle ammende.
P. Q. M.
Dichiara inammissibile il ricorso e condanna il ricorrente al pagamento delle spese processual e della somma di euro tremila in favore della Cassa delle ammende. Così deciso, il 29/01/2024