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Ricorso inammissibile: quando l’appello è generico

La Corte di Cassazione ha dichiarato un ricorso inammissibile avverso una condanna per il reato ex art. 391 ter c.p. L’appello, volto al riconoscimento di attenuanti generiche, è stato ritenuto meramente riproduttivo di censure già esaminate e generico, in quanto non si confrontava specificamente con le motivazioni della sentenza impugnata. Di conseguenza, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria.

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Pubblicato il 17 ottobre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile: La Cassazione Spiega Quando un Appello è Destinato al Fallimento

Un recente provvedimento della Corte di Cassazione ha ribadito un principio fondamentale della procedura penale: per essere valido, un ricorso deve essere specifico e non limitarsi a ripetere argomentazioni già esaminate. Quando ciò non avviene, il rischio concreto è una dichiarazione di ricorso inammissibile, con conseguente condanna al pagamento di spese e sanzioni. Analizziamo questa ordinanza per comprendere i requisiti di un’impugnazione efficace e le conseguenze di un appello formulato in modo generico.

I Fatti del Caso

La vicenda trae origine dalla condanna di un individuo per il reato previsto dall’articolo 391 ter del codice penale. L’imputato, non accettando la decisione della Corte d’Appello, ha proposto ricorso per Cassazione. Il fulcro della sua doglianza era il mancato riconoscimento delle circostanze attenuanti generiche, un elemento che avrebbe potuto comportare una riduzione della pena inflitta.

La Decisione della Corte e le ragioni del ricorso inammissibile

La Suprema Corte ha esaminato i motivi presentati dal ricorrente e li ha giudicati inammissibili. La decisione non è entrata nel merito della richiesta (cioè, se le attenuanti fossero o meno dovute), ma si è fermata a un livello preliminare, quello procedurale. Il ricorso è stato respinto per due ragioni concorrenti:

1. Natura riproduttiva: I motivi del ricorso erano una mera ripetizione di censure già sollevate e adeguatamente valutate dai giudici nei precedenti gradi di giudizio.
2. Genericità oggettiva: L’appello era formulato in termini generici e non si confrontava in modo specifico e critico con la motivazione della sentenza della Corte d’Appello che intendeva contestare.

Di conseguenza, la Corte ha dichiarato il ricorso inammissibile, condannando l’imputato al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende.

Le Motivazioni della Suprema Corte

La motivazione dell’ordinanza è un chiaro monito sull’importanza della tecnica redazionale dei ricorsi. La Corte di Cassazione non è un terzo grado di giudizio dove si possono riesaminare i fatti, ma un giudice di legittimità, il cui compito è verificare la corretta applicazione della legge e la logicità della motivazione delle sentenze precedenti.

Per questo motivo, un ricorso non può limitarsi a riproporre le stesse argomentazioni, sperando in un esito diverso. È invece necessario che l’appellante individui con precisione i vizi della sentenza impugnata, che siano essi errori di diritto o difetti logici nella motivazione, e articoli una critica puntuale e specifica. Un ricorso che non si confronta con le ragioni esposte dal giudice d’appello, ma le ignora o le contesta genericamente, manca del suo scopo primario e viene, come in questo caso, considerato inammissibile. L’atto di impugnazione deve contenere una critica mirata, non una lamentela generale.

Le Conclusioni e le Implicazioni Pratiche

Questa decisione sottolinea una lezione cruciale per chiunque intenda impugnare una sentenza penale. La redazione di un ricorso per Cassazione richiede un’analisi approfondita e specifica della decisione che si contesta. Proporre un ricorso inammissibile non solo non porta ad alcun beneficio, ma comporta conseguenze economiche negative: la condanna definitiva, l’obbligo di pagare le spese del procedimento e una sanzione pecuniaria. Ciò serve anche da deterrente contro la presentazione di appelli dilatori o palesemente infondati. Pertanto, è fondamentale affidarsi a una difesa tecnica che sappia articolare motivi di ricorso specifici, pertinenti e criticamente orientati verso la motivazione della sentenza impugnata, evitando formule generiche o la semplice riproposizione di argomenti già respinti.

Perché il ricorso è stato dichiarato inammissibile?
Il ricorso è stato ritenuto inammissibile perché, da un lato, si limitava a ripetere censure già valutate dai giudici di merito e, dall’altro, era oggettivamente generico, non confrontandosi in modo specifico con le motivazioni della sentenza impugnata.

Qual era l’oggetto del ricorso presentato alla Corte di Cassazione?
L’oggetto del ricorso era la richiesta di riconoscimento delle circostanze attenuanti generiche, che erano state negate dalla Corte d’Appello nella sentenza impugnata.

Quali sono state le conseguenze per il ricorrente dopo la dichiarazione di inammissibilità?
Il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende. La sua condanna è così diventata definitiva.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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