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Ricorso inammissibile: quando l’appello è generico

La Corte di Cassazione ha dichiarato un ricorso inammissibile contro una condanna per resistenza a pubblico ufficiale, lesioni e danneggiamento. Il motivo del rigetto è la totale genericità dell’atto di appello, che non presentava argomentazioni specifiche. Questa decisione ha comportato per il ricorrente la condanna al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria.

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Pubblicato il 17 ottobre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile: Conseguenze di un Appello Generico

Presentare un ricorso in Cassazione richiede rigore e precisione. Un atto di impugnazione vago e non argomentato rischia di essere dichiarato ricorso inammissibile, con conseguenze negative non solo sull’esito della causa, ma anche economiche per chi lo propone. Un’ordinanza recente della Corte di Cassazione ci offre un chiaro esempio di questa dinamica, sottolineando l’importanza di formulare motivi di ricorso specifici e dettagliati.

I Fatti del Caso

La vicenda processuale trae origine da una sentenza di condanna emessa dalla Corte d’Appello di Venezia. L’imputato era stato giudicato colpevole per una serie di reati contro la persona e il patrimonio, specificamente per resistenza a pubblico ufficiale (art. 337 c.p.), lesioni personali (art. 582 c.p.) e danneggiamento (art. 635 c.p.).

Contro questa decisione, l’imputato ha deciso di presentare ricorso per Cassazione, contestando il giudizio sulla sua responsabilità penale. L’obiettivo era ottenere un annullamento della sentenza di condanna.

La Decisione della Corte: Focus sul Ricorso Inammissibile

La Settima Sezione Penale della Corte di Cassazione ha esaminato l’atto di impugnazione e, senza neppure entrare nel merito delle questioni sollevate, lo ha dichiarato inammissibile. La decisione si fonda su un unico, ma decisivo, punto: la genericità del motivo di ricorso.

Di conseguenza, la Corte non solo ha respinto l’appello, ma ha anche condannato il ricorrente al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di tremila euro alla Cassa delle ammende. Questa sanzione pecuniaria è una conseguenza tipica prevista dalla legge per i ricorsi giudicati inammissibili, volta a scoraggiare impugnazioni pretestuose o formulate in modo negligente.

Le Motivazioni: Perché il Ricorso è Stato Ritenuto Generico

Il cuore della decisione risiede nella valutazione del motivo di appello come ‘del tutto generico’. La Corte ha rilevato che il ricorrente non aveva ‘dedotto alcunchè’ di specifico. In altre parole, il ricorso si limitava a una contestazione astratta della sentenza di condanna, senza però articolare argomentazioni giuridiche precise o individuare vizi logici o errori di diritto nel ragionamento dei giudici d’appello.

Perché un ricorso sia ammissibile, non è sufficiente manifestare un generico dissenso. È necessario che l’appellante indichi con chiarezza quali parti della sentenza contesta, per quali ragioni giuridiche ritiene che la decisione sia sbagliata e come tali errori abbiano inciso sul giudizio finale. In assenza di questi elementi, il ricorso manca del suo scopo fondamentale, che è quello di consentire alla Corte di Cassazione di esercitare il proprio controllo di legittimità sulla decisione impugnata.

Le Conclusioni: Lezioni Pratiche e Implicazioni

Questa ordinanza ribadisce un principio fondamentale del diritto processuale penale: la specificità dei motivi di ricorso non è un mero formalismo, ma un requisito sostanziale. Un ricorso inammissibile perché generico non solo non produce alcun risultato utile per il condannato, ma aggrava la sua posizione con ulteriori oneri economici.

La lezione pratica è chiara: l’assistenza di un difensore esperto è cruciale per redigere un atto di impugnazione che sia tecnicamente solido e argomentato. Un ricorso efficace deve analizzare criticamente la sentenza impugnata, smontandone il ragionamento punto per punto, e non limitarsi a una sterile affermazione di innocenza. In caso contrario, come dimostra questa vicenda, il risultato è una rapida declaratoria di inammissibilità e la condanna a pagare non solo le spese del processo, ma anche una sanzione aggiuntiva.

Cosa significa quando un ricorso viene dichiarato ‘inammissibile’?
Significa che il ricorso non può essere esaminato nel merito dalla Corte perché manca dei requisiti formali o sostanziali previsti dalla legge, come in questo caso in cui è stato ritenuto ‘del tutto generico’.

Perché il motivo di ricorso è stato considerato ‘generico’?
È stato considerato generico perché non sono stati dedotti argomenti specifici e circostanziati contro la sentenza impugnata. L’atto di appello non ha sollevato critiche precise, rendendo impossibile per la Corte una valutazione di legittimità.

Quali sono le conseguenze economiche di un ricorso inammissibile?
Oltre alla conferma della condanna, la dichiarazione di inammissibilità comporta per il ricorrente la condanna al pagamento delle spese processuali e di una somma di denaro, in questo caso tremila euro, in favore della Cassa delle ammende.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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