LexCED: l'assistente legale basato sull'intelligenza artificiale AI. Chiedigli un parere, provalo adesso!

Ricorso inammissibile: quando l’appello è generico

La Corte di Cassazione ha dichiarato un ricorso inammissibile presentato contro una condanna per il reato di evasione. La richiesta di riconoscere la continuazione del reato è stata respinta poiché i motivi dell’appello erano meramente riproduttivi di censure già esaminate e obiettivamente generici, non confrontandosi con la motivazione della sentenza impugnata. Di conseguenza, la ricorrente è stata condannata al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria.

Prenota un appuntamento

Per una consulenza legale o per valutare una possibile strategia difensiva prenota un appuntamento.

La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)
Pubblicato il 17 ottobre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile: Le Conseguenze di un Appello Generico

Presentare un ricorso in Cassazione richiede specificità e rigore. Quando un appello si limita a ripetere argomentazioni già respinte o non affronta le motivazioni della sentenza impugnata, il rischio è una declaratoria di ricorso inammissibile, con conseguente condanna al pagamento delle spese e di una sanzione. Un’ordinanza recente della Corte di Cassazione offre un chiaro esempio di questa dinamica, fornendo importanti lezioni per la pratica legale.

I Fatti del Processo

Il caso trae origine da una condanna per il reato di evasione, previsto dall’art. 385 del codice penale. L’imputata, già condannata in un altro procedimento con sentenza divenuta irrevocabile, aveva presentato ricorso per Cassazione avverso la decisione della Corte d’Appello. Il motivo principale del ricorso era il mancato riconoscimento dell’istituto della “continuazione” tra il reato di evasione oggetto del processo e quelli già giudicati in precedenza. La ricorrente sosteneva, in sostanza, che tutti i reati facessero parte di un unico disegno criminoso e che, pertanto, la pena avrebbe dovuto essere ricalcolata in modo più favorevole.

La Decisione della Corte di Cassazione

La Suprema Corte ha esaminato i motivi del ricorso e li ha ritenuti manifestamente infondati, dichiarando il ricorso inammissibile. Questa decisione non entra nel merito della richiesta (cioè se la continuazione fosse o meno applicabile), ma si ferma a un livello preliminare, giudicando la modalità con cui il ricorso è stato formulato. La conseguenza diretta di tale pronuncia è stata la condanna della ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende.

Le Motivazioni dietro un Ricorso Inammissibile

La Corte ha basato la sua decisione su due pilastri argomentativi fondamentali. In primo luogo, i motivi del ricorso erano considerati meramente riproduttivi di censure che erano già state adeguatamente valutate e respinte dai giudici di merito nei precedenti gradi di giudizio. In pratica, l’atto di appello non introduceva nuovi elementi di critica giuridica, ma si limitava a ripetere le stesse argomentazioni, senza tener conto delle risposte già fornite dalla Corte d’Appello.

In secondo luogo, e in stretta connessione con il primo punto, il ricorso è stato giudicato obiettivamente generico. La genericità derivava dal fatto che le doglianze non si confrontavano specificamente con la motivazione della sentenza impugnata. Un ricorso in Cassazione, per essere ammissibile, deve contenere una critica puntuale e argomentata delle ragioni che hanno portato il giudice precedente a decidere in un certo modo. Limitarsi a riproporre la propria tesi senza smontare quella avversaria rende l’impugnazione inefficace e, come in questo caso, inammissibile.

Conclusioni: L’Importanza della Specificità negli Atti Giudiziari

L’ordinanza in esame ribadisce un principio cardine del nostro sistema processuale: l’onere della specificità dei motivi di impugnazione. Non è sufficiente essere in disaccordo con una sentenza; è necessario articolare le ragioni del dissenso in modo preciso, pertinente e critico rispetto alla decisione che si intende contestare. Un ricorso inammissibile non solo preclude la possibilità di vedere esaminata la propria istanza nel merito, ma comporta anche significative conseguenze economiche. Questa pronuncia serve da monito sulla necessità di redigere atti di impugnazione che siano dialoganti con la sentenza precedente, evitando formule generiche o ripetitive che sono destinate a essere respinte in via preliminare.

Perché il ricorso è stato dichiarato inammissibile?
Il ricorso è stato dichiarato inammissibile perché i motivi erano, da un lato, una mera riproduzione di censure già valutate dai giudici di merito e, dall’altro, obiettivamente generici e non si confrontavano con la motivazione della sentenza impugnata.

Cosa chiedeva la ricorrente con il suo appello?
La ricorrente chiedeva il riconoscimento della continuazione tra il reato di evasione per cui era stata condannata e altri reati già giudicati in un separato procedimento con sentenza definitiva.

Quali sono state le conseguenze economiche della dichiarazione di inammissibilità?
La ricorrente è stata condannata al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

Desideri approfondire l'argomento ed avere una consulenza legale?

Prenota un appuntamento. La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza / conference call e si svolge in tre fasi.

Prima dell'appuntamento: analisi del caso prospettato. Si tratta della fase più delicata, perché dalla esatta comprensione del caso sottoposto dipendono il corretto inquadramento giuridico dello stesso, la ricerca del materiale e la soluzione finale.

Durante l’appuntamento: disponibilità all’ascolto e capacità a tenere distinti i dati essenziali del caso dalle componenti psicologiche ed emozionali.

Al termine dell’appuntamento: ti verranno forniti gli elementi di valutazione necessari e i suggerimenti opportuni al fine di porre in essere azioni consapevoli a seguito di un apprezzamento riflessivo di rischi e vantaggi. Il contenuto della prestazione di consulenza stragiudiziale comprende, difatti, il preciso dovere di informare compiutamente il cliente di ogni rischio di causa. A detto obbligo di informazione, si accompagnano specifici doveri di dissuasione e di sollecitazione.

Il costo della consulenza legale è di € 150,00.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)

Articoli correlati