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Ricorso inammissibile: quando l’appello è generico

La Corte di Cassazione ha dichiarato un ricorso inammissibile perché i motivi presentati erano generici e non criticavano specificamente la sentenza di condanna. Di conseguenza, i ricorrenti sono stati condannati non solo a pagare le spese processuali, ma anche a versare una somma di 3.000 euro ciascuno alla Cassa delle ammende, evidenziando le severe conseguenze di un’impugnazione mal formulata.

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Pubblicato il 23 settembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile: Le Conseguenze di un Appello Generico

Un ricorso inammissibile può costare molto caro, non solo in termini di conferma della condanna, ma anche per le sanzioni economiche accessorie. Con una recente ordinanza, la Corte di Cassazione ha ribadito un principio cruciale del processo penale: i motivi di appello devono essere specifici, critici e pertinenti. Un’impugnazione basata su contestazioni vaghe è destinata al fallimento e a ulteriori spese. Analizziamo insieme la decisione per comprendere le sue implicazioni pratiche.

I Fatti del Caso in Esame

La vicenda trae origine da una sentenza del Tribunale di Genova, che aveva condannato due persone per un reato previsto dall’art. 727 del codice penale. La pena inflitta a ciascuno era un’ammenda di 9.100,00 euro. Insoddisfatti della decisione, i due condannati hanno proposto ricorso per Cassazione, cercando di ottenere l’annullamento della sentenza.

La Decisione della Corte: un Ricorso Inammissibile

La Corte di Cassazione, esaminati gli atti, ha dichiarato entrambi i ricorsi inammissibili. La ragione di tale drastica decisione risiede nella natura stessa dei motivi presentati. I giudici hanno ritenuto che le argomentazioni dei ricorrenti fossero “generiche”, ovvero non in grado di confrontarsi in modo realmente critico e specifico con le motivazioni della sentenza impugnata. In pratica, l’appello non spiegava in modo puntuale dove e perché il Tribunale avesse sbagliato, limitandosi a contestazioni superficiali.

Le Motivazioni della Cassazione

La Corte ha spiegato che un ricorso, per essere ammissibile, deve andare oltre la mera riproposizione di tesi già respinte o la formulazione di lamentele astratte. È necessario che l’appellante individui con precisione i vizi logici o giuridici della decisione che intende contestare. Quando i motivi sono generici, il ricorso non supera la soglia di ammissibilità e il giudice non può nemmeno entrare nel merito della questione.

Questa regola ha lo scopo di garantire l’efficienza del sistema giudiziario, evitando che le corti superiori siano gravate da impugnazioni pretestuose o prive di fondamento concreto. Nel caso di specie, la mancanza di un confronto critico con la sentenza ha portato inevitabilmente a una declaratoria di ricorso inammissibile.

Le Conclusioni e le Implicazioni Economiche

La conseguenza più evidente è la condanna definitiva degli imputati. Ma non è tutto. La declaratoria di inammissibilità ha attivato le disposizioni dell’articolo 616 del codice di procedura penale. In base a tale norma, i ricorrenti sono stati condannati a pagare:

1. Le spese processuali: i costi relativi al procedimento di Cassazione.
2. Una somma alla Cassa delle ammende: La Corte, richiamando una storica sentenza della Corte Costituzionale (n. 186/2000), ha stabilito che, non essendovi prova che l’inammissibilità fosse dovuta a cause non imputabili ai ricorrenti, questi dovessero versare una somma ulteriore. Tale importo, fissato equitativamente in 3.000,00 euro per ciascuno, funge da deterrente contro la presentazione di ricorsi temerari.

Questa decisione sottolinea l’importanza di affidarsi a un professionista esperto per redigere un atto di appello che sia tecnicamente ineccepibile e fondato su critiche specifiche, al fine di evitare non solo la conferma di una condanna ma anche l’aggravio di pesanti sanzioni pecuniarie.

Cosa significa che un ricorso è ‘generico’?
Significa che l’atto di appello non contesta in modo specifico e critico le argomentazioni della sentenza impugnata, ma si limita a critiche vaghe o a ripetere argomenti già esaminati, senza individuare precisi errori nel ragionamento del giudice precedente.

Quali sono le conseguenze di un ricorso dichiarato inammissibile per genericità?
Oltre alla conferma della condanna, il ricorrente viene condannato al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di denaro in favore della Cassa delle ammende, che in questo caso è stata fissata a 3.000 euro per ciascun ricorrente.

Perché il ricorrente deve pagare una somma alla Cassa delle ammende?
Secondo l’articolo 616 del codice di procedura penale, questa sanzione pecuniaria è prevista quando l’inammissibilità del ricorso è attribuibile a colpa del ricorrente. La Corte ha ritenuto che presentare un ricorso senza motivi specifici costituisca una colpa, giustificando così l’applicazione della sanzione.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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