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Ricorso inammissibile: quando l’appello è generico

La Corte di Cassazione dichiara inammissibile il ricorso di un imputato condannato per furto aggravato. La decisione si basa sulla totale genericità e astrattezza dei motivi di appello, che non si confrontavano concretamente con la sentenza impugnata. Questo caso evidenzia l’importanza di presentare un ricorso inammissibile con argomentazioni specifiche e pertinenti.

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Pubblicato il 19 settembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile: la Cassazione ribadisce il principio di specificità

Quando si presenta un ricorso contro una sentenza di condanna, non è sufficiente lamentare un’ingiustizia in termini generici. È necessario articolare motivi precisi, pertinenti e concretamente collegati alla decisione che si intende contestare. In caso contrario, il rischio è quello di vedersi dichiarare il ricorso inammissibile. Una recente ordinanza della Corte di Cassazione offre un chiaro esempio di questa regola fondamentale del processo penale, sottolineando come le argomentazioni astratte e non specifiche non possano trovare accoglimento in sede di legittimità.

I fatti del processo

Il caso trae origine da una condanna per il reato di furto aggravato, pronunciata in primo grado e successivamente confermata dalla Corte d’Appello. L’imputato era stato ritenuto colpevole di un furto commesso nel marzo 2019, aggravato da due circostanze specifiche previste dal codice penale. Nonostante la doppia pronuncia di colpevolezza nei gradi di merito, la difesa decideva di proseguire la battaglia legale presentando ricorso alla Suprema Corte di Cassazione.

L’impugnazione e il vizio di motivazione

Il ricorso presentato nell’interesse dell’imputato si basava su un unico motivo: un presunto vizio di motivazione della sentenza d’appello. In particolare, la difesa sosteneva che i giudici di secondo grado non avessero adeguatamente considerato la possibile sussistenza di cause di non punibilità, come previsto dall’articolo 129 del codice di procedura penale. Tuttavia, come evidenziato dalla Cassazione, questa doglianza era stata formulata in modo del tutto generico.

La decisione sul ricorso inammissibile

La Corte di Cassazione ha dichiarato il ricorso inammissibile. Questa decisione non è entrata nel merito della colpevolezza o meno dell’imputato, ma si è fermata a un livello precedente, quello procedurale. I giudici supremi hanno constatato che i motivi addotti dalla difesa erano caratterizzati da “conclamata indeterminatezza ed aspecificità”. Le argomentazioni erano “del tutto astratte” e “prive di qualsivoglia addentellato concreto alla motivazione della sentenza impugnata”.

Le motivazioni

La motivazione della Corte si fonda su un principio cardine del sistema delle impugnazioni: il ricorso non può essere un’occasione per riesaminare l’intero processo, ma deve individuare con precisione i punti della sentenza che si ritengono errati e spiegare in modo specifico perché. Nel caso di specie, la difesa si era limitata a evocare la possibile applicazione di cause di non punibilità senza però collegare questa richiesta a elementi concreti emersi nel processo o a specifiche lacune nella motivazione della Corte d’Appello. Un’argomentazione così vaga non permette alla Cassazione di esercitare il proprio ruolo di controllo sulla corretta applicazione della legge. Di conseguenza, il ricorso non supera il vaglio di ammissibilità.

Le conclusioni

La pronuncia in esame è un monito importante: la redazione di un atto di impugnazione richiede rigore, precisione e un confronto serrato con la decisione che si contesta. L’esito di un ricorso inammissibile non solo sancisce la definitività della condanna, ma comporta anche conseguenze economiche per il ricorrente. Infatti, oltre al pagamento delle spese processuali, l’imputato è stato condannato a versare una somma significativa alla Cassa delle ammende. Questa decisione riafferma che l’accesso alla giustizia, specialmente in sede di legittimità, deve essere esercitato attraverso strumenti tecnici adeguati, evitando argomentazioni generiche che si traducono solo in una perdita di tempo e risorse.

Perché il ricorso è stato dichiarato inammissibile?
Il ricorso è stato dichiarato inammissibile a causa della sua “conclamata indeterminatezza ed aspecificità”. Le argomentazioni presentate erano astratte e non avevano alcun collegamento concreto con la motivazione della sentenza che si intendeva impugnare.

Qual era il reato per cui l’imputato era stato condannato?
L’imputato era stato condannato per il delitto di furto aggravato, previsto dagli articoli 624 e 625, comma 1, numeri 2 e 7, del codice penale.

Quali sono state le conseguenze economiche per il ricorrente?
A seguito della dichiarazione di inammissibilità del ricorso, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di Euro 3.000,00 in favore della Cassa delle ammende.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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