Ricorso Inammissibile: Le Conseguenze di un’Impugnazione Aspecifica
Quando si presenta un’impugnazione, è fondamentale che questa sia precisa e ben argomentata. Un recente provvedimento della Corte di Cassazione ci ricorda le gravi conseguenze di un ricorso inammissibile, specialmente quando questo si fonda su presupposti errati. La decisione in esame sottolinea un principio cardine della procedura penale: la critica alla sentenza impugnata deve essere specifica e pertinente, non generica o basata su un’errata interpretazione degli atti processuali.
I Fatti del Processo
Il caso ha origine dalla condanna di un individuo da parte del Tribunale di Trapani per reati previsti dal Codice della Strada (artt. 116 e 187 del D.Lgs. 30 aprile 1992). La sentenza di primo grado, emessa il 23 settembre 2021, aveva riconosciuto l’imputato responsabile, applicando le circostanze attenuanti generiche e l’aumento di pena per la continuazione tra i reati.
L’imputato aveva presentato appello, ma la Corte d’Appello di Palermo, con sentenza del 9 novembre 2022, aveva integralmente confermato la decisione del Tribunale. È importante notare che la Corte d’Appello aveva esaminato nel merito le ragioni dell’appellante, rigettandole.
Il Ricorso in Cassazione e l’Errore di Fondo
Contro la decisione della Corte d’Appello, la difesa proponeva ricorso per cassazione, lamentando una presunta violazione di legge. Il fulcro del ricorso si basava sull’erronea convinzione che la Corte territoriale avesse dichiarato l’appello inammissibile. Secondo il ricorrente, tale declaratoria era illegittima e l’appello avrebbe dovuto essere considerato ammissibile.
Questo singolo motivo di ricorso si è rivelato non solo infondato, ma anche completamente scollegato dalla realtà processuale. La Suprema Corte ha infatti rilevato come il ricorrente avesse proposto una deduzione del tutto aspecifica, che non assolveva alla funzione tipica di una critica argomentata contro la sentenza oggetto di impugnazione. L’errore era palese: la Corte d’Appello non aveva mai dichiarato l’appello inammissibile, ma era entrata nel merito dell’impugnazione, affrontandola e rigettandola.
Le Motivazioni della Suprema Corte sul Ricorso Inammissibile
La Corte di Cassazione, con l’ordinanza in commento, ha dichiarato il ricorso manifestamente infondato e, di conseguenza, inammissibile. Le motivazioni sono chiare e dirette. In primo luogo, il ricorso si basava su un presupposto fattuale e giuridico inesistente. Non si può contestare una declaratoria di inammissibilità che, semplicemente, non è mai stata pronunciata.
In secondo luogo, l’atto di impugnazione mancava del requisito fondamentale della specificità. Un ricorso efficace deve contenere una critica puntuale e motivata delle argomentazioni sviluppate nella sentenza che si intende contestare. In questo caso, invece, il ricorrente non ha mosso alcuna censura alle effettive ragioni per cui la Corte d’Appello aveva confermato la sua condanna, concentrandosi unicamente su un vizio procedurale inesistente.
Le Conclusioni e le Implicazioni Pratiche
In applicazione dell’art. 616 del codice di procedura penale, la declaratoria di ricorso inammissibile ha comportato due conseguenze per il ricorrente. La prima è la condanna al pagamento delle spese del procedimento. La seconda, ben più onerosa, è il versamento di una sanzione pecuniaria di tremila euro in favore della Cassa delle ammende. Questa sanzione viene irrogata quando non si ravvisa un’assenza di colpa nella determinazione della causa di inammissibilità, come stabilito anche dalla Corte Costituzionale (sent. n. 186/2000).
Questa ordinanza ribadisce un insegnamento cruciale per chi opera nel diritto: un’impugnazione deve essere un atto serio, ponderato e, soprattutto, specifico. Presentare un ricorso basato su presupposti errati o con motivi generici non solo è inutile ai fini del processo, ma espone il proprio assistito a conseguenze economiche significative. La specificità dei motivi non è un mero formalismo, ma l’essenza stessa del diritto di difesa in sede di impugnazione.
Perché il ricorso alla Corte di Cassazione è stato dichiarato inammissibile?
Il ricorso è stato dichiarato inammissibile perché manifestamente infondato e del tutto aspecifico. Si basava sull’erroneo presupposto che la Corte d’Appello avesse dichiarato inammissibile il precedente appello, mentre in realtà lo aveva esaminato nel merito e rigettato.
Quali sono le conseguenze economiche di un ricorso inammissibile?
Alla declaratoria di inammissibilità segue la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria, che in questo caso è stata fissata in tremila euro da versare alla Cassa delle ammende.
Cosa significa che un motivo di ricorso è ‘aspecifico’?
Significa che il motivo non contiene una critica argomentata e puntuale contro le specifiche ragioni esposte nella sentenza che si sta impugnando. In pratica, è una contestazione generica che non affronta il ragionamento del giudice.
Testo del provvedimento
Ordinanza di Cassazione Penale Sez. 7 Num. 12276 Anno 2024
Penale Ord. Sez. 7 Num. 12276 Anno 2024
Presidente: COGNOME NOME
Relatore: COGNOME NOME
Data Udienza: 14/12/2023
ORDINANZA
sul ricorso proposto da:
NOME COGNOME nato il DATA_NASCITA
avverso la sentenza del 09/11/2022 della CORTE APPELLO di PALERMO
dato avviso alle parti;
udita la relazione svolta dal Consigliere NOME COGNOME;
Motivi della decisione
1.NOME COGNOME ricorre, tramite Difensore, per la cassazione della sentenza con cui la Corte di appello di Palermo il 9 novembre 2022 ha integralmente confermato la decisione, appellata dall’imputato, con la quale il Tribunale di Trapani il 23 settembre 2021 lo ha riconosciuto responsabile dei reati di cui agli artt. 187 e 116 del d. Igs. 30 aprile 1992, fatti commessi il 24 marzo 2018, in conseguenza condannandolo, con le circostanze attenuanti generiche, operato l’aumento per la riconosciuta continuazione, alla pena di giustizia.
2.11 ricorrente si affida ad un unico motivo con il quale lamenta violazione di legge, avendo, a suo avviso, illegittimamente la Corte territoriale dichiarato inammissibile l’appello, che, invece, era da ritenersi sicuramente ammissibile.
3.11 ricorso è, con ogni evidenza, manifestamente infondato: rispetto alla decisione impugnata il ricorso infatti prospetta una deduzione del tutto aspecifica, che non assolve alla tipica funzione di una critica argomentata avverso la sentenza oggetto di ricorso (cfr., ex plurimis, Sez. 2, n. 42046 del 17/07/2019, COGNOME, Rv. 277710). Infatti, la Corte di appello è entrata nel merito dell’impugnazione, affrontandola e rigettandola, non avendo adottato declaratoria di inammissibilità.
4.Essendo, in definitiva, il ricorso inammissibile e non ravvisandosi ex art. 616 cod. proc. pen. assenza di colpa nella determinazione della causa di inammissibilità (Corte Cost., sent. n. 186 del 7-13 giugno 2000), alla declaratoria di inammissibilità segue la condanna del ricorrente al pagamento delle spese del procedimento e della sanzione pecuniaria nella misura, che si ritiene congrua e conforme a diritto, che è indicata in dispositivo.
P.Q.M.
Dichiara inammissibile il ricorso e condanna il ricorrente al pagamento delle spese processuali e della somma di euro tremila in favore della Cassa delle ammende.
Così deciso in Roma, il 14/12/2023.