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Ricorso inammissibile: quando l’appello è aspecifico

La Corte di Cassazione si pronuncia sul caso di due imputati condannati per tentato furto. La sentenza chiarisce i criteri che rendono un ricorso inammissibile, in particolare quando i motivi sono aspecifici e non si confrontano con la decisione impugnata. Per uno degli imputati, la Corte annulla una condanna per un reato contravvenzionale a causa della prescrizione, mentre dichiara integralmente inammissibile il ricorso dell’altro, condannandolo al pagamento delle spese e di una sanzione pecuniaria.

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Pubblicato il 7 novembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile: Analisi di una Sentenza della Cassazione

Presentare un ricorso in Cassazione richiede una precisione tecnica e argomentativa elevata. Un ricorso inammissibile non solo impedisce alla Corte di esaminare il caso nel merito, ma comporta anche conseguenze economiche per il ricorrente. Una recente sentenza della Corte di Cassazione (n. 11680/2024) offre un chiaro esempio pratico dei requisiti di ammissibilità e delle conseguenze della loro violazione, distinguendo tra motivi aspecifici e la sopravvenuta prescrizione di un reato.

I Fatti del Processo

Il caso trae origine dalla condanna di due individui per il reato di tentato furto. Uno dei due era stato condannato anche per una specifica fattispecie contravvenzionale prevista dal D.Lgs. 159/2011. A seguito della conferma della condanna da parte della Corte di Appello di Genova, entrambi gli imputati hanno proposto ricorso per cassazione tramite i loro difensori.

I ricorsi si basavano, per entrambi, su una presunta erronea applicazione della legge penale in merito alla configurabilità del tentato furto. Uno dei due imputati sollevava anche una questione procedurale relativa all’utilizzabilità di una prova, mentre l’altro contestava la responsabilità per il reato contravvenzionale.

La Decisione della Corte di Cassazione

La Suprema Corte ha adottato decisioni diverse per i due ricorrenti, evidenziando la differente sorte dei motivi di impugnazione.

Per il primo imputato, il ricorso è stato dichiarato parzialmente fondato. La Corte ha annullato senza rinvio la sentenza limitatamente alla condanna per la contravvenzione, poiché il reato si era estinto per prescrizione. Tuttavia, ha dichiarato inammissibile il resto del suo ricorso relativo al tentato furto.

Per il secondo imputato, il ricorso è stato dichiarato integralmente inammissibile. Di conseguenza, è stato condannato al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di 3.000 euro in favore della Cassa delle ammende.

Le Motivazioni: Perché un Ricorso è Inammissibile?

La sentenza è particolarmente istruttiva per le motivazioni che hanno condotto a queste conclusioni. La Corte ha analizzato attentamente i requisiti di ammissibilità dei ricorsi, offrendo spunti fondamentali sulla corretta redazione di un’impugnazione.

L’Aspecificità dei Motivi di Ricorso

Il motivo principale che ha portato a dichiarare il ricorso inammissibile per entrambi gli imputati, riguardo al tentato furto, è stata l’aspecificità. La Corte ha ribadito un principio consolidato, citando una sentenza delle Sezioni Unite (n. 8825/2017), secondo cui i motivi di ricorso sono inammissibili non solo quando sono intrinsecamente indeterminati, ma anche quando mancano di una necessaria correlazione con le ragioni della sentenza impugnata.

Nel caso specifico, i ricorrenti si erano limitati a riproporre le loro tesi, senza confrontarsi criticamente con la motivazione della Corte d’Appello. Quest’ultima aveva chiaramente spiegato perché si configurasse un tentativo di furto: gli imputati erano stati fermati dopo aver superato la barriera d’ingresso del negozio con la merce, ma prima di passare dalle casse per pagare, manifestando così un’azione inequivocabilmente diretta a commettere il reato. I ricorsi non hanno contestato specificamente questo ragionamento, rendendoli di fatto inammissibili.

La Prescrizione del Reato Contravvenzionale

Diversa è stata la sorte del motivo di ricorso relativo alla contravvenzione contestata a uno degli imputati. La Corte ha rilevato che, per questa specifica fattispecie, era maturata la prescrizione in data 6 luglio 2023. Di conseguenza, la legge impone di dichiarare l’estinzione del reato. La Corte ha quindi annullato la sentenza su questo punto, eliminando la relativa pena di due mesi di arresto. Questo dimostra come la Cassazione, anche a fronte di un ricorso parzialmente inammissibile, sia tenuta a rilevare d’ufficio le cause di non punibilità come la prescrizione.

Conclusioni: Lezioni Pratiche per la Difesa

Questa sentenza sottolinea l’importanza cruciale della specificità nella redazione dei motivi di ricorso per cassazione. Non è sufficiente reiterare le argomentazioni già respinte nei gradi di merito. È invece necessario costruire una critica argomentata e puntuale, che si confronti direttamente con la motivazione della sentenza che si intende impugnare. In assenza di questo confronto, il rischio concreto è quello di un ricorso inammissibile, con la conseguente condanna al pagamento delle spese e di una sanzione pecuniaria. La pronuncia, infine, conferma che l’obbligo del giudice di rilevare la prescrizione del reato prevale anche in presenza di un ricorso con altri motivi inammissibili.

Cosa rende un ricorso per cassazione inammissibile?
Un ricorso è inammissibile, secondo la sentenza, quando i suoi motivi sono ‘aspecifici’, ovvero quando non si confrontano criticamente con le ragioni della decisione impugnata, ma si limitano a ripetere argomentazioni generiche o già respinte, senza una necessaria correlazione logica con la sentenza stessa.

Quali sono le conseguenze di un ricorso dichiarato integralmente inammissibile?
Quando un ricorso è dichiarato integralmente inammissibile, il ricorrente viene condannato al pagamento delle spese del procedimento e al versamento di una somma di denaro, in questo caso determinata in 3.000 euro, in favore della Cassa delle ammende.

La Corte di Cassazione può annullare una condanna anche se altri motivi del ricorso sono inammissibili?
Sì. La sentenza dimostra che, anche in presenza di motivi di ricorso inammissibili, la Corte è tenuta a rilevare e dichiarare le cause di estinzione del reato, come la prescrizione. In questo caso, ha annullato la condanna per una contravvenzione perché prescritta, pur dichiarando inammissibile il resto del ricorso.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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