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Ricorso inammissibile: quando la Cassazione lo rigetta

La Corte di Cassazione ha dichiarato un ricorso inammissibile avverso una condanna per lesioni aggravate e porto d’armi. Il ricorso è stato respinto perché basato su motivi di fatto non consentiti in sede di legittimità e su doglianze non presentate nel precedente grado di giudizio. Di conseguenza, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria di tremila euro.

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Pubblicato il 11 settembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile: Conseguenze e Analisi di un Caso Pratico

L’ordinanza della Corte di Cassazione che analizziamo oggi offre un chiaro esempio di ricorso inammissibile e delle sue dirette conseguenze per il ricorrente. Comprendere quando e perché un ricorso viene dichiarato inammissibile è fondamentale per chiunque si avvicini al mondo del diritto penale. Questa decisione sottolinea l’importanza di formulare i motivi di impugnazione nel rispetto dei limiti imposti dal codice di procedura penale, specialmente nel giudizio di legittimità.

La Vicenda Giudiziaria

Il caso ha origine da una condanna emessa dal Tribunale e successivamente confermata dalla Corte d’Appello. L’imputato era stato ritenuto responsabile per i reati di lesioni personali aggravate e porto illegale di arma da fuoco comune, fatti accaduti nel novembre 2017. La difesa, non accettando la sentenza di secondo grado, decideva di presentare ricorso per cassazione, l’ultimo grado di giudizio previsto dal nostro ordinamento.

I Motivi del Ricorso in Cassazione

Il ricorrente basava la sua impugnazione su diversi punti, sostenendo una violazione di legge e un vizio di motivazione da parte della Corte d’Appello. Nello specifico, le doglianze riguardavano:

1. Erronea valutazione delle prove: Per il capo d’imputazione relativo alle lesioni aggravate, la difesa lamentava un’analisi scorretta delle fonti di prova.
2. Assorbimento del reato: In riferimento al porto d’arma, si sosteneva che la detenzione avrebbe dovuto essere considerata assorbita nel reato di porto illegale.
3. Determinazione della pena: Venivano contestate sia l’entità della pena inflitta sia il mancato riconoscimento delle circostanze attenuanti generiche.

Le Motivazioni della Cassazione sul Ricorso Inammissibile

La Suprema Corte ha esaminato i motivi del ricorso e li ha rigettati in blocco, dichiarando l’impugnazione inammissibile. La decisione si fonda su principi consolidati della procedura penale.

Distinzione tra Fatto e Diritto

Per quanto riguarda le lesioni aggravate, la Corte ha stabilito che le critiche del ricorrente erano motivi in fatto. Il ricorso per cassazione, infatti, non è una terza istanza di giudizio sul merito della vicenda, ma un controllo sulla corretta applicazione della legge (giudizio di legittimità). Tentare di ottenere una nuova valutazione delle prove è un’operazione preclusa in questa sede, soprattutto a fronte di una motivazione della Corte d’Appello ritenuta “del tutto congrua”.

Novità delle Doglianze

Relativamente al porto d’arma, la Cassazione ha rilevato un vizio procedurale decisivo: la questione dell’assorbimento non era mai stata sollevata nei motivi di appello. Non è possibile presentare per la prima volta in Cassazione una doglianza che si sarebbe dovuta proporre nel grado di giudizio precedente.

Congruità della Pena e delle Attenuanti

Anche le contestazioni sulla pena sono state respinte. La Corte ha ritenuto che la motivazione dei giudici di merito fosse logica e ben argomentata. In particolare, il diniego delle attenuanti generiche era “saldamente ancorato” all’analisi delle modalità del fatto e a un giudizio negativo sulla personalità dell’imputato, senza presentare vizi logici o giuridici che ne giustificassero l’annullamento.

Le Conclusioni e le Implicazioni Pratiche

La dichiarazione di inammissibilità del ricorso non è priva di conseguenze. Ai sensi dell’art. 616 del codice di procedura penale, essa comporta automaticamente due effetti per il ricorrente:

1. Condanna al pagamento delle spese processuali.
2. Condanna al pagamento di una sanzione pecuniaria a favore della Cassa delle ammende, che nel caso di specie è stata fissata in tremila euro, poiché non sono stati ravvisati elementi per escludere la colpa del ricorrente nella proposizione di un’impugnazione infondata.

Questa ordinanza ribadisce un principio cruciale: il ricorso in Cassazione deve essere preparato con estrema perizia tecnica, concentrandosi esclusivamente su questioni di legittimità e non su una rivalutazione dei fatti già ampiamente discussi nei gradi di merito.

Per quali motivi un ricorso in Cassazione può essere dichiarato inammissibile?
Un ricorso può essere dichiarato inammissibile se proposto per motivi non consentiti, come le questioni di fatto (ad esempio, la rivalutazione delle prove), o se le doglianze sono manifestamente infondate. Inoltre, non è possibile sollevare per la prima volta in Cassazione motivi che dovevano essere presentati in appello.

Cosa comporta la dichiarazione di inammissibilità di un ricorso?
La dichiarazione di inammissibilità comporta, per legge, la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e al versamento di una sanzione pecuniaria a favore della Cassa delle ammende, come previsto dall’art. 616 del codice di procedura penale.

La Corte di Cassazione può riesaminare il diniego delle attenuanti generiche?
La Corte di Cassazione può sindacare la decisione sulle attenuanti solo se la motivazione del giudice di merito presenta vizi logici o giuridici. Se, come nel caso esaminato, la motivazione è congrua e ancorata a elementi concreti (come le modalità del fatto e la personalità dell’imputato), la decisione non è censurabile in sede di legittimità.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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