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Ricorso inammissibile: quando la Cassazione lo dichiara

La Cassazione dichiara un ricorso inammissibile avverso una condanna per ricettazione, confermando l’incompatibilità di un’attenuante richiesta con il reato contestato. Il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria.

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Pubblicato il 25 settembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile in Cassazione: Analisi di un’Ordinanza

Presentare un ricorso in Cassazione rappresenta l’ultimo grado di giudizio nel nostro ordinamento, una via per contestare presunte violazioni di legge. Tuttavia, non tutti i ricorsi vengono esaminati nel merito. Un ricorso inammissibile è un atto che, per vizi di forma o di sostanza, viene respinto dalla Corte senza alcuna discussione sul suo contenuto. Un’ordinanza recente della Suprema Corte ci offre un chiaro esempio delle ragioni e delle conseguenze di una tale declaratoria.

Il Caso: Un Ricorso Contro la Sentenza d’Appello

Il caso analizzato nasce dal ricorso presentato da un imputato contro una sentenza della Corte d’Appello. La condanna originaria riguardava il reato di ricettazione, disciplinato dall’articolo 648 del codice penale. Il ricorrente, nel suo atto di impugnazione, aveva probabilmente sollevato questioni relative all’applicazione di una specifica circostanza attenuante, ritenendola ingiustamente negata nei precedenti gradi di giudizio. La difesa mirava a ottenere una riduzione della pena attraverso il riesame della sua posizione da parte della Corte di Cassazione.

Ricorso Inammissibile: La Decisione della Suprema Corte

La Settima Sezione Penale della Corte di Cassazione, dopo aver esaminato gli atti, ha emesso un’ordinanza perentoria: il ricorso è stato dichiarato inammissibile. Questa decisione significa che i giudici non sono entrati nel vivo delle argomentazioni difensive. Hanno ritenuto che il ricorso mancasse dei presupposti giuridici necessari per poter essere anche solo discusso. Di conseguenza, la sentenza di condanna della Corte d’Appello è diventata definitiva, e l’imputato è stato condannato al pagamento delle spese processuali e di una somma di tremila euro a favore della Cassa delle ammende.

Le Motivazioni della Declaratoria di Inammissibilità

L’ordinanza, pur essendo sintetica, offre uno spunto cruciale per comprendere la decisione. La Corte ha rilevato una chiara ‘incompatibilità dell’invocata attenuante con la fattispecie di cui all’art. 648 cpv. cod. pen.’. In altre parole, il motivo del ricorso si basava su una tesi giuridicamente infondata: la circostanza attenuante richiesta dalla difesa non poteva, per sua natura legale, essere applicata al tipo specifico di reato di ricettazione contestato all’imputato. Quando i motivi del ricorso sono manifestamente infondati o non rientrano tra quelli consentiti dalla legge per il giudizio di Cassazione (che valuta solo la legittimità e non il merito dei fatti), la conseguenza inevitabile è la declaratoria di inammissibilità.

Le Conclusioni: Conseguenze Pratiche della Decisione

La declaratoria di ricorso inammissibile non è priva di conseguenze. In primo luogo, rende immediatamente definitiva la sentenza impugnata, precludendo ogni ulteriore possibilità di discussione sul caso. In secondo luogo, comporta un onere economico significativo per il ricorrente. La condanna al pagamento delle spese processuali e della sanzione pecuniaria a favore della Cassa delle ammende funge da deterrente contro la proposizione di ricorsi palesemente infondati o dilatori, che sovraccaricano il sistema giudiziario. Questa decisione ribadisce quindi un principio fondamentale: il ricorso in Cassazione è uno strumento straordinario, da utilizzare solo in presenza di vizi di legittimità concreti e non per tentare una rivalutazione dei fatti già accertati nei precedenti gradi di giudizio.

Cosa significa quando la Corte di Cassazione dichiara un ricorso ‘inammissibile’?
Significa che la Corte non esamina il merito della questione perché il ricorso presenta vizi di forma o di sostanza, come la manifesta infondatezza dei motivi, che ne impediscono la trattazione. La sentenza impugnata diventa così definitiva.

Quali sono le conseguenze economiche per chi presenta un ricorso inammissibile?
La parte che ha presentato il ricorso viene condannata al pagamento delle spese processuali e di una somma di denaro, stabilita dal giudice, a favore della Cassa delle ammende. Nel caso di specie, la somma è stata fissata in tremila euro.

Nel caso specifico, perché il ricorso è stato dichiarato inammissibile?
Il ricorso è stato ritenuto inammissibile perché basato su una richiesta di applicazione di una circostanza attenuante giudicata dalla Corte incompatibile con la specifica fattispecie di reato (ricettazione aggravata, art. 648 cpv. c.p.) per cui l’imputato era stato condannato.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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