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Ricorso inammissibile: quando i motivi sono generici

La Corte di Cassazione ha dichiarato un ricorso inammissibile avverso una condanna per resistenza a pubblico ufficiale. La decisione si fonda sulla genericità dei motivi di appello, che non presentavano critiche specifiche alla sentenza impugnata. Questo caso sottolinea l’importanza di formulare un ricorso dettagliato per evitare una declaratoria di inammissibilità e le conseguenti sanzioni economiche.

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Pubblicato il 14 settembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile: La Cassazione e la Genericità dei Motivi

Presentare un ricorso alla Corte di Cassazione è l’ultimo grado di giudizio nel nostro ordinamento, ma per avere una possibilità che venga esaminato nel merito, deve rispettare requisiti di precisione e specificità. Un ricorso inammissibile è un atto che viene respinto prima ancora di essere discusso, spesso a causa della genericità dei motivi. Una recente ordinanza della Suprema Corte ci offre un chiaro esempio di questa dinamica, illustrando le conseguenze di un’impugnazione formulata in modo non adeguato.

I Fatti del Caso: un Appello contro la Condanna per Resistenza

Il caso trae origine da un ricorso presentato da un imputato contro una sentenza della Corte d’Appello di Bologna. La condanna riguardava il reato di resistenza a pubblico ufficiale, disciplinato dall’articolo 337 del codice penale. L’imputato, non accettando la decisione dei giudici di secondo grado, ha deciso di rivolgersi alla Corte di Cassazione, lamentando vizi di motivazione e violazione di legge nella sentenza impugnata.

La Decisione della Corte di Cassazione: la Dichiarazione di Inammissibilità

Nonostante le doglianze sollevate, la Corte di Cassazione ha concluso il procedimento con una declaratoria di inammissibilità del ricorso. Questa decisione implica che i giudici non sono entrati nel merito della questione, ovvero non hanno valutato se la condanna fosse giusta o sbagliata. Hanno invece rilevato un vizio preliminare e insanabile nell’atto di impugnazione stesso. Di conseguenza, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e a versare una somma di tremila euro alla Cassa delle ammende.

Le conseguenze di un ricorso inammissibile

La declaratoria di ricorso inammissibile non solo pone fine al percorso giudiziario, ma comporta anche sanzioni economiche per il ricorrente. La condanna al pagamento delle spese del procedimento e di una somma a favore della Cassa delle ammende serve a scoraggiare impugnazioni presentate senza un solido fondamento giuridico o con finalità meramente dilatorie. Questo principio garantisce l’efficienza del sistema giudiziario, evitando di sovraccaricare la Corte di Cassazione con ricorsi che non rispettano i requisiti minimi di legge.

Le Motivazioni della Sentenza

Il cuore della decisione risiede nella motivazione fornita dalla Corte. I giudici hanno stabilito che il ricorso era affetto da ‘genericità’. In pratica, l’atto si limitava a ‘evocare’ i vizi di motivazione e di violazione di legge, senza però articolare una critica specifica e puntuale contro la decisione della Corte d’Appello. Un ricorso, per essere ammissibile, deve contenere la ‘precisa prospettazione delle ragioni in fatto o in diritto’ che si intendono sottoporre a verifica. Non è sufficiente enunciare un principio di diritto o lamentare un errore in modo astratto; è necessario dimostrare come quell’errore si sia concretizzato nella sentenza impugnata e perché la sua motivazione sia errata.

Le Conclusioni e le Implicazioni Pratiche

Questa ordinanza ribadisce un principio fondamentale della procedura penale: la specificità dei motivi di ricorso non è una mera formalità, ma un requisito sostanziale. Per la difesa, ciò significa che la redazione di un ricorso per cassazione richiede un’analisi meticolosa della sentenza impugnata, identificando con precisione i punti deboli della motivazione e costruendo argomentazioni giuridiche mirate. Affidarsi a formule generiche o a critiche non circostanziate espone al rischio concreto di vedere il proprio ricorso inammissibile, con la definitiva conferma della condanna e l’aggiunta di ulteriori oneri economici per l’assistito.

Per quale motivo il ricorso è stato dichiarato inammissibile?
Il ricorso è stato dichiarato inammissibile perché i motivi presentati erano generici, ovvero privi di una critica effettiva e specifica nei confronti della decisione della Corte d’Appello impugnata.

Cosa significa che i motivi di un ricorso sono ‘generici’?
Significa che l’atto di impugnazione non contiene una chiara e precisa esposizione delle ragioni di fatto o di diritto che si vogliono sottoporre a verifica, ma si limita a enunciare un vizio in modo astratto o meramente evocativo.

Quali sono le conseguenze per il ricorrente quando un ricorso viene dichiarato inammissibile?
Il ricorrente viene condannato al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di denaro (in questo caso, tremila euro) in favore della Cassa delle ammende.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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