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Ricorso inammissibile: quando i motivi sono generici

La Corte di Cassazione ha dichiarato un ricorso inammissibile contro una condanna per il reato di evasione. I motivi, relativi alla capacità di intendere e volere e alle attenuanti generiche, sono stati giudicati troppo generici e non specifici. Di conseguenza, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria.

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Pubblicato il 20 dicembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso inammissibile per motivi generici: l’analisi della Cassazione

L’esito di un processo non dipende solo dalla fondatezza delle proprie ragioni, ma anche dal modo in cui queste vengono presentate nelle sedi opportune. Un ricorso inammissibile è la sanzione processuale per un atto che non rispetta i requisiti di legge, impedendo al giudice di esaminarne il merito. Una recente ordinanza della Corte di Cassazione ci offre un chiaro esempio di come la genericità dei motivi di impugnazione possa condurre a tale esito, con conseguenze economiche per il ricorrente.

I Fatti del Processo

Il caso trae origine da un procedimento penale per il reato di evasione, previsto dall’art. 385 del Codice Penale. L’imputato, dopo la condanna in secondo grado emessa dalla Corte d’Appello, decideva di presentare ricorso per Cassazione. L’obiettivo era ottenere l’annullamento della sentenza di condanna, basando la propria difesa su due argomenti principali.

I Motivi del Ricorso e la Valutazione della Corte

Il ricorrente contestava la sentenza d’appello su due fronti:

1. Critica alla valutazione della capacità di intendere e volere: Il primo motivo di ricorso si appuntava contro le argomentazioni della Corte d’Appello relative alla sua piena capacità mentale al momento del fatto. Tuttavia, la critica veniva formulata in termini generali, senza indicare specificamente quali passaggi della motivazione della sentenza impugnata fossero errati o illogici.
2. Mancato riconoscimento delle attenuanti generiche: Il secondo motivo lamentava la decisione dei giudici di merito di non concedere le attenuanti generiche, che avrebbero potuto portare a una riduzione della pena. Anche in questo caso, la doglianza era presentata in modo generico, senza confrontarsi puntualmente con la specifica motivazione che la Corte d’Appello aveva fornito sul punto.

La Decisione: Le ragioni di un Ricorso Inammissibile

La Corte di Cassazione ha analizzato entrambi i motivi e li ha ritenuti entrambi viziati da genericità. Questa valutazione ha portato a una dichiarazione di inammissibilità del ricorso. Esaminiamo nel dettaglio il ragionamento della Suprema Corte.

Le Motivazioni

La Corte ha osservato che il primo motivo era manifestamente generico. Il ricorrente non aveva specificato le ragioni della sua critica contro quella che la Cassazione definisce ‘ampia motivazione’ della sentenza di secondo grado sulla capacità di intendere e volere. Un ricorso in Cassazione non può limitarsi a esprimere un generico dissenso, ma deve individuare con precisione il vizio logico o giuridico della decisione che si contesta.

Allo stesso modo, anche il secondo motivo è stato giudicato generico. La Corte d’Appello aveva già fornito una motivazione specifica per negare le attenuanti generiche. Il ricorrente, nel suo atto, non ha adeguatamente contestato tali argomentazioni, limitandosi a riproporre la richiesta senza un confronto critico con la decisione dei giudici di merito. In sostanza, per la Cassazione, non è sufficiente lamentarsi di una decisione; è necessario spiegare perché quella decisione sia sbagliata, dialogando con le ragioni che la sostengono.

Le Conclusioni

La conseguenza diretta della dichiarazione di inammissibilità è stata duplice. In primo luogo, la condanna di secondo grado è diventata definitiva. In secondo luogo, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende. Questa ordinanza ribadisce un principio fondamentale del diritto processuale: la specificità dei motivi di ricorso non è un mero formalismo. È un requisito essenziale che garantisce la serietà dell’impugnazione e permette al giudice di concentrarsi sui reali punti di controversia, evitando di dover esaminare critiche vaghe e non circostanziate. Per gli avvocati e i loro assistiti, la lezione è chiara: un ricorso efficace è un ricorso specifico, dettagliato e puntuale.

Perché il ricorso è stato dichiarato inammissibile?
Il ricorso è stato dichiarato inammissibile perché entrambi i motivi presentati sono stati ritenuti ‘generici’ dalla Corte di Cassazione. Il ricorrente non ha specificato in modo dettagliato le ragioni della sua critica contro la sentenza della Corte d’Appello.

Quali erano i motivi presentati dal ricorrente?
I motivi del ricorso erano due: il primo criticava la motivazione della sentenza d’appello sulla capacità di intendere e volere dell’imputato; il secondo lamentava il mancato riconoscimento delle attenuanti generiche.

Quali sono state le conseguenze per il ricorrente dopo la dichiarazione di inammissibilità?
Il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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