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Ricorso inammissibile: quando i motivi sono generici

Un soggetto ha presentato ricorso in Cassazione contro una sentenza della Corte d’Appello. La Suprema Corte ha dichiarato il ricorso inammissibile poiché i motivi addotti erano generici e non criticavano specificamente la logica motivazione della sentenza impugnata, che aveva negato le attenuanti generiche a causa della serialità dell’attività di spaccio. Di conseguenza, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e di una sanzione di 3000 euro.

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Pubblicato il 20 dicembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile: La Cassazione e i Motivi Generici

Presentare un ricorso alla Corte di Cassazione è l’ultimo grado di giudizio nel nostro ordinamento, ma per essere esaminato nel merito, deve rispettare requisiti di precisione e specificità. Un ricorso inammissibile è un’impugnazione che fallisce questo primo, cruciale esame. L’ordinanza n. 35783/2024 della Suprema Corte offre un chiaro esempio di come la genericità dei motivi porti non solo al rigetto, ma anche a conseguenze economiche per il ricorrente.

I Fatti del Caso

La vicenda processuale ha origine dalla decisione di un individuo di impugnare una sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Milano. Il ricorso presentato alla Corte di Cassazione mirava a contestare la valutazione dei giudici di merito, in particolare per quanto riguarda il mancato riconoscimento delle circostanze attenuanti generiche e la giustificazione relativa alla violazione di un divieto di dimora.

La Decisione della Corte di Cassazione sul ricorso inammissibile

La Corte di Cassazione, con la sua ordinanza, ha tagliato corto, dichiarando il ricorso totalmente inammissibile. Questa decisione significa che i giudici di legittimità non sono entrati nel cuore della questione, ovvero non hanno valutato se le richieste del ricorrente fossero fondate o meno. Si sono fermati a un livello preliminare, constatando che l’atto di impugnazione mancava dei requisiti minimi per poter essere discusso.

Le Motivazioni: Perché un Ricorso è Inammissibile?

La Corte ha basato la sua decisione su una serie di considerazioni chiare e nette, che rappresentano un vero e proprio vademecum su come NON si scrive un ricorso in Cassazione.

Genericità dei Motivi e Mancanza di Confronto

Il principale difetto riscontrato è stata la genericità dei motivi. Il ricorrente si è limitato a criticare la sentenza d’appello in modo vago, senza un reale e specifico confronto con le argomentazioni logico-giuridiche utilizzate dai giudici di merito. Un ricorso in Cassazione non può essere una semplice riproposizione delle proprie tesi, ma deve demolire punto per punto la struttura motivazionale della sentenza che si contesta. L’assenza di questo ‘confronto effettivo’ rende l’impugnazione sterile e, quindi, inammissibile.

La Congrua Motivazione della Corte d’Appello

La Cassazione ha sottolineato che, contrariamente a quanto sostenuto dal ricorrente, la Corte d’Appello aveva motivato in modo congruo e logico la sua decisione. In particolare, il diniego delle attenuanti generiche era stato giustificato evidenziando elementi concreti come:

* La serialità dell’attività di spaccio.
* Il profitto conseguito e quello che si intendeva perseguire.

Questi fattori, secondo i giudici, indicavano una colpevolezza e una pericolosità sociale che non meritavano uno sconto di pena. L’applicazione di una norma di favore per fatti di lieve entità (art. 73, comma 5, d.P.R. 309/90) non era in contraddizione con questa valutazione complessivamente negativa.

Le Conclusioni: Le Conseguenze Pratiche

La dichiarazione di inammissibilità del ricorso non è una mera formalità, ma produce effetti concreti e onerosi. Ai sensi dell’articolo 616 del codice di procedura penale, la Corte ha condannato il ricorrente a:

1. Pagare le spese processuali.
2. Versare una somma di 3000 euro in favore della cassa delle ammende.

Questa ordinanza ribadisce un principio fondamentale: il giudizio di Cassazione non è una terza istanza di merito dove si possono ridiscutere i fatti. È un giudizio di legittimità, dove si controlla la corretta applicazione della legge e la logicità della motivazione. Un ricorso inammissibile perché generico non solo è inutile ai fini processuali, ma si traduce anche in una sanzione economica che ne sottolinea la temerarietà.

Perché il ricorso è stato dichiarato inammissibile?
Perché i motivi presentati erano generici e non costituivano una critica specifica ed efficace alla sentenza della Corte d’Appello, la quale era stata ritenuta adeguatamente e logicamente motivata.

Quali sono state le conseguenze economiche per il ricorrente?
In seguito alla dichiarazione di inammissibilità, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di 3000 euro in favore della cassa delle ammende.

La Corte di Cassazione ha esaminato nuovamente i fatti del processo?
No. Dichiarando il ricorso inammissibile, la Corte non ha esaminato il merito della vicenda. La sua valutazione si è fermata all’analisi preliminare dell’atto di impugnazione, giudicandolo non idoneo a procedere a causa della genericità delle censure mosse.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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