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Ricorso inammissibile: quando i motivi sono generici

La Corte di Cassazione dichiara un ricorso inammissibile avverso una condanna per ricettazione. I motivi sono stati giudicati una pedissequa reiterazione di quelli d’appello, privi di specificità. Anche il motivo sulla recidiva è stato respinto per carenza di interesse, poiché non aveva inciso sulla pena finale. La decisione sottolinea la necessità di una critica argomentata alla sentenza impugnata.

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Pubblicato il 6 dicembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile in Cassazione: Il Caso della Motivazione Apparente

Quando si presenta un ricorso alla Corte di Cassazione, non è sufficiente essere convinti delle proprie ragioni: è fondamentale sapere come presentarle. Una recente ordinanza ci offre un chiaro esempio di come un ricorso inammissibile possa nascere da motivi generici e ripetitivi. Analizziamo questa decisione per comprendere l’importanza della specificità e della critica argomentata negli atti di impugnazione.

I Fatti del Caso

La vicenda giudiziaria ha origine da una condanna per il reato di ricettazione, previsto dall’articolo 648 del codice penale. L’imputato, dopo la conferma della sua responsabilità da parte della Corte d’Appello, ha deciso di portare il caso davanti alla Corte di Cassazione, affidandosi a due motivi di ricorso. Il primo contestava la valutazione dell’elemento soggettivo del reato, mentre il secondo metteva in discussione la sussistenza della recidiva.

La Decisione della Corte di Cassazione

Con una decisione netta, la Suprema Corte ha dichiarato il ricorso interamente inammissibile. Questa pronuncia non è entrata nel merito delle questioni sollevate, ma si è fermata a un livello precedente, quello dei requisiti formali e sostanziali dell’impugnazione. L’esito è stato la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma in favore della Cassa delle ammende.

Le Motivazioni: Analisi del Ricorso Inammissibile

La Corte ha basato la sua decisione su un’analisi puntuale di entrambi i motivi presentati, evidenziandone le carenze strutturali che hanno portato a dichiarare il ricorso inammissibile.

Il Primo Motivo: La Genericità e la Reiterazione delle Argomentazioni

Il cuore della decisione risiede nella valutazione del primo motivo, relativo alla colpevolezza per il reato di ricettazione. I giudici hanno osservato che le argomentazioni presentate non erano altro che una ‘pedissequa reiterazione’ di quelle già esposte e respinte nel giudizio d’appello. Invece di formulare una critica specifica e argomentata contro le motivazioni della sentenza impugnata, il ricorrente si è limitato a riproporre le stesse difese. Questo comportamento rende il motivo di ricorso non specifico, ma solo apparente, poiché omette di assolvere alla sua funzione tipica: quella di contestare in modo puntuale e ragionato la decisione del giudice precedente. Per la Cassazione, un ricorso non può essere un semplice ‘copia e incolla’ dell’atto di appello.

Il Secondo Motivo: La Carenza di Interesse sulla Recidiva

Riguardo al secondo motivo, che contestava l’applicazione della recidiva, la Corte ha rilevato una mancanza di ‘concreto interesse’ da parte del ricorrente. La Corte d’Appello, infatti, aveva ritenuto la recidiva ‘sub-valente’ rispetto alle circostanze attenuanti. In termini semplici, pur riconoscendo la recidiva, i giudici non l’hanno utilizzata per aumentare la pena. Di conseguenza, contestare questo punto in Cassazione era inutile per il ricorrente, poiché un suo eventuale accoglimento non avrebbe portato ad alcuna modifica favorevole della condanna.

Conclusioni: L’Importanza della Specificità nei Ricorsi

Questa ordinanza ribadisce un principio fondamentale del processo penale: il ricorso per cassazione non è un terzo grado di giudizio dove si possono ridiscutere i fatti. È un controllo di legittimità sulla corretta applicazione della legge e sulla logicità della motivazione. Per essere ammissibile, un ricorso deve contenere motivi specifici che individuino chiaramente gli errori di diritto o i vizi logici della sentenza impugnata. Limitarsi a riproporre le stesse argomentazioni dell’appello equivale a presentare un atto privo di reale contenuto critico, destinato inevitabilmente a essere dichiarato inammissibile.

Perché un ricorso in Cassazione può essere dichiarato inammissibile?
Un ricorso viene dichiarato inammissibile quando manca dei requisiti richiesti dalla legge. Nel caso specifico, perché i motivi erano una semplice ripetizione di quelli già presentati in appello, senza formulare una critica specifica e argomentata contro la decisione impugnata.

Cosa significa che un motivo di ricorso è ‘generico’ o ‘apparente’?
Significa che il motivo non svolge la sua funzione di critica puntuale alla sentenza. Invece di identificare e contestare errori specifici nel ragionamento del giudice precedente, si limita a riproporre argomenti già esaminati, risultando così privo di specificità.

Quando un’eccezione sulla recidiva non viene considerata dalla Corte?
Quando il ricorrente non ha un interesse concreto a sollevarla. In questa vicenda, la recidiva era stata considerata ‘sub-valente’ e non aveva comportato un aumento della pena; pertanto, la sua contestazione era irrilevante ai fini della condanna finale.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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