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Ricorso inammissibile: quando i motivi sono generici

La Corte di Cassazione dichiara un ricorso inammissibile perché i motivi presentati dall’imputata erano generici. L’appello contestava il diniego della messa alla prova attaccando solo una delle motivazioni della corte d’appello, ignorando le altre. Questa pronuncia sottolinea che un ricorso, per essere valido, deve confrontarsi con tutte le argomentazioni della sentenza impugnata, altrimenti risulta un ricorso inammissibile e comporta la condanna alle spese e al pagamento di una sanzione.

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Pubblicato il 5 dicembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile: La Cassazione Sottolinea l’Onere di Specificità dei Motivi

Nell’ambito del diritto processuale penale, la stesura di un ricorso efficace è un’arte che richiede precisione e completezza. Un recente provvedimento della Corte di Cassazione ha ribadito un principio fondamentale: un ricorso inammissibile è la conseguenza diretta della genericità dei motivi, specialmente quando l’atto di impugnazione omette di confrontarsi con la totalità delle argomentazioni su cui si fonda la decisione contestata. Analizziamo questa ordinanza per comprendere le sue implicazioni pratiche.

I Fatti del Caso

Il caso trae origine da una condanna, confermata in appello, per il reato di cui all’art. 343 del codice penale. L’imputata, nel suo percorso giudiziario, aveva avanzato istanza per la sospensione del processo con messa alla prova, un istituto che consente di estinguere il reato attraverso un percorso di riparazione e trattamento. La Corte d’Appello, tuttavia, aveva respinto tale richiesta basando la sua decisione su una pluralità di ragioni: non solo il mancato risarcimento del danno, ma anche l’assenza di un programma di trattamento specifico e una prognosi negativa sulla futura condotta dell’imputata.

Contro questa decisione, la difesa ha proposto ricorso per Cassazione, lamentando la violazione delle norme sulla messa alla prova.

La Decisione della Corte di Cassazione: un Ricorso Inammissibile

La Suprema Corte ha dichiarato il ricorso inammissibile senza neppure entrare nel merito della questione. La decisione si fonda su un vizio procedurale dirimente: la genericità del motivo di ricorso. L’atto di impugnazione, infatti, si era concentrato esclusivamente sulla questione del mancato risarcimento del danno, tralasciando completamente di contestare le altre due autonome ragioni addotte dalla Corte d’Appello per negare la messa alla prova.

Le Motivazioni: la Genericità che Invalida il Ricorso

La Corte ha spiegato che, quando una decisione si basa su molteplici e distinte argomentazioni, ciascuna delle quali è di per sé sufficiente a sorreggerla, il ricorrente ha l’onere di contestarle tutte. Attaccarne solo una, come avvenuto nel caso di specie, rende il ricorso inutile e, di conseguenza, inammissibile. Anche se la critica mossa al singolo punto fosse stata fondata, la decisione impugnata sarebbe rimasta comunque valida in virtù delle altre motivazioni non contestate.

Questo approccio della Cassazione non è nuovo, ma l’ordinanza in esame lo riafferma con chiarezza, evidenziando come la mancata critica a tutti i pilastri di una sentenza renda l’impugnazione priva di interesse concreto alla decisione.

Le Conseguenze del Ricorso Inammissibile

L’inammissibilità del ricorso ha comportato conseguenze economiche dirette per la ricorrente. In applicazione della legge, è stata condannata al pagamento delle spese processuali e di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende. La Corte ha sottolineato che tale sanzione è dovuta in quanto non è ravvisabile un’assenza di colpa nella proposizione di un ricorso palesemente infondato.

Interessante anche la decisione sulle spese della parte civile. La richiesta di liquidazione è stata respinta perché la difesa della parte civile non aveva svolto un’effettiva attività processuale per contrastare le tesi avversarie, limitandosi a depositare una memoria in un contesto in cui l’inammissibilità del ricorso era già evidente.

Conclusioni: Le Implicazioni Pratiche della Pronuncia

Questa ordinanza offre una lezione cruciale per ogni operatore del diritto: l’impugnazione deve essere un atto chirurgico e completo. Prima di redigere un ricorso, è indispensabile analizzare la sentenza in ogni sua parte e smontare, una per una, tutte le argomentazioni che la sostengono. Omettere di contestare anche solo una delle rationes decidendi indipendenti espone al rischio concreto di vedere il proprio ricorso inammissibile, con conseguente spreco di tempo, risorse e la condanna a ulteriori sanzioni pecuniarie. La specificità non è un vezzo formale, ma l’essenza stessa del diritto di difesa in sede di legittimità.

Quando un ricorso per Cassazione viene dichiarato inammissibile per genericità?
Un ricorso è dichiarato inammissibile per genericità quando non contesta specificamente tutte le autonome ragioni giuridiche su cui si fonda la decisione impugnata, ma si limita a criticarne solo una o alcune.

Cosa comporta la dichiarazione di inammissibilità di un ricorso?
La dichiarazione di inammissibilità comporta per il ricorrente la condanna al pagamento delle spese del procedimento e di una sanzione pecuniaria a favore della Cassa delle ammende, in quanto si presume la colpa nella proposizione di un’impugnazione priva dei requisiti di legge.

Perché la richiesta di liquidazione delle spese della parte civile è stata respinta?
La richiesta è stata respinta perché la difesa della parte civile non ha svolto un’effettiva attività processuale volta a contrastare il ricorso dell’imputato, specialmente in un contesto in cui l’inammissibilità del ricorso era già manifesta e non richiedeva un particolare impegno difensivo per essere rilevata.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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