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Ricorso Inammissibile: quando i motivi sono generici

La Corte di Cassazione dichiara un ricorso inammissibile a causa della genericità dei motivi addotti, i quali si limitavano a riproporre questioni già valutate e respinte in appello. La Corte ha inoltre ribadito che, per negare le attenuanti generiche, il giudice non è tenuto a esaminare ogni singolo elemento, essendo sufficiente motivare sulla base di quelli ritenuti decisivi. Di conseguenza, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria.

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Pubblicato il 28 ottobre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile: La Cassazione Chiarisce i Requisiti di Specificità

Presentare un ricorso in Cassazione richiede un’attenzione scrupolosa ai requisiti di forma e sostanza previsti dalla legge. Una recente ordinanza della Suprema Corte ha ribadito un principio fondamentale: un ricorso inammissibile è la conseguenza inevitabile quando i motivi sono generici e non si confrontano criticamente con la decisione impugnata. Questo caso offre spunti importanti sulla tecnica di redazione degli atti di impugnazione e sulla valutazione delle circostanze attenuanti generiche.

I Fatti Processuali

Un imputato, condannato dalla Corte d’Appello di Reggio Calabria, proponeva ricorso per Cassazione affidandosi a quattro motivi. I primi tre motivi contestavano la motivazione della sentenza di secondo grado riguardo alla sussistenza degli elementi oggettivi e soggettivi del reato di ricettazione e alla sua configurabilità in caso di concorso nel reato presupposto. Il quarto motivo, invece, lamentava la violazione di legge per il mancato riconoscimento delle circostanze attenuanti generiche.

La Decisione della Corte di Cassazione: il ricorso è inammissibile

La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 3933/2024, ha dichiarato il ricorso inammissibile, condannando il ricorrente al pagamento delle spese processuali e a una sanzione di tremila euro in favore della Cassa delle ammende. La decisione si fonda su due pilastri argomentativi distinti, uno di natura processuale e l’altro di natura sostanziale, che meritano un’analisi approfondita.

Le Motivazioni

L’Inammissibilità per Genericità dei Motivi

La Corte ha ritenuto i primi tre motivi del ricorso privi di specificità. Secondo i giudici, le censure proposte erano generiche e si limitavano a riproporre le medesime argomentazioni già esaminate e respinte dalla Corte d’Appello. Il ricorrente, infatti, aveva omesso di confrontarsi criticamente con le ragioni logiche e giuridiche esposte nella sentenza impugnata.

Questo approccio, come sottolineato dalla Cassazione, viola il principio di specificità dei motivi di ricorso. La giurisprudenza di legittimità è costante nell’affermare che non è ammissibile un ricorso che si fonda su motivi indeterminati o che semplicemente reitera questioni già ritenute infondate dal giudice del gravame, senza una necessaria correlazione tra le argomentazioni della decisione impugnata e quelle poste a fondamento dell’impugnazione. In sostanza, non basta dissentire, ma è necessario spiegare perché la decisione del giudice precedente è errata, demolendone l’impianto logico-giuridico.

Il Diniego delle Attenuanti Generiche

Anche il quarto motivo, relativo al mancato riconoscimento delle attenuanti generiche, è stato giudicato manifestamente infondato. La Corte ha richiamato il suo consolidato orientamento secondo cui il giudice di merito, nel negare le attenuanti, non è obbligato a prendere in considerazione tutti gli elementi favorevoli o sfavorevoli dedotti dalle parti o emergenti dagli atti. È infatti sufficiente che la motivazione faccia riferimento agli elementi ritenuti decisivi o alla semplice assenza di elementi positivi rilevanti. Tale valutazione, se logicamente argomentata, supera e assorbe implicitamente tutte le altre possibili considerazioni.

Conclusioni

L’ordinanza in esame rappresenta un importante monito per la redazione dei ricorsi in Cassazione. Evidenzia come la specificità e la critica puntuale delle motivazioni della sentenza impugnata siano requisiti imprescindibili per superare il vaglio di ammissibilità. La mera riproposizione di argomenti già disattesi equivale a un dialogo sterile che non può trovare accoglimento nel giudizio di legittimità. Allo stesso tempo, la decisione conferma l’ampia discrezionalità del giudice di merito nella concessione delle attenuanti generiche, purché il diniego sia supportato da una motivazione logica e coerente, anche se sintetica.

Quando un ricorso in Cassazione viene dichiarato inammissibile per genericità dei motivi?
Un ricorso viene dichiarato inammissibile quando i motivi sono generici, indeterminati o si limitano a riproporre le stesse ragioni già esaminate e respinte dal giudice precedente, senza un confronto critico con le argomentazioni della decisione impugnata.

È obbligatorio per un giudice considerare tutti gli elementi a favore dell’imputato per negare le circostanze attenuanti generiche?
No. Secondo la Corte di Cassazione, non è necessario che il giudice di merito analizzi ogni singolo elemento favorevole o sfavorevole. È sufficiente che motivi il diniego facendo riferimento agli elementi ritenuti decisivi o all’assenza di elementi positivi, superando così implicitamente tutti gli altri.

Cosa comporta la dichiarazione di inammissibilità di un ricorso?
Quando un ricorso viene dichiarato inammissibile, il ricorrente viene condannato al pagamento delle spese processuali e, come in questo caso, al versamento di una somma di denaro a favore della Cassa delle ammende.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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