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Ricorso inammissibile: quando i motivi sono generici

Due individui hanno presentato ricorso contro una condanna della Corte d’Appello. La Corte di Cassazione ha dichiarato il ricorso inammissibile a causa della genericità dei motivi addotti, confermando l’importanza di formulare critiche specifiche e dettagliate contro una sentenza. Di conseguenza, i ricorrenti sono stati condannati al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria.

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Pubblicato il 25 ottobre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile: La Cassazione Sottolinea l’Importanza di Motivi Specifici

L’ordinanza in esame offre un chiaro esempio di come la genericità dei motivi possa portare a un ricorso inammissibile, con conseguente condanna al pagamento delle spese e di una sanzione. La Corte di Cassazione, con una decisione netta, ha respinto le doglianze di due imputati, ribadendo un principio fondamentale della procedura penale: un’impugnazione, per essere valida, deve confrontarsi specificamente con la sentenza che intende criticare.

Il Contesto del Caso: Ricorso Avverso la Sentenza d’Appello

Due soggetti, condannati dalla Corte d’Appello di Catanzaro per il reato previsto dall’art. 337 del codice penale, hanno proposto ricorso per Cassazione. Le loro difese miravano a smontare l’impianto accusatorio e a ottenere una revisione della decisione di secondo grado, ma si sono scontrate con una valutazione preliminare di ammissibilità che ne ha decretato la fine.

La Decisione della Cassazione: Analisi del Ricorso Inammissibile

La Suprema Corte ha esaminato separatamente i motivi di ricorso presentati da entrambi gli imputati, giungendo per entrambi alla medesima conclusione: la genericità delle argomentazioni. Questo vizio procedurale ha impedito ai giudici di entrare nel merito delle questioni sollevate.

La Posizione del Primo Ricorrente

I motivi addotti dal primo ricorrente, relativi alla sua responsabilità per il reato contestato, sono stati definiti dalla Corte come ‘generici’. I giudici hanno sottolineato che la Corte d’Appello aveva già fornito una motivazione logica e coerente su quel punto, come evidenziato nelle pagine 5 e 6 della sentenza impugnata. Il ricorso, pertanto, non riusciva a scalfire la solidità di tale ragionamento, limitandosi a una critica superficiale.

La Posizione del Secondo Ricorrente

Analogamente, anche i motivi del secondo ricorrente sono stati giudicati generici. Le sue argomentazioni si concentravano sull’inidoneità della sua condotta a configurare il reato e sulla mancata concessione di un’attenuante specifica (art. 62 n. 2 cod. pen.). Anche in questo caso, la Cassazione ha ritenuto che il ricorso non contenesse una critica puntuale e specifica delle ragioni esposte dalla Corte territoriale (pagine 6 e 7 della sentenza).

Le Motivazioni

La motivazione centrale della decisione risiede nel principio secondo cui un ricorso per Cassazione non può essere una semplice riproposizione di argomenti già vagliati o una contestazione astratta della decisione impugnata. È necessario che l’appellante individui con precisione i vizi logici o giuridici della sentenza, confrontandosi in modo serrato con le argomentazioni del giudice precedente. In assenza di questo specifico confronto, i motivi diventano ‘generici’ e, di conseguenza, il ricorso inammissibile. La Corte ha agito in conformità con il suo ruolo di giudice di legittimità, che non riesamina i fatti, ma valuta la corretta applicazione della legge e la coerenza della motivazione.

Le Conclusioni

Le conclusioni di questa vicenda sono nette: entrambi i ricorsi sono stati dichiarati inammissibili. Questa declaratoria comporta due conseguenze dirette per i ricorrenti: la condanna al pagamento delle spese processuali e il versamento di una somma di tremila euro ciascuno in favore della Cassa delle ammende. La decisione rappresenta un monito sull’importanza di redigere atti di impugnazione rigorosi, specifici e pertinenti, evidenziando come la superficialità nella formulazione dei motivi possa precludere l’accesso al giudizio di merito e comportare ulteriori oneri economici.

Perché i ricorsi sono stati dichiarati inammissibili?
I ricorsi sono stati dichiarati inammissibili perché i motivi presentati da entrambi i ricorrenti sono stati giudicati ‘generici’, ovvero non contenevano una critica specifica e dettagliata delle argomentazioni logiche e coerenti esposte nella sentenza della Corte d’Appello.

Quali sono state le conseguenze economiche della declaratoria di inammissibilità?
La conseguenza diretta è stata la condanna di ciascun ricorrente al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende.

Quali argomenti specifici dei ricorrenti sono stati considerati generici?
Per il primo ricorrente, sono stati giudicati generici i motivi riguardanti la sua responsabilità penale. Per il secondo, sono stati ritenuti generici i motivi relativi all’inidoneità della sua condotta a costituire reato e alla mancata concessione di un’attenuante.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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